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Mozione di sfiducia, l’affondo dei grillini

Il M5s presenta una bozza della mozione. Vettori (Lega) : “Tornare al voto il prima possibile”. Della Ratta (Psi): “Allearsi con il centrodestra”.

Mentre il centrodestra tergiversa puntando sui tatticismi, un’altra fetta dell’opposizione continua a chiedere la “testa” di Spagnolli. Carlo Vettori, capogruppo della Lega Nord, intende dare il colpo di grazia a una maggioranza fantasma “inadeguata a gestire una città come Bolzano”. Servono però 12 firme per poter chiedere l'arcinota mozione di sfiducia, una bozza della quale è stata formulata dal Movimento 5 stelle che, oltre quelle della Lega, può garantire 4 firme, quelle di Rudi Rieder, Alberto Filippi, Maria Teresa Fortini e Caterina Pifano

“Il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad una così grave immobilità dell’operato del Sindaco e inerzia delle istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto esigenze ed aspettative per il benessere della città”.

Già ieri (29 luglio) Rieder aveva voluto rispondere, in una nota, a Stefan Pan (Assoimprenditori) e Claudio Corrarati (CNA), i quali avevano criticato i consiglieri comunali che si erano opposti al progetto della KHB:

“Pare che per gli imprenditori un voto valga solo se a favore della realizzazione di un progetto, votare contro equivale a non prendere decisioni, dimenticando che i consiglieri votati dai cittadini sono li a garantire l'interesse pubblico e non quello di un investitore privato. […] Abbiamo dato un brutto segnale a privati che volessero investire a Bolzano? Non penso proprio, ci sarà in futuro bisogno della cooperazione tra pubblico e privato, ma con regole chiare e trasparenti. I consiglieri hanno dimostrato che a Bolzano ci sono persone che non sono disposte a farsi mettere sotto pressione e che hanno valutato il progetto in base alle analisi dei tecnici indipendenti, del loro buon senso e secondo la loro coscienza e questo non vuol dire dire: bloccare lo sviluppo di una cittá, ma salvaguardarne il bene pubblico”.

Intanto il sindaco Spagnolli, dopo la riunione di giunta di ieri, ha annunciato colloqui sia con il Pd che con la Svp per stemperare le tensioni dopo le critiche degli ultimi giorni sul creare condizioni di governabilità favorevoli oppure tornare al voto.
Se c'è un modo per uscire dall'ingarbugliato impasse è aprire alla destra moderata. Questa l'opinione del consigliere Claudio Della Ratta (Psi): “Si tratta di amministrazione cittadina e non di politica nazionale - riferisce l’esponente dei socialisti - ove la differenza tra destra e sinistra è ovviamente più marcata (anche se il governo attuale non sembra dimostrarlo). Che differenza c'è ad esempio tra il sottoscritto e Lillo o Giovannetti, solo per fare un confronto concreto, che possa obbligarci ad essere per forza contrapposti in Consiglio? Il fatto che in campagna elettorale erano avversari? Ebbene, anche gli Ecosociali lo erano. Questa radicata paura dalle destre penso diventerà reale in caso di nuove elezioni, dato che i rappresentanti di destra  saranno certamente in aumento rispetto ad ora. Tanto vale collaborare subito”.