Un ventennio da pecora
Finita la guerra un gruppo di intellettuali parigini che frequentavano le Folies Bergers perchè il bunga bunga non era ancora stato inventato decretò che d'ora in avanti il Tiramollo si sarebbe chiamato Adigezia e avrebbe fatto parte del regno Tagliano che dopo cinque anni di guerra in cui i suoi eserciti non erano riusciti a conquistare manco un ruscello, ottene anche una parte dell'Ostria e la Dalstrazia. Inutile fu l'impegno del presidente americano Wilson Walschion, figlio di un emigrante originario dell'altopiano di Alpiano. Il geografo Ercole Trallimiei venne incaricato di cambiare tutti i cartelli stradali nel giro di sei mesi. Non avendo il tempo di fare le verifiche sul campo lo studioso fu costretto a inventarsi diversi nomi: ad esempio Atzwang divenne Capdecazz e gli abitanti non ne furono molto contenti.
Nel frattempo il giardiniere del re Vittoriolo Nanolo era andato in pensione e fu così che venne assunto Bettino Muscolini, un pelato che portava sempre la camicia nera così non si vedeva che era macchiata dal sugo della sua gamella. Muscolini fondò il partito sfascista con l'obiettivo di sfasciare la democrazia e quando l'ebbe sfasciata tolse la s perchè voleva essere costruttivo e fondò il partito fascista. Fece realizzate delle enormi colate di cemento armato su cui incise frasi del tipo “Prodomo tua prodomo mea” e altre indecifrabili iscrizioni che oggi sono tuttora meta di pellegrinaggi di archeologi che si interrogano sull'oscuro significato di quelle parole.
Muscolini odiava profondamente tutti i democratici. Siccome in Adigezia erano tutti monarchici se la prese con i walschen perchè non capiva la loro lingua. Li costrinse a cambiare cognome (ad esempio Fraulein Wenter fu tradotto con signorina Dallavia) e chiuse tutte le scuole in lingua walsche, Dopo aver sottomesso l'Adigezia con i suoi sgherri si dedicò al resto del Paese. Marciò sulla capitale e relegò il piccolo re a vivere nel suo alto palazzo in alta Italia insieme alle sue alte ballerine e si prese tutto il potere. Ogni giorno abbaiava dall'alto del suo balcone e costringeva la popolazione ad ascoltare.
Dichiarò guerra a nazioni potentissime come la Tripolitania, l'Eritrea, la Somalia e l'Etiopia. Sottomise le loro popolazioni e fece costruire strade, portò le linee elettriche con cui venivano fatte funzionare le sedie con cui si eliminavano i ribelli che non si erano riusciti a sterminare con il gas importato dagli aerei del maresciallo Bigoglio. Quando le sue armate rasero al suolo Peacenlova, antica capitale del reggaeregno degli Abissinians e trucidarono un coro gospel di bambini il mondo si accorse che era pericoloso e lo isolò politicamente ed economicamente. Muscolini reagì aumentando la produzione di olio di ricino e legnate che venivano distribuite a tutti coloro che non lo seguivano come pecore. Sviluppo il turismo in Romagna e tutti coloro che gli dicevano che c'erano posti più belli venivano spediti sull'isola di Ponza dove il mare è pure molto meglio che in Romagna. Ma questo Muscolini non lo voleva sentire. #ciaointanto
Sempre più appassionante,
Sempre più appassionante, questa saga.
In risposta a Sempre più appassionante, di Gianluca Trotta
questioni di vocali
se la sega diventa na sega avvertitemi :)
Favoloso, Maerchen!
Favoloso, Maerchen!
In risposta a Favoloso, Maerchen! di Frank Blumtritt
danke frank
puoi avvertire tu sebastian? forse si riaffaccia anche lui...:)
In risposta a Favoloso, Maerchen! di Frank Blumtritt
Heila heila alalà
nella prossima puntata si parla del baffetto e della famosa hit trasmessa su tutte le radio "Heila Heila Alalà" ma registrata dal vivo al Brennero
In risposta a Favoloso, Maerchen! di Frank Blumtritt
Non vedo l'ora, ma è un tema
Non vedo l'ora, ma è un tema delicato perché in quei tempi c'era un problema... il traffico!
Brava!
Saluti a tutti quelli che mi conoscono a Capdecazz.