Bilancio di metà stagione
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La partita di sabato sera alla Sparkasse Arena ha chiuso una serrata serie di partite che ha visto l’Hockey Club Bolzano in campo tre volte in quattro giorni; la vittoria di misura 3 – 2 contro i 99rs di Graz ha seguito, nel back to back casalingo di venerdì e sabato, la vittoria ai tiri di rigore 4 – 3 su Klagenfurt, della sera prima, e la vittoria, anche essa ai rigori, di mercoledì 27 in Carinzia contro il Villach.
Con queste tre vittorie l’HCB porta a cinque la serie positiva e ha completato così la partita numero 22 della stagione regolare di 48. Siamo dunque sostanzialmente a metà campionato. Sono maturi i tempi per una prima analisi e per qualche primo bilancio sull’andamento della stagione biancorossa. Stasera intanto i Foxes sono impegnati nel "grande classico" contro l'Asiago, mentre venerdì visiteranno il sempre ostico Linz.
Partiamo dal primo e più evidente dato, la classifica dell’ICE Hockey League. Il record dell’HCB oggi è di 14 vittorie nei tempi regolamentari, 4 vittorie ai supplementari o rigori e 4 sconfitte, tutte nei tre tempi regolamentari. Il Bolzano è in testa alla classifica, dove per altro è, salvo brevi periodi, dall’avvio del campionato. L’HCB è seguito a due punti dai magiari del Fehervar e poi dal gruppo delle migliori austriache con Salzburg, Graz, Linz e Klagenfurt.
Facciamo chiarezza fin da subito: qui parliamo di una squadra forte e solida, probabilmente il miglior Bolzano da un bel po’ di anni ...
Molti ricorderanno le cattive acque di fondo classifica in cui navigava il Bolzano la stagione scorsa in questo periodo. Quindi, facciamo chiarezza fin da subito: le righe che seguono parlano di una squadra forte e solida, probabilmente il miglior Bolzano da un bel po’ di anni che, senza particolare scaramanzia, crediamo possa aspirare al titolo.
L’impressione generale è infatti di una squadra ben costruita in estate, con un sistema di gioco chiaro e ben impostato fin dal ritiro di agosto, in cui gli innesti sono corretti, vari e oggi ben inseriti nel gioco e nelle linee. Segnale empirico indiscutibile di questo è che tra tifosi e appassionati non ci siano mugugni o lamentele in merito.
Proviamo dunque a mettere a fuoco le cose che vanno e quelle che, in ottica di bersaglio grosso, devono migliorare.
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La difesa
La dottrina hockeystica hanloniana è nota: defense first. L’applicazione passa, oltre che dalla coppia difensiva schierata, dalle coperture e dai movimenti in zona neutra degli attaccanti e il sistema pare, a meno di amnesie e disattenzioni, comunque sempre più rare, funzionare bene quest’anno. É evidente l’importanza del lavoro iniziato quest’anno per tempo, fin dai mesi caldi.
Le linee di difesa sono assestate: Valentine – Seed, Hults – Di Perna e Burque – Spornberger. Il recente rientro di Enrico Miglioranzi dal lungo infortunio al ginocchio ha aggiunto una variabile di qualità al reparto. Si vedrà con il tempo un più stabile inserimento nelle linee difensive di Miglioranzi, provato nelle due partite fino ad ora disputate principalmente in coppia con Spornberger. Il sistema difensivo è generalmente efficace e ogni linea piuttosto equilibrata.
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Il ritorno a Bolzano di Cole Hults, sulla carta l’innesto difensivo più importante, intendeva inserire nella difesa la sua solidità e una buona dose di leadership. Non sempre del tutto convincente a inizio stagione, Hults non è parso inizialmente del livello della precedente esperienza biancorossa di due anni fa. Le ultime settimane hanno mostrato finalmente il giocatore in deciso miglioramento di forma e, forse, con qualche chilo in meno sui pattini. Tecnica e potenza sono indiscutibili e si inizia a rivedere, oltre ad una maggiore precisione in copertura, la sua pattinata a testa alta in uscita e i suo precisi e veloci lanci lunghi, che ne fanno prolifico distributore di assist che ad oggi sono già 10. Alcuni gol presi, anche nelle recenti partite, sono scaturiti da sue leggerezze in chiusura o a suoi passaggi azzardati. Ricordiamo come esempio un passaggio no look dietro la schiena verso il centro della zona difensiva intercettato e trasformato in gol dagli avversari. L’impressione è che sia in crescita e quando sarà il momento di fare veramente sul serio Cole Hults sarà il pilastro difensivo e saprà aggiungere a questo la buona dose di punti che ha certamente ancora nella stecca.
Tra le note liete in difesa scegliamo di citare Dylan Di Perna, che ha avuto una prima parte di stagione di grande livello, in anticipo di forma sui compagni di reparto. Sta già mostrando le cose migliori del suo repertorio.
Ad oggi quella biancorossa è la seconda migliore difesa del campionato con 50 reti subite, dietro gli ungheresi del Fehervar con 44 e davanti al Graz con 55 reti subite.L’attaccoIl reparto offensivo ad oggi ha prodotto 77 reti e occupa la seconda posizione in lega nella statistica, dietro Salzsburg (79 con due partite in meno) assieme a Klagenfurt e Villach. Il top scorer dei Foxes ad oggi è Antony Salinitri con 11 reti (terzo di lega), miglior assist man è con 11 passaggi a rete (28. nella lega) Adam Halewka, che è anche il biancorosso con maggior numero di punti con 19 (17.)
Il reparto ha qualità e quantità. Le linee stanno cambiando con notevole frequenza e è evidente che il lavoro di assemblaggio e affinamento di coach Hanlon continuerà durante l’intera stagione. Il rientro di Mike Halmo e il suo progressivo più frequente utilizzo, hanno portato ulteriori opzioni, così come la squalifica di Braden Christoffer ha proposto nell’ultimo paio di partite nuove soluzioni tra i centrali di attacco. Stabili e prolifiche nell’ultima serie di partite sono state le due linee Gazley – McClure – Digiacinto e Salinitri – Helewka e Bradley. Stabilmente al centro della terza linea Daniel Mantenuto affiancato da Frigo a sinistra. Ala destra della terza linea e quarta linea sono invece piuttosto variabili, con prevalentemente Christoffer schierato centro della quarta.
Della linea Gazley – McClure – DiGiacinto va notato lo stabile ritorno al centro di Brad McClure, schierato ad inizio stagione all’ala destra, suo ruolo di inizio carriera; il suo apporto continuo e affidabile con prestazioni di qualità e un continuo apporto oltre che di punti, di positività e sorrisi. In molti ricordano la sua rabbiosa insoddisfazione dell’inizio della passata stagione, di cui si contavano più stecche rotte per frustrazione che gol. Sono segnali. Dustin Gazley, il veterano trentaseienne italo-americano schierato come domestic, pare aver trovato l'elisr dell'eterna giovinezza. E’ veloce e brillante nei movimenti. Ci sono le basi per la sua miglior stagione a Bolzano – è alla quinta – e ad oggi ha già segnato il gol più spettacolare di questo inizio stagione, in contropiede da solo contro il portiere del Vienna, l’americano Peyton Jones, messo a sedere e superato con mezza palombella, nella recente vittoria casalinga 5 – 3 contro i Capitals. La linea preferita dalla curva è completata da Cristiano Digiacinto che sta aumentando ulteriormente oltre che la costanza delle prestazioni (ad oggi 12 punti con 6 gol e 6 assist), la già abbondante quota di grinta e agonismo.
Tra i nuovi innesti citiamo per primi Antony Salinitri e Adam Helewka, che come già riportato hanno le migliori produzioni statistiche offensive della squadra. Salinitri ha avuto bisogno di qualche settimana per ingranare. Il suo notevole mix di velocità, potenza e precisione al tiro, dopo un periodo di rodaggio, sta dando grandi risultati. Stabilmente nella powerplay unit ha fatto vedere spesso precisione e velocità del suo slapshot dalla media distanza destra. Stupendo il suo gol vittoria di sabato contro il Graz, su assist di Matt Bradley, con deviazione dalla corta distanza di fronte al portiere. Halewka ha dato prima dei compagni l’impressione di saper portare continuità di rendimento e apporto offensivo costante. Veloce e preciso è sempre dove deve essere e mette il disco dove bisogna metterlo. Una delle migliori quote tecniche del roster, ha precisione e polso e lo ha dimostrato nei recenti match terminati ai rigori, dimostrandosi probabilmente il miglior tiratore di shootoutbiancorosso, infilando, tra l’altro, i due rigori decisivi nella lunga serie di penalties nella sofferta vittoria a Lubiana del 20 novembre scorso.
Matt Bradley è arrivato a Bolzano questa estate come l’acquisto di punta, oltre che, a quanto si dice, il più costoso innesto. Proprio per le grandi aspettative che lo hanno preceduto, fino ad oggi, non ha convinto del tutto. Qualità e alto valore tecnico sono evidenti ed indiscutibili e nelle ultime partite il suo livello si è alzato. Ad oggi ha collezionato 17 punti con 7 reti e 10 assist, secondo dato di squadra assieme a Salinitri e, come già scritto, dietro a Halewka. Si ha, a volte, l’impressione che giochi sornione, non proprio al massimo dei giri, o almeno a metà dei giri di Digiacinto, per intenderci. Il sospetto e la speranza è che si tratti del classico hockeista da playoff e che al momento giusto saprà aggiungere quel di più, necessario a trasformare il buon giocatore che stiamo vedendo in un vero e proprio crack. I numeri ci sono.
Braden Christoffer è stato preceduto dalla sua fama di bad boy. Nell sue statistiche di carriera spiccano numeri a tre cifre in corrispondenza del PIM (minuti di penalità nella stagione). Fino ad ora ha giocato una stagione piuttosto solida con prestazioni principalmente al centro della quarta linea e produzione offensiva sufficiente (8 punti, 2 G e 6 A) . Fino alla recente partita a Villach aveva collezionato penalità sì piuttosto abbondanti, leggermente sopra la media della squadra, ma certamente non da bad boy. A Villach ha invece mostrato il suo lato oscuro, procurandosi la penalità partita per una brutta carica alla testa dal lato cieco dell’avversario, parsa assolutamente ingiustificata e a freddo. Ha finito sabato di scontare la squalifica e rientrerà al prossimo impegno del Bolzano, mercoledì prossimo ad Asiago. Deve controllare di più i suoi istinti.
Tra i paliIn merito al reparto dei portieri scriviamo ormai da mesi più o meno sempre la stessa cosa. Sam Harvey e Gianluca Vallini sono, anche presi singolarmente, tra i top goalie del campionato. Come reparto rappresentano il meglio del campionato, giocandosela probabilmente con la unit di Fehervar. Harvey è secondo in lega sia per percentuale di parate con 92,8% (46 gol su 1005 tiri) che per media gol a partita (2.09). In più nelle recenti partite finite ai rigori ha dimostrato di essere sostanzialmente insuperabile in questo fondamentale. MVP nella partita di sabato ha già collezionato 3 shutout. Fin dai primi turni Hanlon ha schierato i due portieri con una rotazione 4 -1, cosa che ha portato Vallini ha scendere sul ghiaccio già in 6 partite. Fino a oggi ha un eccellente 91,5% di parate, settimo di lega.
Powerplay e Penalty KillingFino ad oggi il punto debole del gioco del Bolzano sono stati sicuramente gli special teams. Due anni fa, il lavoro dello staff di Halnon aveva dato risultati eccezionali. I Foxes erano primi sia nella statistica dei Powerplay che in quello dei Penalty Killig. Purtroppo questo quest’anno questo non sta succedendo. Ad oggi i Foxes sono solo settimi in lega nel PP con 20,5% e addirittura undicesimi nel PK. Le attuali statistiche non rappresentano le qualità dei giocatori che compongono gli special teams. Nel PP si è vista una costante difficoltà nell’entrata nella zona. Incerta anche la formazione della gabbia e spesso lenta e imprecisa la circolazione del disco. Nella partita di sabato ci sono stati i primi segnali di risveglio e si può dire che la partita la abbiano vinta proprio gli special teams. Contro i 99ers due gol su tre dei biancorossi sono stati fatti in powerplay con esecuzioni da manuale. Le statistiche a fine partita sono state di 2/5 in PP e 4/4 i PK. Quello che ci si aspetta dagli special teams della capolista. Rendere efficaci le fasi di penalità, attacco in PP e difesa in PK, è elemento necessario per l’ulteriore salto di qualità. Se la squadra è oggi solida e in testa con prestazioni non soddisfacenti in PP e PK, quando i teams saranno all’altezza del resto, il Bolzano sarà ancora più solido e vincente.
Quattro sconfitte fino ad oggi: spunti per il proseguo della stagioneUn’ultima nota sulla quattro sconfitte fino ad ora subite dall’HCB. Una brutta sconfitta in casa con l’Asiago, in una delle rare giornate no di Sam Harvey, cui è subentrato in corsa Vallini, anche lui non in miglior giornata. Una sconfitta in casa con il Fehervar e due sconfitte con le lattine salisburghesi. Una in casa e una in trasferta. Queste sconfitte danno a nostro avviso alcuni spunti, che possiamo così sintetizzare: (1) in una giornata storta si può perdere con tutti. In lega non ci sono partite facili. (2) Il Fehervar è squadra forte e solida veramente. Gioca un bell’hockey, unico e diverso dalle altre in campionato. Tra le squadre viste sul giaccio del Palaonda è quella che ha dato l’impressione migliore. Mobili, efficaci, precisi. (3) E’ inutile girarci in torno: Salzburg rimane la squadra da battere. Forte e vincente, sta andando avanti anche in Champions League. Bisogna velocemente reimparare a batterli. Se c’è una squadra nella ICE Hockey League che sa vincere contro i Red Bull, questa squadra è il Bolzano. Bisogna tornare a farlo.