E dopo le elezioni?
Da questa rubrichina, allora, un piccolo elenco di cose belle (anche buone e giuste, per la verità) che sono accadute o accadranno nei giorni successivi alle elezioni europee.
Primo: il 29 maggio, nella chiesa dei Domenicani di Bolzano, è andato in scena “Visioni”, la nuova opera musicale scritta da Arnaldo De Felice. Suggestioni e rimandi a testi di Aldo Moro e Silvius Magnago, due statisti coraggiosi e pragmatici. Il grande architetto del Centro-sinistra al governo, certo. Ma anche l’unico gigante (insieme con Alex Langer su posizioni evidentemente differenti) della politica sudtirolese da cent’anni a questa parte.
Arnaldo De Felice ha dichiarato proprio a noi (La Lettura del Corriere della Sera e il Corriere dell’Alto Adige) di sentirsi un compositore figlio del suo tempo, permeabile alla Storia e alle storie che si dipanano dentro e fuori il prisma Sudtirolo. Molta bella musica può ripartire da lui.
Secondo: in questi giorni decolla per il Sol Levante l’orchestra Haydn. Dal 3 giugno, sei concerti nelle città più belle del Giappone. Sul podio il giovane e bravissimo Min Chung, figlio d’arte e di quella Corea del Sud affollata di giovani veri talenti che suonano. La Haydn proporrà l’Occidente più bello, quello di Mozart e di Beethoven. Anche grazie al pianista Ivan Krpan.
Terzo: Criticatissimo da più parti per le fortissime perplessità verso un futuro industriale per la Solland di Sinigo, ora si inizia a scoprire che forse aveva ragione. Al sindaco meranese Paul Roesch, è arrivato l’assist del presidente Kompatscher, poi il parere super partes della magistratura locale su una offerta di un ipotetico e del tutto inaffidabile candidato all’acquisto dello stabilimento. La giunta meranese ha vissuto momenti da sindrome cinese. Metà degli assessori ha comunque taciuto per opportunità e uno perché ancora non ha capito che cosa sta accadendo anche se dovrebbe ben sapere dove si trova Sinigo.
Vedrete, giornalisti e lettori, ce la faremo. A patto di evitare retorica, faciloneria e articoli affrettati. Hai detto niente…
Quarto: due mini-antologie letterarie (una in italiano, l’altra in tedesco) vengono presentate nel cortile-cantiere delle scuole Longon a Bolzano. Titolo: “Risentimento”, dove spicca nella stesura in italiano il racconto di Alessandro Banda. L’operazione di Alpha Beta Verlag di Merano è coraggiosa, i sacchi di retorica e di melassa sui confini da superare e sublimare, francamente no. Troppe frasi fatte, stereotipi in eccesso da parte di commentatori che sperano solo di poter pubblicare anche loro, l’anno prossimo. E’ troppo chieder loro di non trascurare il loro principale lavoro pagato con pubblico denaro e solo dopo giocare con acquerelli, matite, penne Bic e manuali di scrittura?
Quinto ed ultimo: secondo gli ultimi rilevamenti, i principali quotidiani italiani continuano a perdere copie cartacee e dagli Usa arrivano campanelli d’allarme sulla sopravvivenza (massimo cinque anni ancora) delle testate locali. Se ne discute, mutatis mutandis, dai tempi dei caratteri mobili di stampa inventati da Johannes Gutenberg nel 1455. In Asia, da quattro secoli prima. Ma, vedrete, giornalisti e lettori, ce la faremo. A patto di evitare retorica, faciloneria e articoli affrettati. Hai detto niente…