Campi da tennis, il Comune ci prova
Finalmente sembra muoversi qualcosa sul fronte del tennis bolzanino. Difesa Servizi S.p.A – società per azioni che ha come socio unico il Ministero della Difesa e cui fa capo la gestione economica di beni e servizi derivanti dalle attività del Dicastero – ha pubblicato sul proprio sito un annuncio per individuare soggetti che siano interessati a formulare proposte per la valorizzazione economica di centri sportivi o ricreativi. Nella sua seduta odierna, la Giunta comunale di Bolzano ha incaricato la SEAB di effettuare “un'analisi approfondita dell'avviso” pubblicato da Difesa Servizi con l'obiettivo – fa sapere il Comune – di valutare la possibilità che SEAB partecipi “alla valorizzazione e gestione di due strutture tennistiche di proprietà del Demanio Militare” in viale Druso ed in via Resia, già dedicate in passato alla pratica del tennis. “Si tratta in sostanza di valutare in maniera oggettiva – spiega la Giunta – se le due strutture in questione potrebbero essere rimesse a disposizione dei praticanti di questa disciplina sportiva”.
Già a giugno, il Comune annunciò che nel giro di qualche mese si sarebbe arrivati a un bando per la gestione dell’area militare di via Druso conosciuta come “Casa del Soldato”, cui stava lavorando l’assessore al Comune di Bolzano Juri Andriollo con l’intermediazione del consigliere provinciale PD Sandro Repetto. “Sono ottimista – dichiarava allora Andriollo – la trattativa prosegue, è indubbio che il movimento tennistico cittadino abbia bisogno di riappropriarsi di quello spazio, che, con 4 campi, diventerebbe il più grande della città”. Come ricordavamo in quell'occasione, l'urgenza di cercare spazi per il tennis risponde a una situazione ormai emergenziale: Bolzano ha perso una trentina di campi da tennis in vent'anni, tra alberghi, scuole e, appunto, nelle aree militari. Richard Weissensteiner, presidente del Comitato Fit Alto Adige, spiegò a salto.bz come la situazione a Bolzano non andasse solo male, “malissimo”, ma aggiunse: “Speriamo che la trattativa con l’esercito si chiuda positivamente e la città possa riottenere le strutture in via Druso e via Resia”. Ora arriva il primo spiraglio di sole.