Ceneri dimenticate
Centinaia di urne "parcheggiate" in cimitero. Nella seduta di ieri della Giunta comunale di Bolzano, il Vicesindaco Luis Walcher ha illustrato l'aggiornamento del Regolamento comunale per le attività funebri e cimiteriali, che include novità sul fronte delle urne cinerarie custodite presso il camposanto cittadino, o meglio "dimenticate" da molti famigliari. "Con picchi del 15-20% sul totale delle cremazioni in un anno", sottolinea il vicesindaco, che annuncia l'introduzione di una nuova misura che prevede la dispersione delle ceneri nel campo comune qualora le urne non vengano ritirate entro un anno e dopo due avvisi via PEC.
Figli insensibili?
Da quando nel 2005 è stato introdotto il Regolamento, spiega l'amministrazione, sono state riscontrate esigenze diverse da parte della cittadinanza, ad esempio sulla possibilità di prendere in concessione tombe di famiglia in assenza di salma. Perciò sono state aggiornate e maggiormente disciplinate le "Norme tecniche concernenti le sepolture e l'edilizia cimiteriale", revisionando alcune procedure per dare "risposte più tempestive alla cittadinanza". Problematica invece la poca tempestività dei cittadini nel ritirare le urne dopo la cremazione dei propri cari defunti. "Nel 90% dei casi si sceglie la cremazione al posto della tumulazione, ma capita che, alcune urne, non vengano mai ritirate. Ne abbiamo centinaia depositate da anni, senza che nessuno si sia fatto avanti", denuncia Walcher.
Per il sindaco Renzo Caramaschi l’abbandono delle urne rappresenterebbe un segnale molto triste del cambiamento della società. "Il fatto che ci siano figli che non ritirano più le ceneri dei propri genitori, la dice lunga. È sinonimo di disinteresse totale da parte della nostra società", conclude il primo cittadino.
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Concordo, anche se vorrei capire se ci sono situazione di difficoltà economica, perché anche morire ha un costo non indifferente.