“Questo risparmio è anche merito nostro”

“Mi hanno impedito in tutti i modi di presentare interrogazioni in consiglio provinciale, dandomi della stalker, criticandomi da una parte e deridendomi dall’altra, oltre ad accusarmi di voler distruggere un’eccellenza come la Claudiana, ma se oggi la scuola ha potuto risparmiare questa cifra è anche merito nostro”, esordisce così la leader di Team Autonomie Elena Artioli illustrando oggi (2 maggio), in dettaglio, i risultati raggiunti con la cosiddetta “operazione trasparenza”. Sotto indagine l’eccessiva discrezionalità nell’applicazione dei regolamenti interni e la mancata pubblicazione delle delibere relative agli incarichi esterni - che compariranno, ricorda la consigliera provinciale insieme al fido Claudio Degasperi e Stefania Pulcini (Lista Artioli), solo nel 2014 a seguito di diverse interrogazioni. “Non è semplice far emergere la verità ma non ci arrendiamo, io stessa sono stata redarguita dall’assessora Martha Stocker e dal presidente di giunta Arno Kompatscher”, sottolinea Artioli.
Dopo due anni di intenso lavoro, tuttavia, supportati da oltre 100 interrogazioni - spiegano i relatori - si è potuto lesinare sui costi, arrivando a un risparmio annuo di 350mila euro attraverso una significativa riduzione della spesa per incarichi esterni e il taglio - o mancato rinnovo - di altri. Artioli snocciola con soddisfazione tutti gli obiettivi conquistati: l’applicazione della nuova regolamentazione statale - la legge Madia sulla riforma della pubblica amministrazione - e la sospensione degli incarichi dei pensionati (caso emblematico fu quello dell’ex primario all’ospedale di Bolzano Eduard Egarter-Vigl); la riduzione della durata degli incarichi da 5 a 3 anni e dei componenti del consiglio d’istituto; oltre che l’eliminazione della rappresentanza della Ripartizione provinciale sanità, dal momento che questa svolge l’attività di vigilanza sull’istituto e finanzia la scuola superiore, due aspetti che costituiscono una incompatibilità.
E ancora: la diminuzione dei costi per gli incarichi dei 4 responsabili medici, figure non previste nei contesti universitari per le professioni sanitarie; l’utilizzo del servizio di avvocatura provinciale anziché l’intervento di legali privati, così da ammortizzare le spese; la riduzione delle spese di attività legate la tirocinio e al tutoraggio degli studenti del Corso di podologia per cui erano state incaricate inizialmente 7 persone. Un solo posto è stato previsto - precisa Artioli - dall’Azienda sanitaria locale in questo ambito, di conseguenza mancavano anche le sedi per il tirocinio (di qui la decisione di ristrutturare il palazzo provinciale investendo circa 180mila euro per la realizzazione delle suddette sedi poi subaffittate) e gli operatori per seguire gli studenti.
“Continueremo con la nostra battaglia per poter ottenere un ulteriore risparmio sulle mansioni, il nodo infatti non riguarda solo quelle esterne ma anche le modalità di affidamento di tali mansioni, sia esterne che interne, delle docenze e della formazione continua del personale distaccato in Claudiana”, afferma Artioli che aggiunge: “Nel 2015, è bene ricordare, sono stati affidati circa 546 incarichi di docenza per i quali non sono previsti bandi, eccezion fatta per gli insegnanti collegati all’Università di Verona”. La consigliera provinciale valuta poi un ulteriore metodo di risparmio: applicare la cosiddetta progressione economica relativamente agli scatti di anzianità che presenterebbero notevoli disparità fra i collaboratori della Claudiana (si registrano per alcuni 32 scatti, per altri 10, 7, 3 o 2). Nel mirino anche le indennità di cui - fa notare Artioli - non si conoscono ancora i criteri di applicazione, la durata e le modalità per un eventuale rinnovo. La provocazione finale: “Se si estendesse una simile verifica a tutta l’Asl, che conta oltre 9mila dipendenti, e ad altre partecipate quale sarebbe il risparmio ipotizzabile?”.