La Global Sumud Flotilla
-
L'esempio delle carovane americane dell'amicizia con Cuba
Dal 1992, IFCO/Pastors for Peace ha organizzato 31 carovane dell'amicizia verso Cuba come sfida al blocco economico imposto dal governo degli Stati Uniti. Queste carovane hanno portato preziosi aiuti umanitari a Cuba, ma soprattutto hanno contribuito a dimostrare al popolo cubano che non è solo e che ha degli alleati anche nel “ventre della bestia” degli Stati Uniti.
Questo paragrafo apre la pagina dedicata alle Friendshipment Caravans nel sito dell'associazione americana IFCO (1) e così prosegue:
Le nostre carovane dell'amicizia hanno anche svolto un ruolo importante nell'indebolire il blocco. Abbiamo resistito con successo ai tentativi dell'amministrazione Bush di criminalizzare completamente i viaggi a Cuba, e il nostro lavoro ha contribuito alla parziale normalizzazione delle relazioni con Cuba da parte dell'amministrazione Obama. Ora stiamo resistendo attivamente al nuovo inasprimento del blocco da parte di Trump.
Nell'anno duemila il sottoscritto ha partecipato alla decima carovana di aiuti destinata a Cuba. Diverse "flotille terresti" partirono da alcune località degli Stati Uniti e si riunirono a San Antonio in Texas per attraversare il confine con il Messico dove gli aiuti sarebbero stati imbarcati su una nave con destinazione Cuba.
I tentativi di varcare il confine delle prime carovane furono occasione di scontri con la polizia e di grande risonanza nei media americani. Da una parte di carovanieri e i loro sostenitori che intendevano consegnare gli aiuti a Cuba e sfidare l'embargo e, dall'altra, il governo americano che con le forze di polizia intendeva far rispettare l'embargo statunitense nei confronti di Cuba.Gli scontri si rinnovarono ogni anno in occasione delle successive carovane, finché il governo non cambiò radicalmente tattica. Noi, ad esempio, trovammo nei pressi del confine poliziotti in auto e motocicletta che letteralmente ci "scortarono" oltre confine. Tutto si risolse senza il minimo incidente con pochissima risonanza mediatica sulla carovana e i suoi obiettivi. Arrivammo al primo porto in Messico, gli aiuti furono imbarcati e noi proseguimmo in aereo per Cuba dove fummo ricevuti dalle autorità, visitammo alcune istituzioni e dopo qualche giorno fummo ricevuti da Fidel Castro.
Seguendo la Global Sumud Flotilla credo che la missione si avvi a una conclusione del tutto simile.
In questo momento, Mercoledì 1 ottobre ore 16:00, la Flotilla si trova già nell'area del blocco navale, non c'è ancora stato alcun arrembaggio e, finora, l'unica presenza militare israeliana sono alcune unità navali che navigano a fianco alla Flotilla (scorta?). La Flotilla prosegue comunque verso Gaza con grande apprensione dei partecipanti e di coloro che li sostengono, tra i quali ovviamente anche il sottoscritto che qui vuole solo ipotizzare una possibile conclusione.
Cosa potrebbe succedere se questa ipotesi si verificasse? Le autorità potrebbero aspettare la Flotilla al porto di destinazione (perché complicarsi la vita in mare?). Una volta arrivate in porto, ovviamente circondato dalla polizia, i partecipanti verrebbero fatti scendere dalle navi e quindi rimpatriati o trattenuti accusati di qualche reato.
Tutto in modo pacifico con grande soddisfazione dei governi europei e italiano che certamente si farebbe vanto di essere intervenuto con Israele per una soluzione di questo tipo... ovvio..."nonostante l'irresponsabilità dei partecipanti".
Anche ad Israele conviene; potrebbe recuperare un po' di quella reputazione di paese democratico che aveva ancora qualche anno fa.Tutti contenti quindi? Ovviamente no. In questa conclusione i palestinesi sono totalmente assenti; difficilmente gli aiuti imbarcati dalla Flotilla finiranno a loro. Tutta la missione Global Sumud Flotilla lungi da "mettere in crisi il tentativo di pace" Trump-Netanyahu, paventata dalla Meloni, sembrerà invece e a torto, uno sforzo inutile.
Credo che Global Sumud Flotilla e i suoi sostenitori, ivi comprese le forze politiche amiche, potranno invece sottolineare gli aspetti positivi della missione tra i quali l'enorme attenzione mondiale creata verso i palestinesi; un clamore e un consenso tale dall'aver costretto Israele ad un maggior rispetto verso la Global Sumud Flotilla... e questo cambio israeliano è pure una lezione per la codardia dei governi europei.PS: Questa potrebbe essere la via decisa da Israele ma non si può mai sapere...
Acconsenti per leggere i commenti o per commentare tu stesso. Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento.