Cultura | La recensione

La lettera ritrovata

Una nuova vita, ma con una scoperta dal passato.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: from the web

È un romanzo breve, con una lettura semplice e scorrevole. Sono presenti similitudini e anche metafore e il linguaggio usato è colloquiale. L’autore ( Jostein Gaarder) affronta i temi con chiarezza e precisione, riuscendo ad alleggerirli, come il tema della morte. Il punto debole del libro è stato di introdurre alcuni aspetti astronomici, che potrebbero far annoiare il lettore, mentre il punto forte del romanzo è che attraverso i personaggi i lettori possono prendere esempio e imparare numerose lezioni di vita, che potrebbero essere utili per affrontare determinate situazioni e ostacoli. L’autore ci presenta Georg, il protagonista del racconto, come una persona molto forte, in grado di riuscire a terminare la lettura della lettera lasciata da suo padre, ormai defunto, nella quale racconta la storia d’amore con Veronika, soprannominata anche la ragazza delle arance. Nonostante tutte le sue sofferenze finirà di leggere la lettera, cosa che molte persone non sarebbero riuscite a fare.

Sinead, Naoual, Ilaria, Alisè