Sui social media se lo chiedono in tanti: la Biancofiore alle Pari opportunità è una scelta azzeccata? Ma non era lei a difendere senza se e senza ma Silvio Berlusconi anche negli scandali a sfondo sessuale più imbarazzanti? In una nota dell'Ansa la neosottosegretaria del Pdl ribadisce orgogliosamente di averle eccome le competenze e aggiunge: “Spero di incontrare il ministro Josefa Idem al più presto”.

Di diversa opinione è sicuramente Franca Toffol, vice presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità. “Secondo me si tratta di una nomina inaccettabile e ritengo che della stessa opinione siano anche altre persone che lavorano in questo campo – sostiene –. Non ha competenza sulle pari opportunità e nel corso della sua carriera politica ha anzi più volte espresso punti di vista in direzione opposta sia per le pari opportunità tra i generi che anche in senso più lato”. E le chiacchiere sui social media? “Su Facebook, in occasione della nomina della Carfagna a ministro per le pari opportunità del governo Berlusconi, si lessero valanghe di commenti offensivi che esprimevano lo stesso povero retroterra culturale e questo è un problema. Spesso anche gli uomini arrivano in posizioni di potere non certo per le loro capacità, ma alle donne si riservano troppo spesso attacchi molto pesanti e squallidi riguardo alla sfera sessuale”.

Mastica amaro anche la deputata democratica Luisa Gnecchi, che si sforza di usare l'ironia. “La Biancofiore non poteva proprio mancare: Di Girolamo e Lorenzin sono ministre e del gruppetto di cinque, sei donne che pensano che Berlusconi sia Dio disceso in terra mancava solo lei... Ma questo è un governo di servizio che è nella natura delle cose che duri poco e i nostri del Pd sono tutti molto validi: se confrontiamo i curricula la diversa levatura professionale balza agli occhi”.