Politica | Trento

“L'autonomia non è una concessione”

Per il procuratore regionale della Corte dei Conti, con l'Autonomia è “importante la presenza dello Stato”. Duro Kompatscher: “Diamo un grande contributo al paese”.
Arno Kompatscher_16_05_24
Foto: Andy Odierno
  • Botta e risposta, ieri a Trento, tra il presidente della Provincia (e della Regione) Arno Kompatscher e il procuratore regionale della Corte dei Conti Gianluca Albo. A riportarlo stamane è il T quotidiano. A “scaldare” il Landeshauptmann sarebbe stato il riferimento del magistrato allo Stato, parlando di Autonomia, nel corso nell'udienza pubblica sulla parificazione dei rendiconti della Regione e delle due Provincie autonome: “La presenza dello Stato è ancor più importante in una realtà autonoma perché è lo Stato che regola l’Autonomia”, ha spiegato Albo.

    Da lì la dura reazione di Kompatscher: “Il procuratore ha detto che l'autonomia deve rispettare le regole e ci mancherebbe. Ma la nostra autonomia stessa è regola, dell'ordinamento statale, costituzionale e addirittura in forza a un accordo internazionale. L’autonomia non è in contraddizione con la volontà della Nazione o del Parlamento, anzi, è espressione della volontà del Parlamento — prosegue ancora il presidente — e non è un beneficio solo per il nostro territorio, ma per il sistema Paese cui diamo un grande contributo. Lasciare intendere che l'autonomia sia una sorta di concessione è sbagliato, sbagliatissimo”.

    Kompatscher, spiega il T, avrebbe poi ribadito il concetto nel suo intervento: “Non vogliamo fare diversamente perché ci sentiamo più bravi degli altri. L'autonomia gestita in tal senso non è un beneficio per noi ma per tutto il Paese, a cui le amministrazioni autonome hanno lasciato negli anni un bel contributo netto con il residuo fiscale, su cui ormai siamo secondi solo alla Lombardia in termini pro capite”.