Ambiente | Iniziativa popolare

Figli costituenti

Equità fra generazioni, sviluppo sostenibile e difesa dell’ambiente: firma anche tu per metterli in Costituzione!
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: figli costituenti

Se i padri costituenti della Costituzione inserirono nel 1948 all'articolo 9 la tutela del paesaggio, ora dopo 71 anni i figli costituenti provano ad aggiornare la carta fondamentale con la tutela dell'ambiente e l'equità fra generazioni. A tal proposito un giovane comitato promotore ha lanciato una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare, denominata appunto Figli costituenti, per apportare le seguenti modifiche alla Costituzione:

Articolo 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale anche nei confronti delle generazioni future. Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile.

Articolo 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Riconosce e garantisce la tutela dell’ambiente come diritto fondamentale.

I tre obiettivi della proposta sono:

  1. L’equità fra generazioni       

Le scelte compiute oggi possono rendere difficile la vita a chi verrà domani, e il cambiamento climatico ne è solo l’esempio più lampante. Le generazioni future sono costrette a subire gli effetti di scelte politiche fatte adesso, sulla base dell’opinione pubblica di adesso, e su cui non hanno voce in capitolo. In Italia questo squilibrio ha portato a risultati drammatici, come l’alto debito pubblico, le scarse spese in istruzione, regali elettorali al posto degli investimenti, nessun sostegno al lavoro femminile e le devastazioni ambientali.

  1. Lo sviluppo sostenibile

Se un paese vuole assicurare un certo benessere ai suoi cittadini, deve stare attento a non farlo attraverso mezzi che poi comprometteranno sul lungo periodo quello stesso benessere. Tra questi mezzi, ad esempio, c’è la distruzione della natura (come nel caso del consumo di suolo o dell’inquinamento delle acque), la corruzione, la concentrazione dei profitti nelle mani di una minoranza, la dipendenza dalle fonti fossili.

  1. La difesa dell’ambiente

Negli ultimi quarant’anni la Terra ha perso metà delle sue specie animali, una quantità di foreste per un’estensione pari a quella dell’Europa, ha visto ridursi del 50% i ghiacci artici e ancora di più quelli di alta quota, ha subìto la desertificazione di una fascia di territorio immensa, che tocca quasi tutte le regioni da cui scappa un alto numero di profughi, 250.000 tonnellate di plastica galleggiano sul pelo dell’acqua, per non parlare di quella dispersa in profondità e delle microplastiche, e le emissioni di gas serra non accennano a diminuire.

Anche in Alto Adige é possibile entro il 6 settembre firmare presso il proprio comune di residenza o centro civico bolzanino la proposta di legge e se si raggiungeranno in tutta Italia le 50.000 firme necessarie, il Parlamento dovrà trattare la proposta. Se vogliamo una Repubblica che pensi all'ambiente ed alle future generazioni ogni volta che fa una nuova legge, se vogliamo dare più mezzi anche giuridici a chi da anni si batte per la tutela ambientale e se vogliamo ancorare in Costuzione le richieste dei "fridays for future", allora questa proposta di legge è l'occasione giusta!