Politica | La nuova legge

Torna la proporz rigida per l'Ipes

Confermato l'addio alla casa per sempre. Sì alle proposte leghiste contro i morosi e i condannati per violenza. I Verdi: il diritto alla casa non sia una misura educativa
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Foto: LPA/Wobi

La novità più sgradevole ed incomprensibile della riforma dell'edilizia pubblica approvata ieri (1 luglio) è il ripristino del criterio della proporzionale come prevalente rispetto a quello del fabbisogno nell’assegnazione delle case. La misura, che fa fare all’Alto Adige un balzo indietro di una trentina d’anni, non è stata chiesta da Südtiroler Freiheit o dai Freiheitlichen, ma fortemente voluta da Helmuth Renzler, esponente dell’ala sociale SVP. Il vero cambio di paradigma, invece, è l’addio alla “casa per sempre” già dal rinnovo delle prossime graduatorie in autunno.

“L'Alto Adige ha bisogno di più alloggi pubblici per garantire la qualità della vita alla popolazione, soprattutto alle famiglie. Per la sua realizzazione è necessaria una rete di collaborazione a diversi livelli e tra differenti settori", ha detto la promotrice della legge, Waltraud Deeg. Una delle altre novità è l'introduzione del cosiddetto canone sostenibile che si affianca al già collaudato canone sociale. "Questa apertura è importante e necessaria per promuovere la diversità sociale negli alloggi Ipes. Ci preoccupiamo di creare spazi abitativi e condizioni quadro adeguate per una buona convivenza nelle case Ipes e nei quartieri” afferma Deeg. I metodi d’accesso a questo canone sostenibile per le “famiglie giovani” del ceto medio saranno definiti con un regolamento dalla Giunta.

Approvato ad ampia maggioranza un emendamento presentato dalla Lega che esclude richiedenti non in regola con il pagamento dell’affitto dell’alloggio ed un secondo che esclude i condannati per violenza domestica anche in via non definitiva. “Abbiamo deciso che le case Ipes non si possano riempire di soggetti che si sono macchiati del gravissimo delitto di violenza domestica”, spiega la capogruppo Rita Mattei.

“Il diritto alla casa non può essere una misura educativa”, ribattono i Verdi. “L’SVP si è fatta trascinare dal suo partner di coalizione, lche sembra essersi svegliata dalla sua sonnolenza, e ha approvato delle misure populiste che escludono a priori dall’edilizia sociale persone morose e (forse!) colpevoli di reato”, commenta Brigitte Foppa. “L’insistenza sulla proporzionale etnica per l’assegnazione degli alloggi è un messaggio politico significativo da parte della SVP che a nostro giudizio ci fa fare dei brutti passi indietro nel nostro percorso di convivenza”, dicono i consiglieri verdi Foppa, Dello Sbarba e Staffler.

I problemi di fondo della legge, per gli ambientalisti restano irrisolti. “Rimangono – affermano in una nota - la delega alla Giunta provinciale di quasi tutte le normative più importanti, l'apertura al ceto media degli appartamenti IPES, che inasprirà la concorrenza sociale, il "giro di vite" con la limitazione della durata dei contratti di locazione e l'obbligo di presentazione dei documenti di proprietà per i richiedenti stranieri (anche per coloro che non riescono a procurarseli)”.

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Gianguido Piani Sab, 07/02/2022 - 10:00

"obbligo di presentazione dei documenti di proprietà per i richiedenti stranieri (anche per coloro che non riescono a procurarseli)"
Preposizione teorica destinata a scontrarsi con la pratica di circa 200 paesi e legislazioni differenti. Essere o non essere proprietario di casa in Svizzera, Austria, Burkina Faso o Corea del Nord e' la stessa cosa, giusto? E un ucraino, poniamo, di Kharkiv o Mariupol come fa a procurarsi i documenti di proprieta'? E se la proprieta c'e', ma e' distrutta da cannonate, quale principio si applica? Autodichiarazione? Fotografie? Testimonianze? Quale autorita' rilascia la certificazione? Quella ucraina, che non ha accesso agli archivi, o quella russa, non riconosciuta?
Ma forse il caso piu' curioso lo mostra la Svezia dove la proprieta' di alloggi in condomini non e' diffusa, mentre e' molto piu' comune il diritto di residenza in un condominio, e questo diritto e' commerciabile. A prezzi da fare invidia a Milano o Roma centro. Formalmente il detentore di un diritto di residenza in un bell'attico in centro a Stoccolma con vista sul lago e sul Palazzo Reale, diritto del valore di milioni di EUR, non e' proprietario di un bel niente e in Alto Adige potrebbe pertanto richiedere un alloggio IPES con la coscienza pulita. Ma non chi ha una baracca in mezzo alla savana o a un deserto.
Avessi studiato giurisprudenza mi proporrei come giurista presso IPES. Lavoro, e divertimento, non mancherebbero)))

Sab, 07/02/2022 - 10:00 Collegamento permanente
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△rtim post Sab, 07/02/2022 - 18:11

Opferschutz muss immer vor Täter-innenschutz gehen. Mietnomadinnen und Mietnomaden, Gewalttäter-innen in Familien, aber auch Mieter-innen mit unleidlichem Verhalten gehen im öffentlichen und sozialen Wohnbau schon gar nicht.
So ist es auch andernorts geregelt.
In der Praxis des Alltags in Südtirol fragt man sich schon: Wir kann es z.B. sein, dass eine (zahlungssäumige) ex Wobi-Mieterin über den Umweg Privatvermietung dann aber als neuerlich säumige Privatmieterin über den Vorzugstitel „gerichtliche Kündigung und Exekution“ mit Punkten auch noch prämiert wird und so wieder neuerlich zu einer Wobi-Wohnung kommt?

Sab, 07/02/2022 - 18:11 Collegamento permanente