La Signa Holding GmbH dell'imprenditore austriaco René Benko presenterà istanza di insolvenza al Tribunale commerciale di Vienna per l'apertura di una procedura di risanamento in auto-amministrazione. Lo ha annunciato SIGNA in tarda mattinata attraverso un comunicato. La notizia è riportata dai media austriaci profil (che l'ha data per prima), ORF e der Standard. Fallite dunque le trattative con gli hedge fund, come l'americana Elliott: il gruppo Signa, a corto di liquidità, era alla disperata ricerca di 500-600 milioni di euro per onorare i debiti in scadenza.  I debiti della holding nei confronti delle banche ammontano solo in Austria a 2,2 miliardi di euro. Signa Prime Selection e Signa Prime Development hanno debiti per 13 miliardi, di cui 7,7 a tasso variabile. Rischiano entrambe lo stato di insolvenza, coinvolgendo altre società minori — ce ne sono quasi 400, di cui 36 direttamente collegate alla holding — con un inevitabile effetto domino. 

profil-Informationen zufolge bringt die Signa Holding GmbH einen Insolvenzantrag am Handelsgericht Wien ein. Die Gesellschaft ist zahlungsunfähig und kann den laufenden Betrieb nicht mehr finanzieren. Von @MDelcheva @StefanMelichar und @anna_thalhammer.https://t.co/RGZCu5EF4J

— profil online (@profilonline) November 29, 2023

"Nonostante i notevoli sforzi compiuti nelle ultime settimane, non è stato possibile garantire in misura sufficiente la liquidità necessaria per una ristrutturazione extragiudiziale", si legge nel comunicato della Holding che accompagna la richiesta al Tribunale di Vienna. L'obiettivo è proseguire le operazioni commerciali nell'ambito dell'amministrazione autonoma e di un risanamento sostenibile dell'azienda. Signa cita le difficoltà nel settore del commercio al dettaglio come causa per la richiesta di ristrutturazione, in particolare la crisi di quello brick-and-mortar.

"Signa verso il fallimento" titolava pochi giorni fa il Sole 24 Ore, quando Signa Real Estate Management Germany ha presentato ufficialmente istanza di fallimento presso il tribunale distrettuale di Berlino-Charlottenburg. L’istanza coinvolgeva una filiale tedesca di Signa Prime Selection, il ramo della SIGNA Holding dove René Benko ha raggruppato le sue proprietà di maggior valore. Che la situazione della Signa sia sempre più difficile è dimostrato dallo stop ai lavori di costruzione in progetti strategici a Monaco e Amburgo, come la Elbtower. Di Signa Prime Selection fa parte anche la Immobilienprojekte Bozen, da cui dipende la società Waltherpark che sta realizzando l’omonimo centro commerciale a Bolzano.