Cronaca | Mobilità

“Non ostacolate i pendolari”

Dejaco (Sta) sul sottopasso alla stazione per evitare ingorghi: “Ok se non fa ritardare i pedoni, chi usa i mezzi pubblici va premiato. Il tunnel superfluo con l’areale”.
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Foto: Salto.bz

“Le persone che prendono i mezzi pubblici come il treno per arrivare in città non vanno penalizzate con un ulteriore aggravio in termini di tempo”. Joachim Dejaco, direttore generale di Sta, si mostra inizialmente perplesso sulla novità a cui lavora il Comune di Bolzano. Un sottopasso pedonale, dalla stazione dei treni verso il centro, per ridurre le attese semaforiche e non intasare la rotatoria. È l’incrocio divenuto il punto caldo del traffico cittadino, dove hanno preso servizio i vigili urbani inviati a presidiare il semaforo: ogni tanto chiudono un occhio nei confronti dei passanti che si attardano sulle strisce con il rosso.

Le persone che prendono i mezzi pubblici come il treno per arrivare in città non vanno penalizzate con un ulteriore aggravio in termini di tempo (Joachim Dejaco)

 

Dejaco, numero uno della società pubblica che si occupa delle infrastrutture della mobilità in Alto Adige, pone alcune condizioni all’ipotesi progettuale del municipio, dal costo preventivato non inferiore ai 500.000 euro

Se si ragiona su un percorso che parte dal sottopasso ferroviario, quello a cui si arriva dai binari, può andare bene. Diverso il discorso se chi sale nella hall della stazione deve poi ridiscendere, perdendo tempo. Chi sceglie la mobilità collettiva va premiato, non disincentivato

 

 

“Se si ragiona su un percorso che parte dal sottopasso ferroviario, quello a cui si arriva dai binari, fino all’altro capo della rotonda, che porta in modo agevole verso il centro città, può andare bene” ragiona il manager. “Diverso è il discorso - prosegue - se un pendolare deve risalire fino alla hall della stazione, uscire alla rotatoria e poi ridiscendere, perdendo tempo. Non sarebbe il segnale giusto verso chi ha scelto i mezzi pubblici, compiendo un’azione che invece va premiata”.

 

 

Secondo il direttore di Sta “chi opta per la mobilità collettiva non disincentivato in alcun modo”. I suoi dubbi si estendono al ripescaggio eventuale del tunnel per le auto sotto la rotonda, il progetto di una decina di anni fa poi accantonato. 

Il tunnel per le auto sotto la rotatoria non è in linea con il progetto dellareale. Non ha senso intervenire con opere che tra dieci anni possono essere superflue

 

 

“È in corso la definizione dell’ampio progetto dell’Areale ferroviario, che comporterà la realizzazione di una nuova stazione dei treni, dello spostamento definitivo dell’autostazione dalla sede provvisoria di via Renon e contestualmente un riordino della viabilità della zona. Un’opera non inclusa in questo piano non avrebbe senso. Gli interventi devono essere in sintonia, non vanno portati avanti disegni che fra dieci anni rischiano di essere superflui”.