Ambiente | Merano

Trauttmansdorff, un ripetitore a due passi dal castello

I Verdi: “Manca la concessione edilizia”. Il sindaco Januth: “Credo sia tutto regolare”

Un nuovo ripetitore di 40 metri proprio a due passi da una delle perle del Burgraviato, Castel Trauttmansdorff con il suo celebre giardino botanico. Era proprio necessario piazzarlo proprio lì? E ancora: è tutto in regola? Se lo chiede – e lo chiede in un’apposita interrogazione – la consigliera comunale di Merano Cristina Kury.

E andiamo al merito della questione ricostruita dall’esponente dei Verdi. L’iter per la realizzazione dell’impianto sarebbe però mancante di un elemento essenziale da un punto di vista giuridico, ossia di una concessione di costruzione prevista dall’articolo 7-bis, comma 3, della legge provinciale 6/2002. “Come è possibile che il sindaco abbia concesso l’autorizzazione visto che manca la concessione? E come intende procedere contro quest’opera irregolare?” attacca Kury in un comunicato. Nel quale ricorda inoltre che la legge stabilisce che “le aree sensibili, come edifici storici e strutture di interesse particolare e il paesaggio richiedono speciale attenzione”. C’è poi anche un passaggio dedicato al tema elettrosmog. “Quanto sistemi di conversione ha davvero bisogno Maia Alta? – continua l’interrogazione –. Attualmente ce ne sono già diversi: sopra il Kolping, uno sul Böhler, un altro nei pressi del complesso residenziale “Plant” in via Dante che ha già causato una grande resistenza”.

È prudente il sindaco Günther Januth nel commentare l’iniziativa dei Verdi: “I nostri uffici sono molto scrupolosi nel lavorare, ma la burocrazia è molto complessa… verificheremo, anche se sono convinto che tutto si sia svolto in modo regolare”. Ma perché pensare di piazzare un antenna tanto invasiva proprio accanto a un edificio di grande pregio storico e artistico come castel Trauttmansdorff? “La decisione non è stata nostra ma della Provincia e anche riguardo all’elettrosmog – ci tiene a precisare il sindaco – i limiti nazionali non solo vengono rispettati, ma dimezzati”.

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Oskar Egger Ven, 04/05/2013 - 07:36

Der Umsetzer und vor allem dessen misteriöse Aufstellung wirft viele Fragen auf, die wieder mal alle angehen. Ökonomisch scheint die zukünftige Pflanzung dieser (Handy-) Bäume (schon pini palo genannt) nicht mehr zu bremsen: zu groß sind die Interessen, die dahinter stehen und die Themen sind dieselben wie bei Strom und Wasser.
Aber wie schon zu Frei.Wild debattiert: wo sind die Täter, wo die Opfer?
In einer gestrigen Diskussionsrunde rund um den Umsetzer konnte man ohne Mißverständnisse von Experten vernehmen, wie schädlich diese Strahlungen für Mensch, Tier und Pflanzen sind und wie massiv die relativierenden "Studien" finanziert werden. Ebenso war zu spüren, wie machtlos inzwischen der Bürger ist ( einige Gemeinde haben sich inzwischen schon bis zum Staatsrat umsonst gegen Umsetzer eingebracht).
Allerdings herrschte auch Sprachlosigkeit vor unpopulären Lösungsvorschlägen wie Anbringen von Schildern "Der Gebrauch des Handys ist in den Gärten von Trautmannsdorf nicht erwünscht" oder "Hirntumore führen zu einem qualvollen Tod" oder "Der unsinnige Gebrauch des Handys schädigt Euer Erbgut, deshalb ist Trautmannsdorf strahlenarm"...
Goethe hatte so recht: ich glaube, wie werden die Geister nicht mehr los, auch weil wir keine Lust zu Veränderung haben. Und doch hat z.B. der viel beschimpfte Berlusconi es geschafft, dass wir (auch die Raucher), in rauchfreien Lokalen den Geschmack unserer Speisen ungestört geniessen können und unsere Kinder bedeutend weniger Gefahr laufen von einem Alki überfahren zu werden....

Ven, 04/05/2013 - 07:36 Collegamento permanente
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Sebastian Felderer Lun, 04/08/2013 - 13:39

Ma certo, proprio il Comune di Merano ha fatto capire alla gente, che va tutto per il meglio. Ma con le parole anche il sindaco Januth riesce a tenere piazza pulita. E la parola scrupolosi, che tradotto in lingua tedesca, suona assai diversa. "Skrupellos" posso essere in due modi, o nel favorire le risorse finanziarie del Comune o nella verifica delle domande presentate, per tutelare un' ambiente, che sicuramente non é stato premiato per l' elettrosmog. E il ripetitore non c'era neanche sul francobollo emesso il 5 aprile in onore ai giardini famosi.

Lun, 04/08/2013 - 13:39 Collegamento permanente