Kronbichler non lascia SEL e diventa negoziatore
Da fine gennaio il gruppo parlamentare Sinistra Ecologia Libertà vive una situazione interna conflittuale. Tutto origina dalla sofferta decisione di non sostenere il candidato socialista Martin Schulz, ma piuttosto la lista greca guidata da Alexis Tsipras, in occasione delle Elezioni Europee dello scorso 25 maggio. Questa scelta ha spaccato il partito in due, spiega il deputato sudtirolese Florian Kronbichler; primo parlamentare altoatesino di lingua tedesca a non essere membro della Südtiroler Volkspartei o di un partito ad essa collegato.
«Ho deciso di rimanere in SEL – chiarisce Kronbichler – perché circa la metà dei 37 deputati SEL era indirizzata alla costruzione di un dialogo con il PD del Premier Matteo Renzi, nonostante lo scontro all'interno del partito si fosse acuito ulteriormente in occasione del voto al Decreto IRPEF sui famosi 80 euro. Dalla semplice frattura siamo passati alla fuoriuscita di 12 deputati da SEL, ma 25 sono rimasti». In seguito a questi eventi, dopo una profonda riflessione, il deputato di Riscone sembra avere deciso di continuare la sua esperienza in SEL, puntualizzando che «inizialmente ero anche d'accordo ad uscire, ma nelle settimane scorse ho deciso di rifiutare d'aderire al gruppo misto, comprendente i nostri fuoriusciti, alcuni socialisti e gli ex 5Stelle, così come mi sono rifiutato di andare nel PD. Passare nel PD avrebbe significato soccorrere una forza che non ha certo bisogno e che si è sempre prostrata alla SVP. Io non sono mai stato iscritto a SEL, ma lì sono stato votato e per coerenza rimango».
Una decisione sofferta, quindi, ma che sembra avere sortito un effetto alquanto interessante per Kronbichler, il quale spiega che inizialmente i Verdi sudtirolesi lo volevano nel gruppo misto perché così sarebbe stato più indipendente «anche se alla fine sono stati gli stessi compagni di Bolzano e Trento ad indurmi a una svolta. Infatti, sembra essere passata la linea che impedirà una svolta verso la sinistra più radicale, soprattutto a livello europeo». Una investitura da mediatore che proviene proprio dal Presidente Nichi Vendola il quale, precisa il deputato sudtirolese, «mi ha assicurato che SEL non virerà a sinistra, oltre al fatto che nessuno mi rimuoverà dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, dove avrò un importante margine d'azione, visto che in questa sede cruciale per il futuro del governo sarò il portavoce del partito».
Un battitore libero, ma con potere di rappresentanza che sarà decisivo anche a livello europeo, dove SEL è ancora alla ricerca di una collocazione all'interno del Parlamento di Strasburgo. «Questa condizione di libertà continuerà anche in futuro – prosegue Kronbichler – come mi è stato garantito dal nuovo coordinatore Nicola Frantoianni; quindi rimango in SEL anche per evitare che diventi un partito della galassia Tsipras in Europa. Sono fiducioso perché Vendola ha assicurato che mi sarà conferito un ampio mandato a negoziare con il Partito Socialdemocratico di Schulz e con i Verdi europei».
Forse non sarà solo un potere di mediazione in Europa, visto che Kronbichler si è detto disposto ad aderire e collaborare con l'associazione Libertà e Diritti – Socialisti Europei, fondata dai fuoriusciti SEL, con i quali cercherà di ricucire la frattura interna.