La bacchettata di Giorgia

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Mentre nel pomeriggio(20 maggio) il deputato Alessandro Urzì, nelle insolite vesti di pompiere, in vista delle imminenti trattative con l’Svp a Bolzano, chiudeva il caso Zeller, accogliendone le scuse, “pur con un velo di amarezza”, in serata, a completamento del concetto di “caso nazionale”, arrivava l’ultimo botto, che come per i fuochi d’artificio, era destinato ad essere quello più rumoroso: riferendosi al caso della neo sindaca di Merano che si era tolta la fascia tricolore, dai suoi account social, la presidente del consiglio Giorgia Meloni, sentenziava:
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“Il Tricolore non è un ornamento. È il simbolo vivo dell’unità nazionale, della nostra storia e dei valori fondanti della Repubblica. Porta con sé il sacrificio di chi ha costruito la nostra libertà e la responsabilità di chi oggi è chiamato a rappresentare e servire l’Italia. Onorare il Tricolore significa onorare la Patria, con rispetto, dedizione e orgoglio. Sempre”. Una presa di posizione densa di retorica patriottica, che, nell’ottica di Katharina Zeller può suonare aggressiva quanto il tentativo del sindaco Dario Dal Medico di farle indossare la fascia tricolore contro la sua volontà. Sarà curioso vedere se l’Svp, che, in passato, per molto meno, si sarebbe ritirata sull’Aventino, farà spallucce, buttandosi a capofitto nelle trattative per il governo della città.
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A nulla, quindi, erano valse le spiegazioni arrivate anche dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher, al Festival delle Regioni di Venezia. “La sindaca di Merano Katharina Zeller – aveva detto - "ha reagito modo un po' scomposto, togliendosi la fascia tricolore, ma direi di evitare di caricare l'episodio con contenuti di carattere ideologico o etnico". "Chi la conosce - ha aggiunto - sa che è una persona coltissima, cosmopolita, italiana. Voleva diventare sindaca di tutti e tutte. Questo episodio non andrebbe caricato di contenuti ideologici (etnici), perché si è trattato, invece, della reazione di una giovane donna alla percezione di essere trattata in modo arrogante e prepotente da parte di un maschio con qualche anno in più, che tra l'altro precedentemente in campagna elettorale non le aveva risparmiato qualche colpo basso - ha aggiunto Kompatscher. Ma voler dipingere come "antiitaliana" la Zeller è scorretto e lontanissimo dalla realtà. Ha fatto bene la sindaca neoeletta a chiarire subito che non voleva offendere nessuno con il suo gesto spontaneo in una situazione per lei difficile".
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Mentre il signor Urzì ha…
Mentre il signor Urzì ha capito e si è dimostrato conciliante, la signora Meloni si attacca agli ornamenti ed ai simboli dell'unità italiana.
I liguri, i piemontesi sabaudi e non solo, su Garibaldi e l'unità nazionale la pensano diametralmente diversamente.
Uno che invece dovrebbe vergognarsi, per la situazione che ha concausato è il signor Dal Medico.
Se volesse dimostrare grandezza si scuserebbe.
Comunque ormai è storia, per fortuna Merano ha cambiato pagina.
Nicola Canestrini schreibt …
Nicola Canestrini schreibt dazu, was das ganze Land für gelingende Zukunft, verstehen sollte:
https://salto.bz/de/article/20052025/brucino-le-bandiere-se-sono-oppres…
Melonis FahnenAussage macht deutlich, dass die faschistische Vergangenheit bewusst eine mythische ist. Ihre Rolle im politischen Kontext besteht darin, den emotionalen Gehalt der Sehnsucht nach ihr, die Nostalgie, ganz im Sinne der zentralen ideologischen Lehren – Autoritarismus, Hierarchie, Reinheit –, zu instrumentalisieren. Mit der Schaffung einer mythischen Vergangenheit erzeugt man somit ein Scharnier zwischen der Nostalgie und der Verwirklichung der faschistischen Ideale.
- Da ist Canestrini schon weiter!! Hoffe er wird viel gelesen und verstanden!
In reply to Nicola Canestrini schreibt … by Herta Abram
"unità, storia, valori,…
"unità, storia, valori, sacrificio, libertà, rispetto, dedizione, orgoglio..." Wòrter die weltweit benutzt werden, auch hier von den deutschschprachigen Sùdtirolern. Aber man kann ja immer und ùberall faschismus sehen...
In reply to "unità, storia, valori,… by Christian I
Man sieht Faschismus dort wo…
Man sieht Faschismus dort wo er sich zeigt. Und er ist genau dort, wo manche abwinken.
Bitte nicht schimpfen. Frau…
Bitte nicht schimpfen. Frau Katharina Zeller ist doch modebewußt. Die Tricolore passt outfitmäßig nicht zu ihrem hippen Kopftüchlein.
In reply to Bitte nicht schimpfen. Frau… by paula21
paula21 genau, Sie habens…
paula21 genau, Sie habens verstanden. Für was sollte man sonst sein Hirn verwenden, als für Modefragen....?
In reply to Bitte nicht schimpfen. Frau… by paula21
Das haben sie wohl heute…
Das haben sie wohl heute frùh auf Sùdtirol1 gehòrt, vom Ernst Brenner, unser mòchte-gern Landeshauptmann :-)
Genau 110 Jahre, nachdem uns…
Genau 110 Jahre, nachdem uns Italien den Krieg erklärt hat, um seine Trikolore bis in den letzten Winkel des Landes zu bringen, hält die derzeitige Ministerpräsidentin immer noch an diesem überholten nationalistischen Denken fest.
In reply to Genau 110 Jahre, nachdem uns… by Hartmuth Staffler
Nur wer dabei war, oder an …
Nur wer dabei war, oder an "überholtem nationalistischem Denken festhält" kann behaupten, Italien habe "uns" angegriffen und nicht eine Monarchie, deren Untertanen zufällig (die meisten) "unsere(r)" Vorfahren waren.
In reply to Nur wer dabei war, oder an … by Ludwig Thoma
Es ist zweifellos, Italien…
Es ist zweifellos, Italien wollte nur ihre Grenze am Alpenhauptkamm verlegen. Leider mit einem Stück Grund hat es auch Menschen als unerwünschten Bonus bekommen.
Un bel 5 (regalato) alla…
Un bel 5 (regalato) alla maestrina.
„Wenn die Fahnen wehen,…
„Wenn die Fahnen wehen, rutscht der Verstand in die Trompete!“
Es ist erfreulich, dass…
Es ist erfreulich, dass solche Themen es in die Schlagzeilen schaffen, denn das bedeutet, dass wir sonst in Südtirol schon sehr wenige Probleme haben.
In reply to Es ist erfreulich, dass… by ergo
Der Nationalismus ist wohl…
Der Nationalismus ist wohl eines der wichtigsten Probleme in Südtirol. Das kann man nicht einfach unter den Teppich kehren, auch wenn das den italienischen Nationalisten und ihren Südtiroler Helfern, die sich als nützliche Idioten geradezu anbieten, so passen sollte.
Penso che sia la bacchettata…
Penso che sia la bacchettata della Meloni sia il velo di amarezza di Urzì siano fuori luogo. Non è un segreto che il Sudtirolo gode di un'unità coercitiva con l'Italia. Credo che i valori fondanti dell'Italia sarebbero: tutti gli italiani liberati dal giogo altrui e uniti in 'un unica nazione e non fare guerre imperiali. Allora i sudtirolesi che cosa ci stanno a fare in questo contesto? Dovrebbero festeggiare la loro unione forzata?... di chi ha costruito la nostra libertà: da chi ha liberato l'Italia i sudtirolesi? liberati dalla propria patria mediante distruzione della medesima? È libertà questa? Un autonomia tipo: ti regalo venti dopo averti tolto cento (sapendo che col tempo mi ritorneranno pure i venti regalati). Questo solo per capire alcune delle incongruenze di fondo. Dovrebbe essere la cosa più normale del mondo se un sudtirolese non senta in modo viscerale l'amore per il tricolore italiano. Il rispetto dovrebbe bastare. Era votata sindaca di Merano e questo lo è fino a fine mandato. Rappresentante dello stato lo è anche fino a fine mandato ma solamente in certe circostanze. Nella cerimonia ha accettato la fascia in segno di rispetto e questo dovrebbe bastare ma portarlo con orgoglio fuori dalle occasioni ufficiali sarebbe forse una stonatura che neanche un'italiano orgoglioso dovrebbe voler vedere. E proprio perchè il tricolore è simbolo della storia dell'Italia sarebbe doveroso che sia la presidente del consiglio sia Urzì andrebbero a lezioni di storia prima di dispendere bacchettate o riversare lacrime di coccodrillo.