Ambiente | Rifiuti

Il più sicuro d’Europa?

Nel corso di una visita guidata a parte della giunta comunale di Bolzano, i vertici di Econter hanno descritto le caratteristiche tecniche del termovalorizzatore.

Visti con giubbotto giallo fosforescente, cuffietta in plastica per capelli e casco rosso sembra tutti turisti in visita al mega impianto supertecnologico.
Ma in realtà si tratta del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e della giunta comunale al gran completo che ieri 1 settembre nel pomeriggio hanno visitato il termovalorizzatore di Bolzano. 

I vertici di Ecocenter, con il direttore Marco Palmitano in prima fila, hanno presentato agli amministratori del capoluogo le caratteristiche tecniche dell’impianto. Illustrandone potenzialità, criticità, livello di sicurezza, senza trascurare gli aspetti legati al monitoraggio degli inquinanti e di come i vari dati in merito vengano controllati e resi noti sempre in tempo reale.

Con un comunicato stampa il Comune di Bolzano ha quindi confermato con evidente orgoglio che “quello di Bolzano è l’impianto più sicuro d’Europa anche rispetto alle emissioni”. 

Nel corso della presentazione dell’inceneritore i vertici di Ecocenter hanno ricordato che l’impianto di Bolzano tratta lo smaltimento di rifiuti urbani e speciali assimilabili, servendo 116 comuni altoatesini ed avendo una capacità di trattamento di oltre 130mila tonnellate di rifiuti l’anno. E’ stato anche spiegato che l’impianto in quanto termovalorizzatore è in grado anche di produrre energia elettrica e calore per il teleriscaldamento. 
Il direttore Palmitano e il presidente di Ecocenter Stefano Fattor hanno confermato che "attualmente l’impianto è utilizzato circa al 70% delle sue potenzialità". 

Sindaco e Giunta hanno potuto verificare come l'ìmpianto bolzanino consista in un unica linea di processo che si sviluppa a partire dal padiglione di scarico dei rifiuti per terminare al camino. Gli automezzi scaricano direttamente i riufiuti nella fossa di stoccaggio, da qui vengono alimentati al forno per mezzo di due gru a ponte. Il forno è costituito dalla camera di combustione. Nella caldaia a recupero termico l'acqua preventivamente trattata subisce la trasformazione in vapore saturo e da questo in vapore surriscaldato.  Nel ciclo termico il vapore viene inviato ad un turboalternatore che lo converte in energia elettrica utilizzata per autoconsumo e ceduta alla rete di alta tensione. Una parte del vapore che attraversa la turbina consente di cedere calore alla rete di teleriscaldamento urbano. I residui solidi della combustione vengono trattati ed evacuati (discarica), mentre i gas combusti, prima di essere immessi in atmosfera, attraversano tre stadi di depurazione.

Nel corso della visita guidata della giunta comunale di Bolzano al termovalozzatore da parte di Ecocenter è stato confermato il dato che riguarda l’incidenza dell’impianto sui microinquinanti: “meno del 1% delle emissioni complessive di Bolzano”.