Politica | PROVINCIALI

"Bizzo sì. O forse no"

Noi per l'Alto Adige si presenta al NOI Techpark. Le prove di aggregazione al centro sono in corso. Randi: "Il passo indietro di Roberto è una delle opzioni sul tavolo".
Bizzo, Roberto
Foto: suedtirolfoto.com

L’appuntamento è fissato per martedì 7 agosto, alle 10.30 al Noi Techpark di Bolzano. Una conferenza stampa per presentare il simbolo e il progetto per le provinciali di Noi per l’Alto Adige, la formazione politica creata da Roberto Bizzo e dai suoi sostenitori dopo l’uscita turbolenta dal Pd. Ufficialmente, la strategia prevede di andare da soli alle urne, senza cedere alle richieste degli interlocutori dell’area di centro nella quale si muovono in molti, da Diego Zanella a Merano a Angelo Gennaccaro a Bolzano. Ma sotto traccia le trattative sono in corso.

 

Unire il centro

La posta in palio è la possibile formazione di un’aggregazione al centro capace di conquistare (almeno) un seggio in consiglio, sommano i “civici” di Merano, vedi i gruppi di Andrea Casolari e Nerio Zaccaria, l’eventuale lista alternativa al Pd annunciata dall’assessore meranese e il polo che si riassume attorno a Gennaccaro, assessore del capoluogo, e al suo progetto Io sto con Bolzano. La condizione posta da alcuni però è il passo indietro dalla lista dell'attuale presidente del consiglio provinciale in carica, considerato dai suoi critici un politico di peso ma “ingombrante” ed espressione di un passato che si vuole archiviare. Su questo, anche se a dialogo in corso le carte rimangono coperte, un segnale di apertura arriva proprio dai bizziani. “È una delle opzioni che valutiamo a 360 gradi” afferma Mauro Randi, capogruppo in consiglio comunale a Bolzano. “Ma è altresì opportuno che ci siano persone credibili, capaci di vincerle, le elezioni”. Il riferimento è proprio a Bizzo.

Il passo indietro di Roberto Bizzo è una delle opzioni che stiamo valutando a 360 gradi. Ma è altresì opportuno che ci siano nella lista persone credibili, capaci di vincerle, le elezioni (Mauro Randi)

 

Noi al NOI

Ecco quindi come si arriva alla presentazione di martedì. Noi per l’Alto Adige alla NOIsteria, il bar del parco tecnologico NOI di Bolzano. Attesi oltre a Bizzo coloro che hanno già aderito alla lista: Renato Stancher di Brunico, Luciano Tava della Bassa Atesina, Enrico Lillo di Bolzano, oltre a Randi e ai bizziani doc. Assente “giustificata” Monica Franch, assessora nel capoluogo che sarà in vacanza ma presente “idealmente”. Per gli altri interlocutori dell’area civica e di centro le adesioni a Noi per l’Alto Adige non sono state sufficienti per centrare il numero minimo di voti (6.000 circa) che serve per fare un consigliere provinciali in autunno. Sono analisi che si fanno, tacitamente, anche tra i bizziani. Finora però non ci sono cedimenti e Bizzo rimane in silenzio, anche se ha avuto più di un incontro con Zanella. Inoltre, il capolista ancora non si trova, o almeno non viene fatto filtrare il suo nome.

 

 

Prove di aggregazione

“Al NOI – spiega Randi – presenteremo l’orizzonte politico che vogliamo raggiungere. Stiamo lavorando per un progetto ampio sfruttando anche gli ultimi secondi, per una lista il più possibile esaustiva e recuperare, andando oltre i vecchi schemi destra-sinistra, gli elettori che magari il giorno delle urne vorrebbero fare un giro in montagna. Non ci sono novità ma stiamo lavorando alacremente, i contatti ci sono”.

Stiamo lavorando per un progetto ampio sfruttando anche gli ultimi secondi, per una lista il più possibile esaustiva e recuperare, andando oltre i vecchi schemi destra-sinistra, gli elettori che magari il giorno delle urne vorrebbero fare un giro in montagna. Stiamo lavorando alacremente, i contatti ci sono

Le prove di aggregazione al centro insomma sono in corso. “Siamo disponibili a ragionare – prosegue –, perché in un momento in cui il confronto si sta polarizzando un riequilibrio per riportare le cose ad un senso di realtà non è sbagliato”. Un’allocuzione che vuol dire che si è disponibili a trattare. “Sappiamo che ci sono delle perplessità sulla presenza di Bizzo, vogliamo capire in che termini. L’eventuale suo passo indietro è una delle opzioni sul tavolo, stiamo valutando tutte le possibilità a 360 gradi. D’altra parte bisogna vedere quali candidati si propongono. E servono comunque persone credibili, proprio come Roberto, persone che hanno consenso, in grado di far vincere le elezioni”.