Chi ci rimette le “penne”
Erano scesi in piazza la scorsa settimana in difesa del lavoro e della scuola e per protestare contro il precariato e le “ottuse e dannose politiche dei tagli”; ieri (27 settembre) i docenti hanno incontrato l’assessore competente Christian Tommasini e la sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei per tentare la via della riconciliazione. “Negli ultimi anni - ha dichiarato Tommasini - la nostra Provincia ha potuto procedere all'assunzione a tempo indeterminato di docenti e anche nell'anno scolastico in corso è stato possibile assumere circa 70 insegnanti, il 75% dei quali su Dotazione Organica Provinciale Supplementare (DOPS), un dispositivo reso possibile in virtù dell’autonomia di cui l’Alto Adige gode”.
Eppure ci sono ancora un centinaio di insegnanti precari - sottolinea l’assessore - che aspirano alla stabilizzazione malgrado non ci siano posti disponibili in quelle classi di concorso. L’obiettivo è quindi quello di “individuare possibili percorsi per una soluzione che soddisfi le esigenze dell’amministrazione da un lato e quelle dei docenti precari dall’altro. Se infatti da un lato è doveroso dare risposte concrete a chi da anni lavora nella nostra scuola mettendo a disposizione risorse e conoscenze professionali preziose, dall’altro non sarebbe neppure possibile ipotizzare un aumento delle risorse non corrispondente a reali bisogni del sistema scolastico”. Si vedrà, dunque, se alla manifestata buona volontà seguiranno anche possibili misure risolutive.