Busoni verso la Finalissima

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Il Busoni entra nel vivo: tra ieri e oggi si è giocato uno dei momenti clou del concorso, la Finale solistica, a cui erano stati ammessi 12 candidati chiamati a eseguire un'ora di musica con una sonata classica (Beethoven il più gettonato, seguito da Haydn e Mozart), una trascrizione bachiana di Busoni, un brano di musica contemporanea selezionato dal Concorso di Orleans, più repertorio a scelta fino a raggiungere il minutaggio richiesto. E al termine del pomeriggio è arrivato il verdetto della giuria: i sei concorrenti che hanno superato la prova sono Sandro Nebieridze, Zeyu Shen, Zhonghua Wei, Yifan Wu, Elia Cecino, Christos Fountos.
Il livello si è confermato molto alto, e il lavoro della Giuria non è stato semplice
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Molto seguite dal pubblico le prove di ieri e oggi: a rimarcare l'importanza di questo passaggio, in platea sedevano anche i membri della Junior Jury (formata da studenti di musica dell'Euregio) e della Senior Jury (formata da appassionati di musica), con il compito di nominare il migliore tra i 12 finalisti. Premiato dalla Junior Jury è stato Sandro Nebieridze mentre il premio della Senior Jury è andato a Zhonghua Wei.
Ieri i più applauditi sono stati senz'altro il cinese Zeyu Shen, molto teatrale e tecnicamente implacabile, e il georgiano Sandro Nebieridze, particolarmente espressivo e ricercato nelle sonorità, a tratti perfino eteree in Beethoven, e pronto a correre molti rischi in un'avventurosa esecuzione delle Variazioni su Tema di Corelli di Rachmaninov. Di grande impatto l'esecuzione della Ciaccona di Bach-Busoni e di La Valse di Ravel da parte della giapponese Shion Ota, protagonista però anche di una lettura particolarmente edulcorata della Sonata op. 90 di Beethoven.Nella mattina di oggi hanno decisamente colpito le esibizioni dei cinesi Zhonghua Wei e di Yifan Wu. Il primo, appena diciassettenne, è il concorrente più giovane in questa fase del concorso: ha presentato un programma notevole, dimostrando intelligenza musicale e intensità fuori dal comune. Yifan Wu ha invece sorpreso per le sue interpretazioni così personali da sfiorare a tratti l'eccentricità, ma condotte comunque con tale rigore tecnico ed scavo psicologico da conquistare all'ascolto.
Applausi calorosi per l'unico italiano in gara, Elia Cecino, che oltre al pezzo di musica contemporanea e a un corale di Bach-Busoni, ha proposto una Sonata di Haydn, le brahmsiane Variazioni sopra un tema di Schumann e la Terza Sonata di Skrjabin, quest'ultima particolarmente riuscita e apprezzata dal pubblico.
Il livello si è confermato molto alto, e il lavoro della Giuria non è stato semplice: a Sir David Pounteney, regista e direttore artistico, il compito di presiedere la blasonata commissione giudicatrice, formata per il resto interamente da pianisti di respiro internazionale: la coreana HieYon Choi, quarto premio al Busoni nel 1990, Lucas Debargue, premiato dalla critica musicale al Cajkovsik di Mosca nel 2015, l'ispano-americano Josu De Solaun, l'italo-olandese Saskia Giorgini (anche lei con un passaggio busoniano alle spalle); lo svedese Peter Jablonski, Sergio Tiempo, talento boliviano che vanta una mentore del calibro di Martha Argerich; l'italiana Mariangela Vacatello, secondo premio al Busoni nel 2005, anno in cui vinse il Primo Premio il connazionale Andaloro; e infine la taiwanese naturalizzata tedesca Pi-hsien Chen.
La prossima fase del concorso vedrà i sei selezionati alle prese con la prova cameristica: affiancati dal Simply Quartet, si esibiranno in uno dei grandi quintetti con pianoforte del repertorio romantico e moderno (Schumann, Brahms, Dvorak, Franck e Schostakovic), e inoltre presenteranno ulteriori 30 minuti di repertorio solistico. La prova si svolgerà da martedì a giovedì, alle 20 all'Auditorium, con due candidati per sera.
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