“Non è così facile catturare un soggetto che dovrebbe rappresentare il turismo di massa”, ha detto recentemente un fotografo all'autore di queste righe. Bisogna trovare il momento giusto per catturare le folle di turisti nelle piazze solitamente vuote.

E sui sentieri, a prescindere da alcuni hotspot raggiungibili in una breve passeggiata, oppure su mete senza ristori (malghe o rifugi/alberghi), è ancora più difficile catturare questo fenomeno.

Il peggio è su certe strade che portono agli hotspot, oppure nelle valli durante i fine settimana nei cambi, il resto è per la gran parte traffico generato dai locali.

Mi sono chiesto spesso perché un certo tipo di turista scelga certe mete consapevole di trovare l'affollamento. Per comodità, lasciandosi trascinare dalla massa, per paura del vuoto e degli spazi liberi (kenofobia), per paura della solitudine e del silenzio, o altro ?

Onestamente non mi dispiace che la gran parte dei pantofolai si diriga solamente su alcune mete, lasciando ai locali consapevoli delle potenzialità dei propri territori, ampi spazi liberi nei quali può ascoltare il suono del silenzio, assaporare la solitudine che solo certi spazi possono darti.

Sehr interessante Überlegungen.