“Non facciamone una questione di bandiere”

Non è passata inosservata la polemica della Südtiroler Freiheit scaturita a fronte delle dichiarazioni della pattinatrice altoatesina Carolina Kostner che, per celebrare la Festa della Repubblica, aveva pubblicato un selfie su Facebook in posa con il tricolore dicendosi “onorata di essere italiana”. Alle critiche mosse dai secessionisti risponde a stretto giro l’assessore alla cultura, ai giovani e allo sport di Ortisei Ivan Senoner (Per la Lista Unica): sono “felice innanzitutto di aver potuto viaggiare. Di aver potuto vedere altre realtà e rendermi così conto di quanto possa ritenermi fortunato. Felice di aver potuto narrare e, attraverso le esperienze, imparare. Vivere non dovrebbe essere una questione di bandiere, di sentirsi meglio nel ‘sentirsi’ sudtirolese, ladino o italiano, bensì di riuscire, conoscendo altre culture, ad aprirsi mentalmente”.
L'assessore di Ortisei Ivan Senoner
Nel post pubblicato su Facebook Senoner spiega che “sono l'isolamento, l'ignoranza culturale-storica e l'invidia a renderci acidi, a farci cercare poi ad ogni costo un appiglio identificativo: una categoria nella quale collocarci. Per poter poi puntare il dito e dire: ‘Ecco, noi siamo diversi dagli altri…’ Una scatola chiusa, dove poter coricarci e spegnere tranquillamente il cervello. Già, pensare è faticoso... ma specialmente la Prima Guerra Mondiale d'altronde ci ha insegnato che la divisione, l'eccessivo nazionalismo e una mente ristretta sono gli ingredienti più pericolosi per la convivenza pacifica”. L’assessore conclude affermando che “per quanto ami il posto dove sono nato, sarà sempre il mondo e l'essere umano il mio metro di giudizio, mai un'appartenenza nazionale o linguistica. Sapete che vi dico? Ormai viviamo in una società dove tanti sono cosmopoliti soltanto quando si tratta di fare i turisti, ma diventano intolleranti, per non dire razzisti, appena sentono bussare alla propria porta”.
Von der Kritik der STF an
Von der Kritik der STF an Carolina Kostner halte ich auch nichts. Wennschon müsste man an der nationalen und nationalistischen »Fidelisierungspolitik« im Sportbereich ansetzen. Genausowenig halte ich aber von der ewigen »apertura mentale«, die stets nur eine Richtung kennt... die der bereits etablierten Nationen.
Bellissime parole! Bellissimo
Bellissime parole! Bellissimo pensiero! Che dimostrano come Ivan Senoner sia un politico illuminato! Voglio sottoscrivere qui questi bellissimi pensieri.
Penso che il male di molte cose sia la mentalità chiusa. E questa si ha soprattutto quando c'è poca cultura. Quella purtroppo non puoi obbligarla, ma l'acquisisci in parte viaggiando. Ecco perché, se fossi un dittatore, l'unica cosa che farei sarebbe quello di obbligare ognuno a trascorrere almeno 2 anni lontano da casa!