Cancellato “Chiedimi perché ho freddo”

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Era tutto pronto per la diciassettesima edizione di “Chiedimi perché ho freddo”, l’annuale iniziativa dell’Associazione Volontarius Odv dedicata alla raccolta di coperte e sacchi a pelo, prevista per sabato 18 ottobre in piazza Mazzini. Secondo le informazioni pervenute a SALTO, la richiesta per l’occupazione del suolo pubblico e la comunicazione dell’evento erano state inoltrate al Comune di Bolzano a luglio. I preparativi per l'evento, svoltosi per ben 16 edizioni consecutive (anche durante il Covid), erano ormai ultimati quando ieri è arrivata l’improvvisa doccia fredda: il Comune ha negato il permesso per l’utilizzo della piazza, costringendo l’organizzazione bolzanina a cancellare l’evento.
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Volontarius ha informato i media e la cittadinanza attraverso un comunicato stampa e con un post sui social che “per sopraggiunti motivi organizzativi l’evento è stato annullato”. “C’è stato un disguido tecnico interno al Comune nel disbrigo delle richieste di autorizzazione – ha dichiarato a SALTO Claude Rotelli, presidente dell’Associazione Volontarius –, ma non c’è alcun problema e per noi sarà un’occasione di rinnovamento. Certamente nel prossimo futuro, in accordo con il sindaco, continueremo a proporre le nostre iniziative di sensibilizzazione sul tema della marginalità e dell’abitare a tutta la cittadinanza”.
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La posizione dell'assessora BrilloL'assessora Patrizia Brillo: “Anche per questo abbiamo appena sistemato la struttura dell’ex Lemayr: non vogliamo trovarci, come ogni inverno, con persone che rischiano la vita per il freddo”. Foto: Comune di Bolzano
A chiarire la situazione è stata anche l’assessora al sociale del comune di Bolzano Patrizia Brillo: “Non si tratta di un vero e proprio annullamento: abbiamo visto che erano usciti i manifesti e i volantini con il patrocinio del Comune senza che questo fosse stato ancora concesso. Come assessora al sociale non sapevo niente, hanno chiamato direttamente il patrocino all'ufficio del sindaco e lì c’è stata una svista da parte del Comune”.
Sulla scelta di non concedere Piazza Mazzini come luogo di svolgimento dell’evento, a pochi giorni dalla data fissata, Brillo ha aggiunto: “Piazza Mazzini è una zona problematica, abbiamo avuto diverse lamentele da parte dei residenti. Oltretutto in quella zona c’è una struttura che dà accoglienza alle famiglie con i minori; quindi, abbiamo preferito evitare che la manifestazione si svolgesse lì ed abbiamo proposto altre piazze ma hanno preferito annullare”.
"Il fatto di raccogliere coperte vuol dire dare un incentivo alle persone a dormire per strada, abbiamo diversi centri in città e mi piacerebbe che queste persone andassero lì"
Interrogata da SALTO sulla compatibilità dell’evento con la politica comunale rispetto alle persone senza fissa dimora, Brillo ha dichiarato: “Il fatto di raccogliere coperte vuol dire dare un incentivo alle persone a dormire per strada, abbiamo diversi centri in città e mi piacerebbe che queste persone andassero lì. Nulla contro chi vuole raccogliere coperte: l’intento è nobile. Però preferiremmo che le persone trovassero riparo in un luogo caldo e sicuro, invece di passare la notte al gelo. Anche per questo abbiamo appena sistemato la struttura dell’ex Lemayr: non vogliamo trovarci, come ogni inverno, con persone che rischiano la vita per il freddo”.
I numeri dell'accoglienzaIl ragionamento dell’assessora sembra però ignorare che, al momento, a Bolzano sono circa 150 le persone costrette all’addiaccio. Un problema che difficilmente l’apertura del Ricovero Notturno Invernale (dal 1° novembre al 15 aprile) potrà risolvere, considerando che i posti letto nel capoluogo sono stati ridotti dai 245 del 2024/2025 ai 70 previsti per quest’anno.
Va evidenziato, piuttosto, che la recente decisione dell’amministrazione comunale si inserisce perfettamente nella linea finora seguita rispetto al tema della grave marginalità, trattata spesso come un fenomeno emergenziale e ricondotta a problemi di sicurezza e “decoro urbano”. Il sindaco Claudio Corrarati, d’altra parte, in questi mesi più volte ha dichiarato di volere “una Bolzano più pulita per i residenti e i turisti”. E per raggiungere quest’obiettivo, dal suo insediamento, ha già effettuato cinque sgomberi lungo gli argini dei fiumi: il 20 maggio, il 17 giugno, il 10 e il 22 luglio e il 25 settembre.
Solo poche settimane fa Corrarati aveva criticato le associazioni, accusandole di “comprare loro stesse le tende per le persone sgomberate”. Già lo scorso novembre Angelo Liuzzi, allora consigliere della circoscrizione di Aslago-Oltrisarco e oggi consigliere comunale per La Civica per Bolzano-Corrarati Sindaco, si era scagliato contro l’associazione Bozen Solidale, invitando il precedente primo cittadino, Renzo Caramaschi, a disporre un’ordinanza per vietare la distribuzione di materiale da campeggio alle persone in strada.
Alla luce di questi precedenti, il diniego per lʼevento benefico sembra configurarsi come lʼennesimo segnale di un approccio istituzionale che mira a marginalizzare le persone senza fissa dimora, e di riflesso, chi se ne occupa quotidianamente.
Dove portare coperte e sacchi a peloL’Associazione Volontarius ricorda che chi volesse contribuire può comunque donare coperte o sacchi a pelo direttamente presso l'INFOPOINT in via Raiffeisen 5 (lato via Renon, di fronte alla stazione degli autobus).
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