Vitalizi restituiti: ecco dove vanno i soldi
Sono due le direttrici attraverso le quali in questi giorni giungono da Trento le notizie che riguardano il discusso tema della restituzione dei vitalizi dei consiglieri regionali, dopo la modifica della legge regionale che li regola richiesta nel 2014 a furor di popolo.
Innanzitutto vi è la cronaca che riguarda gli intransigenti e cioè i 63 ex consiglieri regionali (comprese vedove di ex consiglieri defunti) che si oppongono alla restituzione di parte dei vitalizi a loro attribuiti.
Guidati da Claudio Taverna gli irriducibili hanno fatto sapere di voler diffidare Regione e Consiglio regionale dal procedere al cosiddetto ‘recupero’ forzoso.
La presidente del Consiglio regionale del PATT Chiara Avanzo tira dritto, convinta come afferma oggi intervistata dal quotidiano Tageszeitung, di avere la SVP dalla sua parte.
La lettera inviata un mese orsono da Avanzo e dal presidente della giunta regionale Ugo Rossi agli ex consiglieri ribelli con l’intento di promuoverne un ‘ripensamento’ non ha avuto alcun esito.
Gli ex consiglieri si dicono convinti che la legge del 2014 viola la Costituzione e attendono in merito il pronunciamento del giudice. In particolare contestano il metodo dell’ingiunzione fiscale utilizzato per convicerli e ricordano di non aver chiesto di ottenere i vitalizi tra l'altro percepiti attraverso un meccanismo dotato di una clausola di irreversibilità.
Ora il rischio è che la procedura - tra diffide, ricorsi e tempi delle sentenze - possa finire sepolta tra le carte, visto che riguarda diverse decine di ex consiglieri.
Intanto da Trento giungono notizie in merito all’uso che la Regione farà dei vitalizi che, invece, sono stati restituiti da altre decine di ex consiglieri, evidentemente più ‘docili’. Mettendo in evidenza, se ce ne fosse stato bisogno, quanto possono diventare importanti le discusse ‘pensioni dei politici’ se invece vengono dirottate, per lo meno in parte, per aiutare le persone in difficoltà economica, nelle loro varie articolazioni.
Come riferisce oggi il quotidiano Corriere dell’Alto Adige sono stati finora 15,5 i milioni restituiti di cui ben 3,8 risultano fin d’ora disponibili. Per l’utilizzo di questi ultimi sono stati presentati ben 35 progetti di cui 19 altoatesini, tutti volti a sostenere lavoro (soprattutto giovanile) e famiglie.
La scelta in merito ai progetti da privilegiare verrà affidata alla giunta regionale, previo lavoro di scrematura che verrà effettuato da un’apposita commissione presieduta dall’assessora regionale alle previdenza Violetta Plotegher (PD). Sul Corriere dell'Alto Adige si trova una lista delle tematiche che caratterizzano i progetti presentati ed anche qualche indicazione in merito realtà pubbliche e private che li hanno predisposti.