Società | Bolzano

Tensioni all’asilo sul tempo pieno

Lamentele alla Martin Knoller di Gries. Il racconto di una madre: “Genitori colpevolizzati dalla dirigente per la richiesta di lasciare i figli fino alle 16”.
asilo via knoller
Foto: SALTO
  • Conciliare lavoro e famiglia è una sfida quotidiana per molti genitori. La necessità di servizi scolastici flessibili, come il prolungamento orario pomeridiano, è fondamentale per chi lavora a tempo pieno. Tuttavia, all’asilo Martin Knoller di Gries, alcuni genitori hanno recentemente espresso malcontento in merito alla gestione del servizio di estensione oraria, lamentando un clima di pressione e giudizio che ha lasciato molti di loro turbati. Al centro della vicenda ci sarebbe una riunione tenutasi nella scuola materna tra la direttrice ed i genitori che avevano la necessità di lasciare i loro figli a scuola fino alle 16. 

  • La questione del “foglietto”

    Per poter accedere all’orario pomeridiano dell’asilo è necessario farne richiesta al distretto scolastico, dimostrando l’impossibilità per i genitori di prendersi cura del figlio a causa degli orari di lavoro. “Sembra che innanzitutto sia stata chiesta più volte la veridicità di quanto dichiarato la primavera scorsa al distretto scolastico riguardo agli orari dì lavoro – racconta una madre, che preferisce rimanere anonima –. Al distretto, dove si decide chi ha diritto a tale servizio e chi no, erano già state presentate due dichiarazioni firmate dai datori di lavoro di entrambi i genitori”. Il fulcro del malcontento sembra essere un ulteriore modulo consegnato ai genitori durante l’incontro. Il documento, da compilare e riconsegnare in un secondo momento, richiedeva di confermare i giorni in cui i bambini avrebbero usufruito del servizio pomeridiano. “Purtroppo non è stato permesso ai genitori di compilare il foglietto lì, nonostante molti fossero già certi degli orari. La signora direttrice ha invitato tutti a portarlo a casa, riflettere sul bene dei loro figli, e poi farglielo avere.  Cosa che trovo veramente umiliante, soprattutto perché accompagnata da discorsi molto mirati a sottolineare quanto sia pesante e difficile per un bambino restare a scuola fino a “così tardi”, sempre le 16”, ha dichiarato la madre. 

  • “Come se i genitori volessero liberarsi dei bambini e parcheggiarli, e non come se stessero usufruendo di un servizio, che pagano, e lasciando i bambini in un ambiente protetto e sicuro”. Foto: Unsplash
  • Il tono dell'invito, secondo quanto riportato, ha sollevato perplessità tra i genitori, che si sono sentiti messi sotto pressione ed in alcuni casi colpevolizzati per aver bisogno del servizio pomeridiano. “Come se i genitori volessero liberarsi dei bambini e parcheggiarli, e non come se stessero usufruendo di un servizio, che pagano, e lasciando i bambini in un ambiente protetto e sicuro. Io mi chiedo se tutto ciò sia legittimo, se si possa far tornare a casa dei genitori con un ridicolo foglietto, non tanto per ribadire quanto già dichiarato, ma, secondo me, solo per sottolineare e rendere più evidente la loro colpa: quella di lasciare i propri figli a scuola perché lavorano e non hanno alternativa. Mi chiedo quanti dei presenti oggi, ma anche quanti in passato, siano usciti da questa riunione con un peso enorme, con un senso di colpa e di inadeguatezza”, aggiunge la donna. 

    C’è inoltre preoccupazione riguardo alla stabilità del servizio stesso. Nonostante il numero minimo di dieci richieste per l’attivazione dell’estensione oraria fosse stato superato (con 24 bambini iscritti), la direttrice avrebbe sottolineato ai presenti che eventuali cambiamenti nelle esigenze delle famiglie – come la rinuncia di qualcuno al servizio in determinati giorni – avrebbero potuto mettere a rischio la continuità del prolungamento. “E pare che non sia neanche permesso ridistribuire i bambini, in modo da coprire tutte le giornate, questo sempre secondo la signora direttrice”, ha spiegato una delle madri, aggiungendo che per molte famiglie non esistono alternative, se non ritirare i bambini alle 14.30.

  • La risposta della scuola

    In seguito a queste segnalazioni, SALTO ha contattato la dirigente della scuola dell'infanzia di lingua tedesca Martin Knoller per ottenere una versione ufficiale sulla vicenda. La dirigente Renate Rauter ha risposto: “L’asilo offre l’estensione oraria e tutte le famiglie iscritte che soddisfano i criteri stabiliti dalle normative statali possono usufruire di questo servizio aggiuntivo”.