È stato uno dei fatti di cronaca più dolorosi dell’anno scorso. Alla fine di aprile del 2013, nel comune di Anterselva (Val Pusteria), una giovane di tredici anni, sparì per alcuni giorni e venne poi ritrovata morta in un crepaccio. Il fatto destò grande commozione in tutta la provincia e, come spesso accade, qualcuno si attivò anche per aprire su facebook una pagina che avrebbe dovuto raccogliere il cordoglio dei visitatori. Andò in effetti così, quasi 8000 persone hanno cliccato il fatidico “mi piace” e alcune di loro hanno deposto messaggi di condoglianze. Ma una volta assolta quella sua prima funzione, la pagina ha continuato a sopravvivere in rete aggiornandosi di contenuti privi di una relazione diretta con quel tragico evento.

Guardare per credere [Aggiornamento: il link in precedenza attivo è stato oscurato dagli amministratori della pagina, ndr]. Lo scorso 9 dicembre, l’amministratore o gli amministratori della pagina in questione condividono un articolo di propaganda politica che – indipendentemente dal partito in questione – stride profondamente col resto. Una leggerezza, ancorché di pessimo gusto, oppure il consapevole uso della popolarità di una determinata vicenda per veicolare contenuti di altro tipo? In realtà l’attività della pagina facebook di cui stiamo parlando è praticamente cessata con quella inopportuna condivisione. La cosa migliore sarebbe perciò toglierla, anzi: forse sarebbe meglio chiudere anche la pagina, e restituire al ricordo della ragazza scomparsa la misura e la compostezza che merita.   

Aggiornamento: in seguito alla pubblicazione di questo articolo, Team Autonomie ci ha fatto pervenire un intervento che pubblichiamo qui: http://www.salto.bz/it/article/01022014/team-autonomie-loescht-link-mit-laura-winkler