Politics | Bolzano

Corrarati è in testa, palla al centro

Il candidato sindaco del centrodestra al 36,3% stacca di ben nove punti Andriollo (centrosinistra) fermo al 27,3%. Boom “civico” di Gennaccaro (12,5%) e lista Zanin (11,8%). Konder (SVP) stabile al 15%, bene Cologna (Team K) con il 6,8%.
Claudio Corrarati
Foto: Seehauserfoto
  • “La campagna elettorale ci ha annebbiato”, mormorano nel corso della notte gli addetti ai lavori. L’esito delle elezioni comunali di ieri (4 maggio) a Bolzano è infatti perfettamente in linea con quanto si prospettava appena qualche mese fa, prima che s’avviasse la macchina della propaganda elettorale dei partiti – e quella di sondaggisti e veggenti. Il centrodestra trainato dal vento in poppa per Giorgia Meloni che sceglie un civico stimato e conosciuto, l’ex presidente CNA Claudio Corrarati, per la corsa a sindaco. Un centrosinistra indebolito – per non dire logorato – dai dieci anni di Renzo Caramaschi sulla poltrona di sindaco (soprattutto nell’ultima consigliatura) nonché dalle difficilissime trattative per la scelta del suo successore, che hanno partorito la candidatura “di continuità” ma non troppo carismatica dell’assessore uscente Juri Andriollo. E poi la “star” Angelo Gennaccaro e la sua Civica, che già alle ultime elezioni provinciali – e a Laives – avevano dato prova di poter attirare un ampio consenso giovane, post-ideologico e di centro, territoriale e perciò stanco delle appartenenze nazionali. Infine una SVP stabile e un Team K, grazie al giovane consigliere Matthias Cologna, pronto a migliorare il risultato di cinque anni fa.

  • I risultati

    E così è andata, nonostante la campagna agguerrita di Andriollo, quella apparentemente fiacca di Corrarati e una crescente polarizzazione tra i due (smentita dalle urne). Saranno in ogni caso loro ad andare al ballottaggio tra due settimane: quando le sezioni scrutinate sono completate, il candidato sindaco del centrodestra è in testa con il 36,3% e stacca di ben nove punti percentuali il candidato del centrosinistra fermo al 27,3%. Dietro ad Andriollo, c’è il vicesindaco uscente Stephan Konder (SVP) con il 15%, quasi raggiunto da Angelo Gennaccaro (Civica) che traina pressoché da solo la sua lista con il 12,5% dei consensi. Il candidato sindaco del Team K Matthias Cologna ottiene un buon 6,8%, aumentando i consensi per il suo partito, mentre Simonetta Lucchi (Cinque Stelle e Rifondazione) inchiodata al 2% resta tagliata fuori dal Consiglio comunale.

  • L'assessore regionale Angelo Gennaccaro (Civica): è tra i grandi vincitori della tornata elettorale a Bolzano. Foto: Seehauserfoto
  • Guardando al voto per lista è evidente che la partita si giocherà tutta al centro dello scacchiere politico, con il boom delle civiche. A 71 sezioni scrutinate su 80, la Civica di Gennaccaro “Io sto con Bolzano” con il 12,7% (nel 2020 era all’8,2%) eguaglia il risultato del Partito Democratico, mentre l’altra “Civica per Corrarati” di Roberto Zanin è all’11,8% – cinque anni fa stava al 10%. Le due liste più votate in città sono la SVP, che rimane stabile al 15,8%, e Fratelli d’Italia, che vola al 15,4%,godendo dell’enorme travaso di voti proveniente dalla Lega: il partito di Salvini crolla dal 12,9% del 2020 al 5%. Tutto il centrosinistra perde consensi, con i Verdi che passano dal 9,4% al 7,9% e la lista civica di Andriollo che non “eredita” i voti di Caramaschi (5,3% rispetto al 7,7% di cinque anni fa). L’unica lista progressista che guadagna consensi in termini percentuali e di voti assoluti è il Team K, dal 4,1% al 7%.

  • L'assessora comunale Johanna Ramoser (SVP): con oltre mille preferenze è la candidata più votata nel capoluogo. Foto: SALTO
  • Il nuovo Consiglio comunale è composto al momento da 7 consiglieri eletti della SVP, di cui la più votata è Johanna Ramoser e ben quattro sono di area sociale (Elizabeth Ribeiro Da Silva Tutzer, Sylvia Hofer, Christoph Buratti e Carmen Seidner), 7 di Fratelli d’Italia con Anna Scarafoni e Patrizia Brillo le più votate (e il ritorno di Carlo Vettori a una carica elettiva), 6 consiglieri ciascuno per PD, la Civica di Corrarati e la Civica di Gennaccaro, infine 4 dei Verdi, 3 per il Team K, 2 ciascuno per la Civica di Andriollo, Forza Italia e Lega (per ora senza eleggere Maurizio Puglisi Ghizzi di CasaPound). Se il Team K porta in municipio la sua prima consigliera di lingua italiana, Giuliana Dragogna, degno di nota è l’exploit degli assessori comunali uscenti della verde Chiara Rabini e del dem Stefano Fattor – oltre le 500 preferenze –, mentre non riesce a entrare in Consiglio Renato Sette e la sua lista Restart.

    Ora si apre la partita del ballottaggio del 18 maggio, giocata rigorosamente al centro, con la SVP pronta a fare da ago della bilancia tra i due contendenti – e la lista di Gennaccaro che metterà sul tavolo il suo serbatoio di voti. Corrarati parte favorito, ma lo scenario di un calo ulteriore dell'affluenza tiene ancora aperto il risultato di questa storica tornata elettorale.

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