"FdI? Assenza incomprensibile"
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“Fratelli d’Italia assente? E' abbastanza incomprensibile. Ho scritto personalmente il passaggio del programma di coalizione in cui si fa esplicito riferimento ai valori dell’antifascismo, per cui credo che avrebbero dovuto essere tutti qui convintamente”, dice Arno Kompatscher a SALTO, camminando lungo il muro del lager di via Resia a cerimonia del 25 aprile appena conclusa con un duro attacco a JWA.
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In realtà, un’oretta prima non era cominciata benissimo: giovani attivisti del Pd guidati da Diego Laratta avevano portato dei cartelli di cartone con scritte antifasciste. Roba veramente soft, come si vedrà. Inizialmente gli attivisti sono stati invitati a restare prima del tunnel che conduce al muro, poi, dopo una trattativa e un esame approfondito da parte di funzionari della Digos, sono stati ammessi. Non tutti però. Il dirigente della questura ha trovato troppo “polemici” un cartello in cui veniva nominato il vicepresidente della Giunta provinciale Marco Galato che oggi sull’Alto Adige ha parlato, come molti del suo partito, di festa divisiva e che in mattinata, durante le celebrazioni, era in realtà a Bolzano e non ancora in viaggio verso Pescara per l’assemblea di FdI.
e un altro in cui veniva nominata – non sia mai – l’SVP.
“Non è il caso di fare polemiche proprio oggi”, dice ai giovani attivisti, che hanno una sola scelta: ubbidire. Un siparietto veramente triste in un giorno in cui si celebrano la libertà e la democrazia, visto poi il contenuto davvero alla “camomilla” dei cartelli stessi. In una giornata come questa, e in tempi bui come questi, le forze dell’ordine dovrebbero forse ammettere cartelli con messaggi ben più radicali. Ma tant’è.
Forse anche per le polemiche di questi giorni la cerimonia è stata comunque più “calda” e sentita e i discorsi più ispirati di altre volte. O almeno questa è stata l’impressione, suffragata dal fatto che poco dopo la cerimonia al muro, in piazza Adriano, Caramaschi e Kompatscher hanno cantato Bella ciao con tutti i presenti.
Il sindaco Renzo Caramaschi ha dapprima richiamato alla consapevolezza sulla immane tragedia della Seconda guerra mondiale che ha causato 60 milioni di vittime. “Essere qui è un segno di rinnovata coscienza davanti a questo muro, che io chiamo “coscienza critica della città”, di quello che hanno significato le dittature e gli opposti nazionalismi. Questa è una bellissima festa che ci ricorda come si è arrivati alla democrazia, alle elezioni, che per 20 anni non si sono svolte”.
Lucido e appassionato il discorso del presidente dell’Anpi, Guido Margheri. "Il 25 aprile - ha esordito - non è una semplice ricorrenza, un impegno quotidiano, ieri oggi e domani. Chi 79 anni fa ha combattuto per la libertà lo ha fatto per tutte e tutti, per chi come noi ancora non c’era e, anche per chi, con buona pace delle polemiche, per chi era contro, che se avesse vinto avrebbe trasformato l’Europa in un grande Lager. Chi ha messo in discussioni i valori fondamentali di questa festa, magari mettendo in discussione l’anima stessa delle istituzioni in cui ricopre responsabilità, non ha che da venire qui, a imparare, a imparare le lezioni della storia. E’ stato decisivo anche nella nostra terra il contributo di minoranze lungimiranti per poter ricostruire speranze di pace, libertà, giustizia, uguaglianza. Sostenendo che questa non è la festa dei sudtirolesi si sbaglia perché anche l’Andreas Hofer Bund di Hans Egarter, Joseph Mayr Nusser, Erich Amonn e tanti altri meritano di uscire dall’oblio. Pur nelle grandi diversità con i partigiani del Cln sapevano bene che la vera libertà di questa terra dipendeva dalla sconfitta del Fascismo e del Nazismo, e il tentativo difficile di dialogo tra loro e Manlio Longon rimane il fondamento morale della nostra Autonomia e della nostra convivenza, checché ne dica chi dovrebbe solo chiedere scusa per averle contrastate e oltraggiate”.
“Oggi festeggiamo il giorno della Liberazione, in ricordo delle vittime del Fascismo e del Nazismo. Sì, festeggiamo, festeggiamo la giornata della Liberazione che ha portato l’Italia a divenire una Repubblica con una Costituzione democratica fondata sui valori dell’Antifascismo (…). Per questo oggi dovrebbe essere una giornata di festa per tutti (…), anche in Sudtirolo, perché la costituzione è stata la pre-condizione per cui poi è stato possibile arrivare all’autonomia. Per questo oggi dovremmo festeggiare tutti uniti. Questi valori vanno difesi tutti i giorni, ogni qualvolta accadono episodi di discriminazione, ogni volta in cui si parla di “noi” e “gli altri”, della divisione. Vanno difese le idee di tutti, tranne quelle fasciste, in quanto il Fascismo, come diceva Sandro Pertini, è la morte di tutte le idee. Oggi possiamo avere idee diverse ed esprimerle grazie alla Liberazione e alla Costituzione che ce lo consentono e perciò ogni giorno dobbiamo stare attenti, perché sappiamo che non c’è niente di scontato, ci rendiamo conto quando ascoltiamo certi discorsi che purtroppo non fanno onore non solo a chi li fa ma anche alla terra alla quale questa persona appartiene ed è vergognoso dover ascoltare anche chi oggi ha queste idee, idee che hanno portato alla guerra e al genocidio. Difendiamo gli altri valori, quelli della democrazia e della libertà e dell’uguaglianza”.
Mentre si incammina verso via Resia, Kompatscher viene avvicinato da un’anziana con fazzoletto dell’Anpi al collo. “Sindaco, faccia qualcosa anche per noi italiani che viviamo qui”, gli dice. Il Landeshauptmann sorride e le le dice qualcosa di rassicurante a bassa voce che la signora gradisce. “Presidente, nel finale si riferiva ovviamente a Anderlan? Sì, certo – dice Kompatscher – ma è una persona che non vale nemmeno la pena di nominare, per questo non lo ho fatto”. Viene poi da far notare che lui, Kompatscher, ha scelto di governare con forze politiche come Fratelli d’Italia ed anche la Lega che trovano “divisivo” il 25 aprile ed hanno disertato con tanto di argomentazioni politiche la celebrazione. “Innanzitutto ho visto fortunatamente alcuni esponenti del centrodestra locale (in realtà si sono visti solo Roberto Zanin ed Enrico Lillo, ndr) e poi non mi resta che sottolineare che quando abbiamo steso il programma, che tutti hanno condiviso, ho scritto di mio pugno la parte sulla condivisione dei valori, compreso l’antifascismo. Quindi mi sarei sinceramente aspettato di vedere tutti qui, oggi”. E invece no. Si vedrà con il tempo se tutti riusciranno a fingere a lungo che questi valori oggi definiti “fondanti” siano veramente “fondanti”. Perché se non è una finzione e sono veramente “fondanti”, allora qualcosa non torna.
Zwischen Anspruch und…
Zwischen Anspruch und Wirklichkeit klafft mittlerweile ein großes Loch und es findet täglich genau das statt wovor viele bei dieser politischen Hochzeit mit FDI und Lega gewarnt haben.
Gerade passend dazu ein Interview in der Zeit mit Donatella Di Cesare welche es gut auf den Punkt bringt
"ZEIT ONLINE: Erst Ende vergangener Woche wurde der Schriftsteller Antonio Scurati vom öffentlich-rechtlichen Fernsehsender RAI ausgeladen. Er hatte in Vorbereitung auf den 25. April, den Tag der Befreiung Italiens vom Faschismus, einen antifaschistisch und ziemlich regierungskritischen Beitrag verfasst. Wie blicken Sie auf Ihr Land? Ist Italien dabei, sich zu einer illiberalen Demokratie zu entwickeln?
Di Cesare: Es gibt viele beunruhigende Anzeichen, dass die Regierung versucht, Einfluss auf die Presse und die öffentliche Meinung zu nehmen. Inzwischen würde ich sogar von einer Orbánisierung Italiens sprechen.
ZEIT ONLINE: Inwiefern?
Di Cesare: Wir haben in Italien eine postfaschistische Regierung. Was heißt das? Ich unterscheide zwischen einem Neofaschismus und einem Postfaschismus. Neofaschisten sind diejenigen, die sich affirmativ und sozusagen unmittelbar auf die Vergangenheit beziehen, die also mehr oder weniger stolz auf den historischen Faschismus und Benito Mussolini sind. Diese Gruppe ist aber eigentlich sehr klein und spielt auch politisch keine Rolle. Postfaschisten sind hingegen diejenigen, die den historischen Faschismus als ein abgeschlossenes Kapitel betrachten und gleichwohl dessen Gedankengut weitertragen. Meloni war zum Beispiel sehr schlau, sich Ursula von der Leyen als Verbündete in der EU zu suchen. Es ist ihr gelungen, ein neues Gesicht von Italien in Europa zu präsentieren."
https://www.zeit.de/kultur/2024-04/donatella-di-cesare-italien-klage-fr…
Trovo scandalosa ed…
Trovo scandalosa ed inammissibile la censura ai due cartelli scritti dai giovani nel giorno in cui si celebra la libertà!
Nei due cartelli si fa critica a chi è al potere . Il diritto di critica è l‘essenza della libertà.
In reply to Trovo scandalosa ed… by Rosina Ruatti
Sono assolutamente d'accordo…
Sono assolutamente d'accordo con lei. L'ingerenza della Digos è preoccupante e non getta una luce rassicurante sugli organi che dovrebbero garantire la libertà di parola, soprattutto perché il cartello non è assolutamente polemico ma esprime un fatto.
Incredibile...la vecchietta…
Incredibile...la vecchietta che chiede "faccia qualcosa per noi italiani", Anderlan (15.000 voti) che non esiste. E si ha il coraggio di cantare Bella Ciao davanti al Lager e manifestare per la Palestina. Quasi meglio chi non si è presentato.
In reply to Incredibile...la vecchietta… by Simonetta Lucchi
Bitte was??
Bitte was??
In reply to Incredibile...la vecchietta… by Simonetta Lucchi
Sicura di aver capito tutto?
Sicura di aver capito tutto?
In reply to Sicura di aver capito tutto? by Manfred Klotz
"Depotenziare" un'opinione…
"Depotenziare" un'opinione diversa, non rispondendo, non "capendo", alludendo a ipotetiche carenze intellettive, sono strategie ben note e non esattamente democratiche. In ogni caso, sugli ignavi - e i prepotenti - la penso come Dante.
In reply to "Depotenziare" un'opinione… by Simonetta Lucchi
Le sue non sono opinioni, ma…
Le sue non sono opinioni, ma affermazioni. Quella di non rispondere con fatti spiegando magari l'accrocco di esternazioni disordinate, è invece una strategia di chi cerca una via d'uscita senza dover confessare di essersi "smarrito". A quelli, Dante avrebbe riservato un girone proprio in fondo, assimilandoli ai traditori (soprattutto di se stessi).
Fratelli d'Italia zeigt…
Fratelli d'Italia zeigt somit ihr wahres Gesicht. Alles läuft so ab wie es damals beim Auftreten des Faschismus in Italien und des Nationalsozialismus in Deutschland schon einmal passiert war: man greift eine eher belanglose Episode auf um die politische Polizei als Zensor einzusetzen und die freie Meinungsäußerung demonstrativ-repressiv zu unterbinden. Früh übte sich dabei wer Meister werden wollte: darum Freunde: "Wehret den Anfängen ...!"
Herr Kompatscher,warum…
Herr Kompatscher,warum lenken sie jetzt mit JWA ab ?Sie haben in dem Punkt recht aber ihre politische Peinlichkeit dass ihre fatelli und Italo Co,keine einzige Person zu den 25.April Feiern erschienen ist,da sieht man was sie zu Verantworten haben,indem sie uns diese " fratelli" Postfaschisten bewusst ins Haus geholt haben! Zudem lassen sie ihre Scheinheiligkeit weg,in der Rai Tagesschau.Tatsache ist: der 25.April,Tag der Faschistischen Befreiung wurde von den Behörden und Meloni in Rom elegant gesteuert,und das wissen sie! Ok ,ihnen ist das egal,hoffentlich letzte verkürzte SVP Legislatur!
In reply to Herr Kompatscher,warum… by Günther Alois …
Haben Sie gelesen, wie er…
Haben Sie gelesen, wie er sich dazu geäußert hat? Steht im Titel und im ersten Satz. Mit der Polizei kann er sie natürlich nicht ankarren lassen. Das müssen Galateo, Scarafoni und Ulli Mair schon selbst vor der Öffentlichkeit verantworten.
Was wude denn übrigens "elegant gesteuert"?
Skandalös das ganze, gerne…
Skandalös das ganze, gerne hätte man nicht recht gehabt, Herr Landeshauptmann. Aber Sie haben sich das selbst eingebrockt. Legt man sich mit …, dann wacht man mit …!
Der Kompatscher muss jetzt…
Der Kompatscher muss jetzt politisch Slalom laufen, weil er einerseits JWA und bestimmte weitere Rechte verurteilen muss, andererseits aber bestimmte andere Rechte hofieren muss, z.B. um den Dorfmann wieder nach Brüssel zu bringen und um die Koalition mit Rechten und Postfaschisten, die er sich selbst eingebrockt hat, irgendwie über die Runden zu bringen. Wenn er nicht selbst an diesem Schlamassel schuld wäre, könnte er einem fast leid tun.
portare cartelli di protesta…
portare cartelli di protesta e di ""critica"" alla politica non fa altro che svilire il 25 aprile
In reply to portare cartelli di protesta… by lorenzo_remondini
Ma è serio? Criticare l…
Ma è serio? Criticare l'assenza di chi evidentemente non ritiene che la liberazione dal fascismo sia un valore, sarebbe svilire la festa?
In reply to Ma è serio? Criticare l… by Manfred Klotz
Si, l'ultima volta che ho…
Si, l'ultima volta che ho controllato il 25 aprile si festeggia la liberazione d'Italia dal nazifascismo da parte degli Alleati e dei partigiani. Si ricorda chi per quelli ideali è venuto a morire dall'altra parte dell'oceano e chi ha combattuto per una Patria libera e che grazie a Dio libera è rimasta.
Portare cartelli dove si critica la SVP e/o FdI svilisce il ricordo dei caduti perchè li mette in secondo piano rispetto a polemiche ricorrenti oltre che non aver nessun effetto concreto: quanti elettori pensi che abbiano cambiato idea? quanti non elettori pensi di aver motivato a votare la qualunque pur di non avere il cdx nella prossima maggioranza? Pochi
Per non parlare di come vengono bombardati dalla domanda "lei è antifascista?", sembra questa l'unica opposizione perseguita non capendo che gli permette di fare quadrato tra di loro.
L'assenza di Galateo&co per andare a Pescara, quando stando al suo IG si trovava in fiera la mattina del 25, si commenta da sola e quindi proprio per questo noi dovremmo solo concentrarci a ricordare chi ha imbracciato un fucile per la nostra libertà, chi la vita l'ha persa e di chi imbraccia tutti i giorni un fucile per respingere l'aggressore russo.
In reply to Si, l'ultima volta che ho… by lorenzo_remondini
Grazie per questo intervento…
Grazie per questo intervento. Lei ha perfettamente ragione.
In reply to Si, l'ultima volta che ho… by lorenzo_remondini
Quindi secondo lei, non si…
Quindi secondo lei, non si doveva sottolineare la discrepanza tra quanto sostenuto proprio da Galateo per addolcire agli scettici l'entrata in Giunta Provinciale e la realtà in un momento in cui avrebbe potuto dimostrare che FdI non c'entra nulla con il passato e CONDIVIDE il valore della liberazione? Ma è serio? Le persone che hanno il coraggio di rimarcarlo, nonostante il rischio di andare incontro a problemi (come l'intervento della DIgos insegna), oggi hanno più o meno lo stesso valore di chi allora ha imbracciato un fucile.
In reply to Quindi secondo lei, non si… by Manfred Klotz
No, non andava fatto perché…
No, non andava fatto perché la loro posizione è chiara e mi stupisco che non si sia ancora capito oppure si preme per avere una loro abiura quando all'interno del partito non c'è nessuna discussione riguardo ciò.
Paragonare chi porta dei cartelli di protesta (legittimi, ma c'è tempo e luogo) senza dover fronteggiare conseguenze oltre all'obbligo di deporli a chi ha resistito ed è morto è francamente offensivo e, appunto, svilente nei confronti dei caduti in una giornata a loro dedicata. Io mi vergognerei anche solo a pensare una baggianata del genere.
In reply to No, non andava fatto perché… by lorenzo_remondini
Lei non ha capito una cosa…
Lei non ha capito una cosa fondamentale: I cartelli erano un sostegno di chi è caduto per l'idea della libertà e la liberazione dal fascismo. Mi pare che le diano fastidio proprio per questo.
In reply to Lei non ha capito una cosa… by Manfred Klotz
falso
falso
Es ist traurig, dass niemand…
Es ist traurig, dass niemand von der FDL dabei war. Aber auf deutscher Seite war nur der Landeshauptmann anwesend. Und wo waren die anderen?
Hoffen wir, dass es nicht beim ostentativen Kartenspielen des Herrn Durnwalder bleibt oder noch schlimmer, beim bewussten Fernbleiben des Herrn Ellecosta.
Wir haben den besten Landeshauptmann aller Zeiten.
In reply to Es ist traurig, dass niemand… by richter a
Kompatscher war Allein…
Kompatscher war Allein. Stimmt, es fehle auch der Landtagspräsident Arnold Schuler. Denn wenn schon in Rom ein Ignazio della Russa Präsenz zeigte wäre das erscheinen des Landtagspräsidenten Pflicht gewesen.
Wer mit Postfaschisten…
Wer mit Postfaschisten koaliert darf sich nicht über JWA mokieren. Beide wachsen am selben Stamm.
In reply to Wer mit Postfaschisten… by nobody
Wer Postfaschisten (zu recht…
Wer Postfaschisten (zu recht) kritisiert, darf gegenüber den peinlichen Auftritten Wirth-Anderlans nicht schweigen. Das passiert aber leider gerade.
In reply to Wer mit Postfaschisten… by nobody
Unsere tapferen braunen…
Unsere tapferen braunen Antifaschisten und die FdI haben doch etwas gemeinsam: Sie nehmen nicht an der Feier des 25. April teil
Ich würde sie nicht als…
Ich würde sie nicht als braun/ nazis bezeichnen, sie sind sehr rechts, reaktionär, völkisch, aber Nazis sind sie nicht, damit verharmlost man die nazis, die dann doch eine andere Hausnummer waren. Meine, dass man das Wort nicht inflationär verwenden sollte.
In reply to Ich würde sie nicht als… by veronika dapra
Postbraune Antifaschisten…
Postbraune Antifaschisten wäre dann besser? Ich verstehe Ihre Bedenken und teile sie auch teilweise, aber ich hoffe, Sie sind meiner Meinung, dass starke rassistische und xenophobe Töne mitschwingen. Ich würde auch nicht von einer Inflation des Ausdrucks sprechen. Es ist ein Ausdruck, der nur in Südtirol eine Bedeutung hat und primär ein Abbild der sehr komplexen Geschichte dieses Landes ist.
In reply to Ich würde sie nicht als… by veronika dapra
Es wird - leider zuwenig -…
Es wird - leider zuwenig - unterstrichen, dass das der gleiche Humus ist, der die gleiche Saat hervorbringt. Damit werden die Greuel der NS-Zeit nicht im Mindesten bagatellisiert.
Ich sag‘s so, ich verfolge…
Ich sag‘s so, ich verfolge überhaupt nicht was die machen, sagen, meinen. Es ist derart außerhalb meiner Welt. Momentan fühle ich mich von der politischen Großwetterlage so überfordert, dass ich einige Sachen links (äh rechts) liegen
lasse, vom Klimawandel bis Sven Knoll.
Bei dem D… mit dem Bart, kann man nicht still sein, auch wenn morgen oder übermorgen sowieso kein Hahn mehr nach ihm kräht.
Lese grad, dass es in Neapel ein Erdbeben von 3,7 gab, das fehlt uns heuer noch, der Vesuv hat uns gerade noch gefehlt.
«Vittorio Foa, senatore…
«Vittorio Foa, senatore eletto per la lista Sinistra indipendente, tornando in Parlamento nel 1987 il primo giorno di convocazione del Senato incontra, in un corridoio, Giorgio Pisanò, ex combattente della Repubblica sociale e poi indomito militante missino. Pisanò gli va incontro dicendogli:
"Caro Foa, dopo tanti anni di battaglie su fronti opposti, ci troviamo qui in Senato, a servire lo Stato pur con le nostre diverse idee. Possiamo stringerci la mano?"
E Foa:
"Certo, possiamo stringercela. L’importante è ricordarci che lei è qui, in Parlamento, grazie alla Costituzione; e la Costituzione c’è perché abbiamo vinto noi. Se aveste vinto voi, io sarei rimasto in galera e lì sarei morto".»
L'essenza dell'antifascismo è questa.
https://www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-foa/
"Zwielichtige Gestalten"…
"Zwielichtige Gestalten" kann man da nur schreiben (betr. Klotz), die sich rumtreiben. Ok, ist nur hellbraun, aber lustig zu lesen, wenn sich Hellbraune über Dunkelbraune aufregen.