Politica | Kompatscher a Vienna

Kompatscher frena sulle innovazioni e dice “no” alla scuola bilingue

In visita nella capitale austriaca, il Landeshauptmann si riscopre conservatore e conferma tutti i caposaldi dell’autonomia old style.

L’Austria ci protegga, giù le mani dalla proporzionale, il bilinguismo precoce può causare danni alla salute etnica. Chi si aspettava da Arno Kompatscher parole diverse da quelle tradizionalmente riecheggiate negli ultimi decenni nei palazzi della vecchia capitale asburgica ha dovuto ricredersi. Con molto realismo, anzi “iperrealismo”, il Landeshauptmann ha infatti affrontato i colloqui istituzionali con alcune delle massime cariche  del governo transalpino (a cominciare da quello avuto con il giovane ministro degli esteri Sebastian Kurz) ribadendo che le innovazioni possono attendere.

In particolare, sono le frasi relative alla scuola ad essere contrassegnate da una più marcata vena conservatrice: “Wir sehen in der gemischten Schule nicht die Zukunft unseres Schulunterrichts. Gerade in der Volksschule wäre es sehr gefährlich, mit einem gemischtsprachigen Schulmodel von vornherein zu starten”. Insomma, si faccia eventualmente il possibile per migliorare l’apprendimento plurilinguistico, magari favorendo scambi e l’incontro degli studenti fuori dalle aule, ma non si tocchi l’impianto delle scuole divise. Un modo di vedere le cose che ha già suscitato le prime reazioni critiche. Come quella di Brigitte Foppa (Verdi), che su facebook ha scritto: “Arno Kompatscher, in visita a Vienna, conferma che sulla scuola ha davvero un'opinione dell’altro ieri”.

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Salto User
Manfred Gasser Lun, 01/27/2014 - 15:09

Vielleicht weil die meisten Südtiroler das so wollen, und deshalb die SVP gewählt haben.
Oder vielleicht auch, weil man zuvor den Stellenwert der Zweit- und Drittsprache noch stärker in den Vordergrund stellen sollte, indem man z.B. den Prorporz und den "patentino" abschafft, und nur noch wirklich Zwei-Dreisprachige im öffentlichen Dienst beschäftigt. Dann, aber erst dann, werden die Menschen verstehen, wie wichtig in unserem Land die Mehrsprachigkeit wirklich ist! (oder wenigsten sein sollte)

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