Dem Land Tirol die Reue
Stamani la notizia principale sparata sulla locandina del Dolomiten era questa: Keine Freude mit der Treue zu Tirol. In realtà, a cercarla bene, la notizia non c'era. Si parlava infatti di una (UNA!) madre che si sarebbe lamentata perché in una scuola di Lana (una scuola in lingua tedesca) gli insegnanti avrebbero rimproverato alcuni ragazzi per aver indossato quelle patetiche magliettine con su scritto "Dem Land Tirol die Treue". Classico tema da "buco estivo", si dirà, ma spendibile anche a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico (la prossima volta si riparlerà dei diaretti sponsorizzati dal partito di Sven Knoll). Il giornalista riportava poi l'opinione del sindaco di Lana, Harald Stauder, il quale riferiva di "non aver notizia di casi del genere", prima di spendersi nell'ozioso esercizio di stile atto alla distinzione tra un "patriottismo sano" (per il quale vanno bene le magliettine) e un "nazionalismo cattivo" (che comunque può benissimo nascondersi anche sotto le stesse magliettine).
Personalmente - e per quel che può valere - non sono contrario a chi indossa magliettine identitarie. Altrove abbiamo politici che puntano molto su simili esteriorità - uno per tutti: Matteo Salvini e le felpe con la scritta che indica i luoghi in cui fa le sue apparizioni - e mi pare che nessuno abbia nulla da dire (se non che si tratta di un atteggiamento da teenager un po' deficiente). Dunque passino pure le magliettine identitarie, le spillette, i diarietti e tutta l'altra paccottiglia del genere. Certo, non nascondo che, trovandomi davanti uno studente munito di magliettina identitaria, io mi aspetti un tizio (o una tizia) di non apertissime vedute, già rimbambito fin dalla più tenera età di retorica patriottarda (spesso in famiglia, dunque) e piuttosto scarso e non volenteroso nella seconda lingua. Ma siccome, ripeto, non ho nulla contro l'ignoranza (a scuola ci si va per imparare, quindi essere ignoranti in partenza va benissimo) accolgo tutti col sorrisone sulle labbra.
Ah, ovviamente la polemica (si fa per dire) sulle magliettine identitarie non durerà lo spazio di un giorno e la riavremo puntuale l'anno prossimo. Dem Land Tirol die Reue sarebbe comunque una scritta più appropriata al carattere di un popolo ancora incline al lamento e all'autocommiserazione.
"...non nascondo che,
"...non nascondo che, trovandomi davanti uno studente munito di magliettina identitaria, io mi aspetti un tizio (o una tizia) di non apertissime vedute, già rimbambito fin dalla più tenera età di retorica patriottarda (...) e piuttosto scarso e non volenteroso nella seconda lingua."
Un perfetto esempio di un pregiudizio, aggravato dal fatto che ad avere questo pregiudizio sia un insegnante.
In reply to "...non nascondo che, by Robert Tam...
Non è un pregiudizio. È un
Non è un pregiudizio. È un fatto appurato quasi al 100% dei casi. Ma ripeto: W l'ignoranza. Ti immagini venissero a scuola persone con simili magliettine e conoscessero perfettamente l'opera poetica di Vittorio Sereni? ;)
... io invece sono rimasta un
... io invece sono rimasta un po' sconcertata (?) dalla presa di posizione del sindaco, il quale sostiene che "patriotismus sei ein positiv besetzter begriff", cosa che a me non sembra.
In reply to ... io invece sono rimasta un by Sylvia Rier
Stiamo parlando di Stauder,
Stiamo parlando di Stauder, non del filosofo Cioran... C'è un limite a tutto (e alcuni sono più limitati di altri).
Sommerloch, ganz bestimmt.
Sommerloch, ganz bestimmt. Sturm im Wasserglas, auch.
Die Reaktion von Herrn di Luca allerdings voller Vorurteile.
Ich finde die Aussage von Bürgermeister Stauder zutreffend, Patriotismus ist positiv. All zu oft wird es leider mit Fremdenhass und Ignoranz gleichgesetzt dies ist ein großer Fehler dem offensichtlich auch Herr di Luca aufgesessen ist.
Voller Vorurteile gibt man den Trägern solcher T-Shirts gleich einen abwertenden Stempel: "di non apertissime Vedute".
Man soll niemandem nach seiner Kleidung beurteilen wenngleich Kleidung auch ein bestimmter Ausdruck der Persönlichkeit ist so ist er nicht Ausdruck des Bildungstandes und der Aufgeschlossenheit.
Den Spruch zu verändern finde ich total deplaziert. Reue hat man in Tirol am ehesten damit dass italofaschistische Denkmäler immer noch allgegenwärtig sind.
In reply to Sommerloch, ganz bestimmt. by Klemens Kössler
Patriotismus ist Heimatliebe?
Patriotismus ist Heimatliebe? Sollte man das so verstehen?
Treue ist ehrenhaft? Sollte man das so verstehen?
Patriotische Treue ist ehrenhafte Heimatliebe? Sollte man das so verstehen?
Oh Gott, mir wird schlecht!
In reply to Sommerloch, ganz bestimmt. by Klemens Kössler
Beh, strano che il discorso
Beh, strano che il discorso si concentri su di me (sorrido). Ho detto, e ripeto, che non ho nulla contro quelle magliette. Al pari di quelle esibite da Salvini (come ho scritto) esse però non sono solo dei banali indumenti, ma segnalano un'attitudine - una Weltanschauung - molto precisa. E nella grande maggioranza dei casi (il "pregiudizio" è ricavato dalla mia personale esperienza, dunque è fondatissimo) sono frutto di una tendenziale chiusura a confrontarsi con tutto ciò che esula da un riferimento patriottico di tipo esclusivista (per questo le osservazioni/puntualizzazioni di Stauder suonano piuttosto patetiche e, queste sì, total deplaziert). Per chi volesse approfondire la tematica, consiglio caldamente la lettura del bel libro di Hans Karl Peterlini "Heimat zwischen Lebenswelt und Verteidigungspsychose" http://www.studienverlag.at/page.cfm?vpath=buecher/buchdetail&titnr=5029
L'anticamera del nazismo, hai
L'anticamera del nazismo, hai voglia a dire che" i patrioten non sono nazi idioten" suvvia. Ma chi vogliamo prendere in giro? Le avete viste le svastiche intarsiate sui banchi a scuola? Beh io si, e vi assicuro che capita spesso, persino alle elementari. Lungi da me accusare il popolo sudtirolese di totale adesione al nazismo però non penso che nemmeno far finta di nulla sia un atteggiamento responsabile. Tutt'ora, e voglio vedere chi mi smentisce, nelle valli il baffetto va alla grande! Eviterò per decenza di raccontare vari episodi accaduti a me e conoscenti su tale argomento. Ma non sarebbe forse il caso di prendere una volta tanto qualche provvedimento invece di minimizzare sempre?
Ieri per puro caso ho affrontato l'argomento nazismo con due ragazzi di Amburgo. E' sceso un freddo e imbarazzo glaciale. Oggi mentre finivo di fare la spesa guardavo pensoso una ford focus su cui campeggiavano fieramente adesivi con rune, numeri 88 (heil hitler) e altre amenità che richiamavano l'ideologia "pagana" nazista. Quelle poche volte che finisco nelle valli ammiro nei Gasthof collezioni di foto dei parenti. Si va dall innocente Kaiserjaeger (il bisnonno) al nonno in divisa nazista felicemente esposto.
Se per voi è normale ...
In reply to L'anticamera del nazismo, hai by Jacopo Wiesenthal
Pardon dimenticavo, il losco
Pardon dimenticavo, il losco figuro aveva ovviamente quella bella maglietta ;)
In reply to L'anticamera del nazismo, hai by Jacopo Wiesenthal
Perchè a Bolzano baffetto ed
Perchè a Bolzano baffetto ed il suo cugino emiliano non tirano? Ma per favore! E quale provvedimento dovrebbe esser preso secondo te? È più che giusto non minimizzare, ma d'altro conto non bisogna neanche dramatizzare se un bocia cretino delle elementari rovina il banco con una svastica.
In reply to Perchè a Bolzano baffetto ed by Mensch Ärgerdi…
Dio non è di certo colpa dei
Dio non è di certo colpa dei bambini ma dei genitori. Però perdonami se insisto (senza voler comunque fare polemica)
A bz si ci sono i fascisti, e chi lo nega. Ma sono sempre quelli e sappiamo anche chi sono. Però siamo anche un attimo cinici. Gli italiano sono poco più di 118.000 mila, i madrelingua tedeschi sono 3 volte di più. E di certo non siamo più negli anni del MSi, bensì in quelli del revangismo pantirolese. Io aspetto sempre una condanna unanime dal mondo di lingua tedesca? E' chiedere troppo?
In reply to Dio non è di certo colpa dei by Jacopo Wiesenthal
No è vero, siamo nel periodo
No è vero, siamo nel periodo di Casapound (i primi consigliori comunali fascisti del terzo millennio sono bolzanini!) e Salvini, fai un pò tu... Poi non capisco cosa c'entra il numero di abitanti italiani e tedeschi, vuoi dire che in rapporto al totale nei gruppi etnici ci siano più tedeschi che italini di estrema destra? Da cosa lo deduci? E cosa dovrebbe condannare unanimamente il mondo di lingua tedesca?
In reply to No è vero, siamo nel periodo by Mensch Ärgerdi…
Ah beh perchè i numerosi
Ah beh perchè i numerosi consiglieri di Sf e Union sono democratici :D?
Salvini non è un prodotto locale. Non facciamo casino. Quanti schuetzen ci sono in St? (5000 +)? Quanti iscritti ha casapound in AA?
Hilfe vedo faccisti ovunque?! (ma sono solo a Bolzano) I nazi invece sono democratici, infatti Sono a Termeno, in Vinschagau inni, In passaeirtol inni, a Lana, a Naturno, a Sarentino.
Sei mischling? :D (un bel termine che si usa per i cani)
Ma no dai, non ti preoccupare. E' tutta colpa di quel monumento :D
Alzo le mani, mi sembra di parlare con un colono ortodosso ebreo.
gute nacht
In reply to Ah beh perchè i numerosi by Jacopo Wiesenthal
Herr Wiesenthal,
Herr Wiesenthal,
also sind ihrer Meinung nach alle Schützen Nazis?
Ich bin kein Schütze, aber ich war lange bei einer Volkstanzgruppe, soll heissen, auch ich habe Tracht getragen, auch ich habe die Tiroler Kultur gepflegt, auch ich habe einen "cappello piumato" getragen.
Bin ich deshalb ein schlechter Mensch, oder sogar ein Nazi?
Leider gibt es auch in Südtirol, genau so wie in I, D und Ö, rechtsradikale Gruppierungen, ob nationalsozialistisch oder faschistisch macht da keinen Unterschied für mich.
Die Frage muss sein, wie man diesem Phänomen positiv entgegentreten kann, und ich glaube nicht, dass ihre Pauschalisierungen, ihr "alle in einen Topf werfen", dabei helfen kann.
Und auch Beleidigungen sind eher kontraproduktiv, denken Sie nicht?
In reply to Herr Wiesenthal, by Manfred Gasser
Lieber Manfred,
Lieber Manfred,
Mir sein wohrscheinlich einverstondn. Musik hot nix mit Politik zu tian. I hon klor nix gegen Volksmusik, a wenn net muane liebsling Musik isch. Musik mocht Freude, und hilft das Verstaendnis der Leit. Die Schuetzen sind gegeinseitig rechtextremisten, und hobn fost olm hoass fir di Italienr. De sein secco net ein Vorbild der Demokratie. De brauchen Feindn, sonst weden de net a mol existieren. Klor? Gonz logo tat I sogn.
In reply to Lieber Manfred, by Jacopo Wiesenthal
Ich will ja nicht polemisch
Ich will ja nicht polemisch werden, aber mit Dialekt, und dazu noch so schlecht geschrieben, können Sie bei mir keinen Eindruck machen.
Denn leider hat sich bei ihren Aussagen nichts geändert. Sie schieben alle Schützen ins rechte Eck, und punkt.
Das ist ungefähr so, als würde ich alle Moslem als Terroristen, alle Asylanten als Verbrecher, und alle Italiener als Mafiosi brandmarken. Aber ich tue das nicht, obwohl ich weiss, dass Moslem Terroristen, Asylanten Verbrecher und Italiener Mafiosi sind, aber eben im Vergleich nicht mehr als Schützen Nazis sind.
Und weil Sie bei MÄDN von der "ammirazione per Adolf" sprechen, und von der Aufarbeitung, dann bleiben wir in Südtirol. Wer verkauft denn den Duce-Wein und den Adolf-Wein in den Bars? Die Schützen oder die Faschisten?
Also bitte!!
In reply to Ah beh perchè i numerosi by Jacopo Wiesenthal
Quindi ogni Schütze è un
Quindi ogni Schütze è un nazista? Ah beh allora andiamo bene! Io non vedo fascisti ovunque, ma non nego o minimizzo che ci siano. E già che si parla di monumenti, uno intitolato al "Baffetto" l'hai visto a Termeno, odor in zintorschtn Toul dirn? Non credo, anzi a Vipiteno la via intitolata a Ploner ha cambiato nome una volta accertato che era un nazista.
In reply to Quindi ogni Schütze è un by Mensch Ärgerdi…
Hinter Schutezen versteckn
Hinter Schutezen versteckn sich oefeters Nazis. Des wissn mir olle bittschen.
Uscì anche un bel casino, se ricordi bene, perchè sul loro sito apparivano link collegati a rechtextremisten. Non trovo il link adesso ma tutto è facilmente dimostrabile. Guat dass In Sterzing so eppas getun hobn, obr wiele sein die Strossn die an rechtextremistn gewidmet sein? Se per quello esiste anche via dei Nibelunghi in Vinschgau Inni ;)
I will di a frog stellen? A chi serve davvero il monumento alla vittoria? Per me possono tirarlo giù anche domani, tanto a Genova c'è una copia esatta. Forse serve più a te che a me alla fine...rifletti su questo.
QUello che volevo dire am Ende der Geschichte, è che Il tema Nazismo non è affatto elaborato dalla società sudtirolese. Quantomeno, non come lo hanno elaborato in Austria o in Germania. (lasciamo fuori il discorso Italia e fascismo, si sta parlando adesso di Suedtirol) E continuo , e non capirò mai come mai Adolf susciti così tanta ammirazione visto che poi per il popolo sudtirolese non ha fatto nulla. QUello che trovo disgustoso invece è che I sogni del Gauleiter Hofer (Alpen Vorland docet) siano esattamente gli stessi di quelli dei rechestremistn. Volle gas mit dem Revangismus(cattiva ironia, lo so)
Una rondine non fa primavera caro mio.
Ein bissl geschmacklos ists
Ein bissl geschmacklos ists schon Herr Di Luca den Tiroler Adler auf die Mutande zu fotoshoppen. Man sollte doch die Symbole seiner Mit-Südtiroler nicht respektlos verunglimpfen. Ich gestehe, Ich begegne und finde alte Männer im "Italia" Trikot auch etwas zurückgeblieben, nicht ganz 'cento' denk ich mir dann, aber sprachlos werd ich erst wie man mir das Mussolinifeuerzeug zeigt und versichert der Duce hat ja alles gut gemeint.
In reply to Ein bissl geschmacklos ists by Dr. Streiter
Herr Di Luca ha trovato l
Herr Di Luca ha trovato l'immagine in rete. Nix fotoshop. Evidentemente l'articolo è in vendita. Perché bisogna essere "echter Tiroler" anche sotto le lenzuola, suppongo. Se qualcuno usa un accendino con il Duce significa che è un imbecille o un fascista. Oppure un cieco.
In reply to Ein bissl geschmacklos ists by Dr. Streiter
Altro che fotoshop... http:/
Altro che fotoshop... http://www.tiroler-stickerei.at/Tirola/webshop/index.php?cPath=25&osCsi…
In reply to Altro che fotoshop... http:/ by Gabriele Di Luca
L'amor di patria, quando
L'amor di patria, quando eccessivo, finisce sempre per abbacinare. Si vedono nemici e offese dovunque...anche dove non ce ne sono affatto ;)
In reply to Altro che fotoshop... http:/ by Gabriele Di Luca
Senza aprire ora un
Senza aprire ora un pregiudizio di genere ipotizzo - basandomi sul mio livello personale di empatia con il gentil sesso - che il tanga in offerta dal sito qui nominato sia con alta probabilitá un prodotto "da regalo" - e quindi non da acquisto da parte del gentil sesso stesso, bensí piu probabilmente dal proprio compagno.
Ponderando successivamente sullo stato d'animo di chi possa acquistare questo prodotto per regalarlo poi alla propria (o altrui) metá, scorgo una certa probabilitá che qualche sporadico elemento del contestato potenziale pregiudizio espresso dal Di Luca possa in effetti essere veritiero.
Leggo con piacere che il maestro non ha nulla contro quelle magliette, a me non disturbano nemmeno quelle del Che. ;)
In reply to Senza aprire ora un by Christoph Moar
Christoph, non solo io non ho
Christoph, non solo io non ho "nulla" contro quelle magliette, ma di solito chiedo: se mi racconti chi era Michael Gaismair ti do 10. ;) Oh, ne avessi trovato uno...
In reply to Christoph, non solo io non ho by Gabriele Di Luca
Gaismair era un Grande. Un
Gaismair era un Grande. Un poco come il Che, a pensarci bene. Prova a chiedere di quello, ai ragazzi. Probabilmente fai cilecca pure li :) Ma parlando sul serio - peccato che non trovi lo spazio che si merita, Gaismair. Hai assolutamente ragione.
In reply to Gaismair era un Grande. Un by Christoph Moar
Michael Gaismair é uno dei
Michael Gaismair é uno dei pochi personaggi storici che piaceva sia ai comunisti che ai nazisti (che gli intitolarono un reggimento SS).
Ovviamente lui non ha colpa se le due ideologie peggiori del ventesimo secolo lo hanno apprezzato.
In reply to Michael Gaismair é uno dei by Robert Tam...
Toh... ecco quello che non
Toh... ecco quello che non doveva commentare più, e invece sta sempre tra i piedi. Bentornato! Tu le mutande con l'aquilotto ce l'hai o te le fai regalare a Natale? lol
In reply to Toh... ecco quello che non by Gabriele Di Luca
Non ho mai detto che non
Non ho mai detto che non commento più. Non sparare cavolate.
Scusami se ti sto "tra i piedi", mi dispiace moltissimo.
Grazie per il tuo interessamento nei confronti delle mie mutande, trovo comunque triste il fatto che un insegnante abbia dei pregiudizi come li nutri tu.
Torniamo alle cose serie: hai uno slip con la scritta "Pisa merda"? Magari proprio sul di dietro? Sarebbe una scritta molto appropriata al carattere di una persona infantile (come tu ammetti di essere) molto incline all’insulto gratuito.
In reply to Non ho mai detto che non by Robert Tam...
No. Non ho mutande con
No. Non ho mutande con scritto "Pisa merda". Ma grazie per la domanda, che mi pareva comunque pertinente. Ah, sui pregiudizi di consiglio di leggere Heidegger (Sein und Zeit, analitica esistenziale). Ti spiega in modo facile la relazione tra apertura preliminare al sapere e formazione dello stesso in relazione al cosiddetto circolo ermeneutico. Ti do anche un link utile, non dovessi essere avvezzo (come mi pare sia il caso) al linguaggio filosofico: http://arbeitsblaetter.stangl-taller.at/ERZIEHUNGSWISSENSCHAFTGEIST/Her…
Come vedi non mi do per vinto e cerco di dedicarmi alla tua evoluzione culturale, anche se parti da una posizione svantaggiatissima. Ma coraggio, mai perdere la speranza. :)
In reply to Christoph, non solo io non ho by Gabriele Di Luca
@GdL
@GdL
Gaismair non fa per il buon tirolese, che ha un concetto reazionario ottocentesco di ordine chiesa e patria. Gaismair era un vero rivoluzionario sociale con idee progressiste interessanti non solo per i suoi tempi ma anche per i tempi di Andreas Hofer e pur per oggi in certi aspetti. Lo spirito di Gaismair non è tanto digestibile per quelli che combattono contro i Walschen adesso non più francofoni ma italofoni. Devono far questo per non rendersi conto quanto impoverita è la cultura sudtirolese che è diventata sempre più aseptica e artificale. Se gli Schützen di oggi potessero apparire nei tempi del braven Ander la gente dell'epoca si chiederebbe se fosse iniziato un carnevale fuori stagione.
Senza questa illusione di finta autenticità uno si dovrebbe chiedere se tutto questo non è più da manicomio, perchè carnevale non è. Per questo si prendono troppo seri.
In reply to Ein bissl geschmacklos ists by Dr. Streiter
Ja sage ich auch. Man hätte
Ja sage ich auch. Man hätte das Emblem ein bisschen zentrierter setzen können. L'uccello sull'uccello, così per dire.
Wenn ich mir die angebotenen
Wenn ich mir die angebotenen Waren anschaue, link weiter unten, dann sehe ich einfach schiaches Zeug! Vor einigen Jahren hatte man in der Schule auch diese Welle, Griffelschachtel, Wasserflasche usw. Wir Lehrer haben kein Drama draus gemacht, es hat sich von selbst gelöst, weil die betreffenden Schüler (eher Land & Berg & hinterstes Tal) von den Mitschülern nicht ganz ernst genommen wurden, um es einmal höflich auszudrücken; ich habe es damals auch Frau Klotz gesagt. Jeden Tag kamen sie mit irgendetwas Neuem an, wer hat das finanziert? Lehrer sollten sich da niemals einmischen, solange die Sprüche auf persönlichen Gegenständen stehen. Wurde ein Aufkleber (jeder Partei) an die Klassenwand geheftet, kam er weg, kommentarlos.
Evidentemente Salvini legge
Evidentemente Salvini legge salto.bz http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2015/08/22/news/salvini-sfo…
Der Spruch "Dem Land Tirol
Der Spruch "Dem Land Tirol die Treue", dem bekannten gleichnamigen Marsch von Florian Pedarnig entlehnt (ich glaub er war 18, als er ihn geschrieben hat), spricht die Liebe zu unserer Heimat in den Bergen an und erinnert an die gewaltsame Teilung und Abtrennung Südtirols nach dem Ersten Weltkrieg.
Somit bedeutet "dem Land Tirol die Treue" ganz einfach sich für ein Zusammenwachsen der Tiroler Landesteile einzusetzen - bzw. der viel zitierten Europaregion etwas auf die Sprünge zu helfen.
Dürfte in Zeiten eines zusammenwachsenden Europa ("der Regionen"), das immer wieder an den Egoismen seiner Nationalstaaten zu scheitern droht, nicht ganz falsch sein, oder?
Dieser Grundgedanke lässt sich dann kaum auf irgendwelche rechtsradikalen Tendenzen übertragen, da es ja gerade die Nationalismen waren, welche letztendlich zum Krieg und zur Zerreißung Tirols geführt haben.
Ich persönlich verstehe z.B. auch die Anhänger eines Freistaates Süd-Tirol nicht, welche dieses Logo tragen, da diese Kleinstaaterei ja auch nicht im Sinne eines gemeinsamen Tirols wäre.
Keinesfalls kann man alle Träger eines solchen Symbols in irgend eine Schublade stecken. Der Spruch in Kombination mit dem Tiroler Adler wird eben "vermarktet", ganz einfach weil er sich anscheinend gut verkauft. Ich denke, das sind von ihren Ansichten her ganz unterschiedliche Leute, welche diese Artikel kaufen bzw. tragen.
Pedarnig selbst, so glaube ich zu wissen, hat damit keine große Freude, und urheberrechtlich scheint es hier wohl keine Schranken zu geben (mal sehen, was da noch alles in dieser Aufmachung daher kommt).
Und Herr Lehrer: die eigenen Schüler ob ihrer Unwissenheit zu schelten, könnte sich auch gegen einen selbst richten...
In reply to Der Spruch "Dem Land Tirol by Martin Federspieler
"Die eigenen Schüler ob ihrer
"Die eigenen Schüler ob ihrer Unwissenheit zu schelten, könnte sich auch gegen einen selbst richten..." Non so dove tu abbia letto che io offenda o critichi o guardi dall'alto in basso i miei alunni (a parte il fatto che di gente che indossa quelle magliette io non ne vedo, almeno nelle scuola dove lavoro io). Ho solo detto che se mi trovassi davanti (come è successo in passato) gente vestita a quel modo avrei un pregiudizio di un certo tipo (avere pregiudizi, spiegava il filosofo Heidegger, è il mezzo più ovvio per accostarsi ai fenomeni, sta poi agli ulteriori passi della conoscenza rimuoverne gli effetti negativi o smentirli). Triste dover ripetere queste ovvietà. Segno che non sono poi così ovvie.
In reply to "Die eigenen Schüler ob ihrer by Gabriele Di Luca
Wenn schon beim
Wenn schon beim hochintelligenten Heidegger das Hirn nicht fähig war, dessen Handlungen zwischen schöner Theorie und realem Verhalten vorurteilsfrei zu steuern (siehe "der Nazi Heidegger"), dann können wir uns diesbezüglich beim G.d.Luca wahrlich gar nichts erwarten. Weitere Worte sind verlorene Müh.
In reply to Wenn schon beim by Oliver Renzler
Jetzt hat wieder einmal
Jetzt hat wieder einmal Godwin's Law zugeschlagen.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Godwin%27s_law
In reply to Wenn schon beim by Oliver Renzler
Beh, anch'io da uno che
Beh, anch'io da uno che scrive un commento del genere mi aspetto molto poco. Comunque Heidegger lo legga, l'analitica esistenziale potrebbe tornarle utile, un giorno.
In reply to Wenn schon beim by Oliver Renzler
Ma forse Renzler parlava di
Ma forse Renzler parlava di Guenther Heidegger, quello del Dolomiten...?
Sono sorpreso e deluso da
Sono sorpreso e deluso da questi commenti, dove in gran parte non si fa altro che insultarsi a vicenda. Pensavo che Salto non fosse al livello di TZ o SÜDTIROL NEWS dove bande di incolti pensano solo a insultare in dialetto molte volte persino quello incomprensibile. Purtroppo ancora oggi sia nel mondo italiano bolzanino che in quello tedesco ci sono soggetti che non hanno capito nulla dei disastri creati dal nazionalismo delle dittature fasciste e da quella nazista. Come chi su queste pagine si lamenta della foto di un caduto in guerra in uniforme del terzo Reich, ed appunto chi tenta di propagare il nazionalismo nelle scuole .