Società | #Gestern, Domani

Giordano e Christian

Giordano ha 60 anni e vive nel quartiere Don Bosco da quando ne aveva 10. Christian di anni ne ha 26 e il quartiere è la sua esistenza, la sua vita.
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Foto: ©Matteo Raffaelli

Gestern, Domani

Intervista #5

Giordano Pellegrini e Christian Albertin


Giordano ha 60 anni e vive nel quartiere Don Bosco da quando ne aveva 10. Scava nella sua memoria e ricerca di nuovo il suo sguardo da bambino: ci racconta dei suoi primi ricordi appena arrivato in città, di quello che vedeva e di come li sembrava tutto molto diverso dal suo paese di origine. Le strada e le vie da allora sono cambiate. Anche le persone sono diverse, ma le amicizie di quando frequentava le elementari sono sempre le stesse. 

Christian di anni ne ha 26 e il quartiere è la sua esistenza, la sua vita. Ha sempre vissuto qui e per lui è sinonimo di casa e di infanzia. Ci regala il racconto di alcuni episodi di quando era bambino, ci racconta delle sue marachelle e di quando andava con il padre nei prati e nei frutteti sotto casa, luoghi che oggi esistono solo nei suoi ricordi e nella memoria collettiva di Don Bosco.

Christian nutre grandi speranze per il quartiere che considera casa. Vorrebbe vedere più luoghi di aggregazione informali e meno giovani che la sera emigrano verso le zone centrali di Bolzano. Il suo sogno è quello di cambiare la rotta degli spostamenti serali e che i giovani di Don Bosco possano finalmente invitare gli amici di altre zone della città a passare una serata nel proprio quartiere. 

Giordano quando pensa al futuro del suo quartiere, pensa ai suoi nipoti. Sorride e gli si illumina il viso quando pensa a loro. Risiede in loro e nelle nuove generazioni la sua speranza di un futuro migliore. Un futuro in cui le persone smettano di chiudere porte e ritornino a guardare in faccia chi gli vive a fianco. 50 anni fa, quando arrivò a Don Bosco da un paesino della Val di Non a solo qualche decina di chilometri di distanza, si sentiva un immigrato. Sa bene cosa significa essere trattato come uno straniero e cosa significa sentirsi diverso. Giordano sogna un quartiere con meno divisione e meno esclusione, perché “il quartiere è di tutti, anche tuo!”.

 

Testi di Veronica Tonidandel
Video di Matteo Raffaelli

©Matteo Raffaelli