Politica | Arbeitsgruppe für Selbstbestimmung:

Il 71,8% degli italiani a favore del referendum su secessione Alto Adige

Per i promotori del sondaggio la "maturità politica degli italiani è un esempio per tutta l'Europa". I comuni nuovi nemici sono dunque i politici italiani. E gli italiani dell'Alto Adige cosa ne pensano? In questo frangente non sono stati nemmeno interpellati.

Finalmente ecco il risultato. Nei giorni scorsi con enfasi Roland Lang aveva preannunciato un esito sorprendente per quanto riguarda il sondaggio realizzato dall'Arbeitsgruppe für Selbstbestimmung che riunisce ecumenicamente tutte le forze politiche secessionistealtoatesine, tra cui Süd-Tirol Freiheit, Freiheitlichen e singoli esponenti della Svp (su tutti Franz Pahl). 

Il risultato è effettivamente clamoroso: il 71,8% degli 'echte Italiener', insomma gli italiani che risiedono nell'Italia vera e propria (escludendo le province di Trento e Bolzano), sono a favore di un referendum sull'autodeterminazione che sancisca il destino dell'Alto Adige
Con grande solennità questa mattina il risultato è stato dunque presentato, accompagnato da una serie di inediti complimenti nei confronti della popolazione italiana (ripetiamo ancora: non residente nelle province di Bolzano e Trento) che, a prima vista, suonano davvero paradossali. 
Eccone alcuni esempi.

Die italienische Bevölkerung zeige ein "äußerst modernes europäisches Bewusstsein, das sich nicht mehr von überholten juristischen und politischen Einwänden beeindruckten lässt". 

Die Bevölkerung sei "längst weiter als die staatlichen Organe, die noch im Machtdenken der Vergangenheit behaftet" seien. 

Diese politische Reife der Italiener  ist ein Beispiel für ganz Europa. 

Das Ergebnis, dass 74,2% der Italiener es richtig finden, dass die Bevölkerung eines Gebietes das Recht auf Selbstbestimmung ausüben kann, zeigt europäische Reife und Verständnis, dass kein Volk fremdbestimmt leben möchte.

 
Insomma: il popolo 'italiano' sarebbe molto più avanti dei suoi politici e molto più  europeista degli italiani dell'Alto Adige, volutamente non interpellati in questo sondaggio. 
Il nuovo comune nemico è, dunque, la politica 'italiana'?
E gli italiani dell'Alto Adige che ruolo avranno nella battaglia che si prospetta?
Terza domanda: gli stessi italiani intervistati sono consapevoli che in Alto Adige risiedono anche diverse decine di migliaia di persone di madrelingua italiana?

◇ ◇ ◇

IL SONDAGGIO
Il sondaggio è stato commissionato ad istituto di ricerca italiano, la Demetra di Mestre. Il campione consiste in 1000 interviste telefoniche che sono state realizzate a campione tra il 3 e il 7 marzo 2014 su tutto il territorio nazionale italiano, province di Bolzano e Trento escluse

La domanda sul diritto all'autodeterminazione dei sudtirolesi è stata proposta agli intervistati dopo essere stata 'preparata' con altri 3 quesiti orientativi. 

1) Lei è a conoscenza del fatto che quest’anno due popoli europei, quello catalano e quello scozzese, sono chiamati ad un referendum per decidere della propria independenza e del proprio futuro in base a questo diritto?
Risultato - sì 30,1% - no 69,9%

2) Secondo Lei è giusto che la popolazione di un territorio faccia uso del diritto all’autodeterminazione, decidendo cosi‘ a quale stato appartenere?
Risultato - sì 74,2 - no 23,7

3) Lei sa che la Provincia di Bolzano venne separata dalla madrepatria austriaca ed annessa all’Italia dopo la prima guerra mondiale contro la volontà della popolazione locale?
Risultato - sì 63,4 - 36,5

La quarta e cruciale domanda è stata quindi formulata nel seguente modo.
4) In Provincia di Bolzano molti chiedono di fare uso del diritto all’autodeterminazione. Lei è d’accordo che la popolazione della Provincia di Bolzano decida con un referendum della propria autodeterminazione in modo pacifico e democratico?
Il risultato è schiacciante - 71,8% per il referendum e 27,1 contro. 

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Mensch Ärgerdi… Ven, 05/02/2014 - 17:12

La mossa pur apparendo azzardata mostra comunque che ad essere intellettualmente onesti, la tesi di favorevole ad un referendum pacifico e democratico nel caso sudtirolese trova ampio appoggio nel resto d'Italia.
L'aspetto curioso dell'intera vicenda è che nello spettro dei partiti italiani ed interetnici ancora non si trova una forza che sia apertamente e dichiaratamente a favore dell'autodeterminazione, quando invece gli argomenti a favore portati dai partiti tedeschi potrebbero benissimo valere anche per gli italiani.

Ven, 05/02/2014 - 17:12 Collegamento permanente
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Mensch Ärgerdi… Ven, 05/02/2014 - 18:28

In risposta a di Mensch Ärgerdi…

Beh, i partiti presenti a livello nazionali non sono mai stati entusiasti dall'idea probabilmente anche perchè da Roma è sempre venuto l'ordine (sia a destra, al centro che a sinistra) di salvaguardare l'italianità. La lega è sempre stata un partito di pagliacci che non hanno fatto che predicare bene e razzolare male. La Artioli sarebbe capace di cambiare opinione di giorno in giorno in base alle probabilità di sfilare l'ennesima poltrona in consiglio. Il M5S pare sia aperto ad ogni tipo di decesione purchè presa attraverso lo strumento della democrazia diretta, se questo caposaldo del movimento viene preso sul serio rimane da chiarire la posizione che Grill... ops, il "movimento" prenderebbe. Rimangono i verdi che probabilmente sarebbero pronti a scendere in piazza per salvare l'identità culturale di una qualsiasi Tribù in America Latina o Africa, ma guai solo a parlare di secessione da noi...
la vedo brutta

Ven, 05/02/2014 - 18:28 Collegamento permanente
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Giancarlo Ven, 05/02/2014 - 21:04

Inutile domandarsi come è stato fatto questo sondaggio, come sono state scelte le persone da intervistare e in che modo gli sono stati posti i quesiti. Tempo perso. L'altro giorno mi hanno telefonato da un call center e, dopo avere accertato la mia disponibilità a rispondere a un sondaggio, mi hanno chiesto di scegliere tra le risposte"sì, no, non so" alla domanda: "Lei pensa che dormire bene la notte sia importante?" Lì per lì mi veniva da ridere, poi ho risposto "sì" più che altro per curiosità di vedere dove si andava a finire, e infatti alla fine è risultato trattarsi di una ditta che voleva vendermi cuscini, materassi ortopedici, di tutto e di più per rifarmi nuova la camera da letto, naturalmente a prezzo modico. Chissà perché avevano scelto me, forse ero finito nella loro mailing list o database per avere messo un "mi piace" su una foto di gatti addormentati su facebook o qualcosa del genere. A questo proposito sarebbe interessante sapere come l'Arbeitsgruppe ha messo su la sua lista di cittadini italiani da intervistare, ma, ripeto, è tempo perso. Piuttosto è impressionante sapere che nessun sudtirolese di lingua italiana o trentino è stato preso in considerazione, il che porta a ulteriori, tristi considerazioni sul modo in cui vengono fatti i sondaggi oggi. Quasi altrettanto impressionante è il dato del quasi 71% di persone che ignorano tutto della Catalogna e della Scozia, ovvero gli unici referendum/sondaggi, non importa se legali o illegali ma reali, seri di quest'anno di grazia 2014. A cui forse va aggiunto anche il 36,5% che non sanno che la provincia di Bolzano fu annessa a forza all'Italia dopo la prima guerra mondiale. Del resto, due milioni e passa di veneti avrebbero votato sì all'autodeterminazione del Veneto, come annunciato con entusiasmo dal comitato organizzatore, quindi di cosa stupirsi?

Ven, 05/02/2014 - 21:04 Collegamento permanente