What I want
Vorrei.
Con il progetto fotografico "Vorrei", Claudia Corrent racconta i desideri di un gruppo di giovani i 14 e i 19 anni, studenti della scuola professionale L. Einaudi in lingua italiana di Bolzano. Italiani e stranieri, dalla Macedonia al Pakistan fino alla Serbia. Ai ragazzi, che studiano per diventare grafici, auto meccanici ed estetiste, la fotografa ha chiesto di presentarsi e scrivere su un foglio i loro desideri, passioni, hobby. Ne è nato un lavoro strutturato in dittici. Le fotografie presentano da una parte il ritratto del ragazzo/a e dall’altra il foglio che ne racconta i desideri. I ritratti dei giovani si stagliano, seriali, a mezzobusto o a tre quarti, tutti sullo stesso sfondo di muro, tutti in una composizione misurata, nitida. Ognuno è ripreso però nella sua individualità. Hanno atteggiamenti ora timidi - un sorriso abbozzato, uno sguardo abbassato – ora più coraggiosi, con gli occhi che fissano decisi in camera.
Questo lavoro, come "Mother" presentato il mese scorso sulle nostre pagine, nasce da un interesse documentaristico: attraverso l’espediente dei desideri Claudia Corrent esplora la fase dell’adolescenza, dove tutto è ancora possibile.
Qui potete vedere altre gallerie di Claudia Corrent.
Grazie Elisa, come con le
Grazie Elisa, come con le bellissime fotografie di "Mother", hai colto l' anima del tempo, ossia l' inconscio colettivo di quella parte di gioventú, tutta ballerina, estetista e calcio, beh, qualcuno/a é anche piú adulto, ma raro. Purtroppo noto poca fantasia e vedo tutti un pó uguali, all' americana. Gli impermeabili li ho sentito nominare. Mi domando dove sará quella che giá il vecchio buon Freud citava come uno degli elementi del benessere psichico: la capacitá di lavorare. Ma ormai faccio parte, forse, della generazione che non capisce piú, come é sempre stato, d' altronde.
In risposta a Grazie Elisa, come con le di no name
Grazie
I complimenti però vanno fatti in primo luogo a Claudia, io sono stata solo il mezzo.
Purtroppo i giovani (nei quali mi inserisco anche io, seppur non così giovane) hanno un grosso problema: manca loro la prospettiva di un futuro diverso. Perché sognare qualcosa, qualunque cosa, se poi la realtà non ti concederà nemmeno di trovare un lavoro che duri più di sei mesi? Perché fare progetti, se difficilemnte potrai permetterti una famiglia?
La vacuità di quelli che hai sentito definire "impermeabili" è anche (non esclusivamente) colpa di questa instabilità.
Si scusa Elisa, comunque
Si scusa Elisa, comunque bello il Tuo commento anche se le foto sono di Claudia. Non condivido tanto il vittimismo di questa gioventú, non piú provata di altre, ma mammona e un pó arrogante, ovviamente senza voler generalizzare. Quelli che rubano i soldi alla nonna (certi) per farsi il tatoo e quando si tratta di alzarsi la mattina lo vedono come una "Zumutung" (sicuramente non quelli delle foto). Non scuso il loro atteggiamento con la societá che non offre nulla a loro, ma mi piace Crepet che dice: se Tu non hai voglia di dare il Tuo contributo, noi Ti daremo pane ed acqua, perché i Garganelli sono giá un lusso. E credimi, ne ho visti...