Ambiente | turismo

Limite ai posti letto, Svp in frantumi

Per esentare gli agriturismi Locher e Vallazza votano con la destra per colpire Schuler e, di riflesso, Kompatscher. Tauber: irresponsabili. Dello Sbarba: allo sbando.
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Foto: Miriam-Federspiel

Mentre Venezia, per fare un esempio estremo di un luogo afflitto da overtourism, chiude alle navi da crociera e istituisce dal 2023 un biglietto di ingresso per i turisti giornalieri, in Sudtirolo non si riesce neanche a fingere di provare a ridurre il traffico sui passi dolomitici e tanto meno a fissare un tetto al numero dei posti letto. E questa volta non sono gli albergatori a mettersi di traverso, ma la lobby trasversale – e sempre più stra-potente – dei contadini. Oggi i consiglieri Svp del Bauernbund (ne abbiamo dato conto qui) hanno votato assieme a quelli degli altri partiti su un nodo cruciale soprattutto in tempi in cui si fa un gran parlare di sviluppo sostenibile dell’economia sudtirolese. E’ lo stesso consigliere albergatore Helmut Tauber a bollare come irresponsabile la condotta dei compagni di partito. Viene quindi da chiedersi se l’SVP in quanto partito da raccolta esista ancora. Prima di vedere cosa dice Tauber vale la pena di riprodurre ampi stralci della ricostruzione fatta sui social dal verde Riccardo Dello Sbarba secondo cui il “fronte unito di contadini Svp e contadini della destra tedesca ha messo in minoranza la giunta provinciale e cancellato la procedura per mettere un limite ai pernottamenti turistici in Alto Adige. Clamorosamente sconfitti l’assessore Schuler, insieme a Lanz e Tauber (entrambi Svp) e all’assessora Hochgruber Kuenzer, che sono usciti dalla commissione sotto shock. La destra conservatrice colpisce Schuler per colpire ben altro obbiettivo: Arno Kompatscher”. Stando ai fatti sembra che la ricostruzione di Dello Sbarba non sia più di tanto forzata dal suo sguardo “di opposizion”.

I fatti

Il punto debole dell’articolo sul limite massimo alle presenze turistiche, secondo Dello Sbara era la delega totale alla giunta provinciale di scrivere da sola le norme di attuazione. “Dopo lunghe discussioni, Arnold Schuler (in accordo con Kompatscher) aveva finalmente accettato la mia proposta di prevedere per legge che le norme di attuazione passassero di nuovo dal Consiglio che le avrebbe discusse in commissione e avrebbe espresso il proprio parere obbligatorio”, aggiunge Dello Sbarba.  In questo modo ci sarebbe stato un confronto trasparente su come si censiscono i letti, come si autorizzano e con quali criteri (spazi, attrezzature e personale per ogni letto…), come si distribuiscono e come si fissa il limite massimo sia a livello provinciale, che comunale, che per singolo esercizio, in modo da rispettare la qualità della vita della gente e gli equilibri sociali e ambientali del territorio, nonché la sostenibilità economica del turismo stesso".

“Messo in votazione, sorpresa! La proposta è stata bocciato dai voti della componente contadina: hanno votato no Locher e Vallazza della Svp, Leiter Reber dei Freiheitlichen e Faistnauer, ex Team K e ora PFS. A favore, oltre a me, hanno votato Repetto del Pd e Lanz e Tauber della Svp. 4 no e 4 sì, dunque, ma visto che in parità il voto del presidente (Locher) conta doppio, l’emendamento concordato è stato bocciato".

 

Subito dopo, continua Dello Sbarba, è stata votata una versione totalmente sostitutiva presentata (alle ore 2 di questa notte!) da Leiter Reber (Freiheitlichen) e Faistnauer (PFS), che riduceva la questione letti a una semplice rilevazione statistica, rinviando il tema del limite a un imprecisato “dopo” ed eliminando ogni riferimento agli agriturismi. Uno stratagemma per chiudere per sempre il dibattito sui limiti allo sviluppo turistico. Questa versione truccata ha ricevuto i 4 sì del gruppo trasversale dei contadini e 4 no (Verdi, Pd più metà Svp). Risultato: approvata col voto doppio di Locher.

Sulla intera legge alla fine ho votato contro e annunciato relazione di minoranza, perché quello che sta succedendo va ben raccontato all’opinione pubblica. Ma ecco l’altra sorpresa: neppure gli Svp Lanz e Tauber hanno votato la legge, ma si sono astenuti. E sorpresa finale: Lanz ha perfino annunciato relazione di minoranza. Avete capito? Minoranza! L’ex capogruppo della Svp! Uno degli uomini di Kompatscher!"

La sferzata di Tauber

Secondo Tauber, l'esenzione dal limite per gli "agriturismi" e altre forme di alloggio non commerciali, come proposto dai rappresentanti degli agricoltori, “. Se la situazione rimane questa, Tauber ritiene che il concetto di sviluppo turistico dello Stato sia fallito. "Non è accettabile  - sostiene il consigliere - che quel settore, che gestisce un'attività come attività principale, sia limitato, mentre per coloro che gestiscono l'attività come attività secondaria e che godono anche di vantaggi fiscali, non c'è alcun limite", ha commentato Tauber.

 

"Ho simpatia per l'agricoltura di montagna. È un pilastro della nostra terra. Posso essere d'accordo con un'esenzione che sia concepita in modo specifico e non generalizzato per sostenere l'agricoltura di montagna. Un'esenzione generale per gli agriturismi come quella proposta dai rappresentanti degli agricoltori, è del tutto irresponsabile e ingiusta".