Economia | Carburante

“Super sull’A22? Un furto”

Monta la protesta della Federazione Lavoratori Pubblici: il costo della benzina supera anche quota 2 euro. “Scandaloso, Kompatscher e Fugatti intervengano”.
Benzina
Foto: Pixabay

È un salasso, “uno scippo dalle tasche dei pendolari”. La protesta, che si è sollevata fra gli automobilisti che percorrono quotidianamente per motivi di lavoro l’autostrada del Brennero, riguarda i costi della benzina. A farsi carico delle lamentele è la FLP “Federazione Lavoratori Pubblici” che ha rilevato come i prezzi, sull’A22, siano arrivati in alcuni casi a superare addirittura quota 2 euro: una compagnia petrolifera esponeva il cartello con il costo della benzina super a 2,042 €/litro, il gasolio a 1,963 €/litro; un’altra, a pochi chilometri di distanza, esponeva il cartello con la benzina a 1,921 €/litro e il gasolio a 1,817 €/litro.

“Ma la cosa più incredibile - scrive in una nota la federazione - è l’aver riscontrato che nelle immediate vicinanze della rete autostradale, cioè a poche centinaia di metri, sulla strada nazionale/provinciale, magicamente, il costo della benzina scende a 1,622 €/litro e il gasolio a € 1,522/litro. In pratica una differenza di € 0,42 €/litro per la benzina e di € 0,441/litro per il gasolio. Pertanto, dai numeri sopra esposti, si evince che su un pieno di carburante di cento litri, si spendono € 42,00 in più per la benzina ed € 44,10 per il gasolio”.

Una differenza di prezzo giudicata dalla FLP inammissibile, ingiustificata e smisurata, dal momento che “il costo commerciale dei suddetti prodotti è sostanzialmente uguale (costo di raffinazione + costo di trasporto), sia esso per il rifornimento in autostrada, sia esso per le strade interne”.

 

Pronto intervento

 

Si passa all’azione. La FLP fa sapere che invierà un reclamo alle associazioni dei consumatori e una lettera conoscitiva ai Presidenti delle due Province Autonome di Trento e di Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher “affinché possano intervenire, in occasione del rinnovo della concessione, sulla scandalosa situazione che si è venuta a creare e che ci colloca ai primissimi posti della classifica nazionale per speculazioni e strozzinaggi ai danni dell’incolpevole utenza”. 

“Ricordiamo che con la concessione in atto Autobrennero è controllata a maggioranza, con il 54% delle quote, dalle Province Autonome di Trento e Bolzano. Nel 2017 il bilancio si è chiuso con un utile netto di circa 82 milioni di euro, di cui 35 milioni di dividendi per i soci”, conclude la Federazione.