Cronaca | Le critiche

Il tram dello scontento

Divide il progetto su cui Kompatscher e Caramaschi si sono accordati. Urzì (AANC): “Vogliamo istruttoria pubblica”. Della Ratta (Psi): “I soldi li metta la Provincia”.
Tram Bolzano
Foto: Gemeinde Bozen

L’intesa raggiunta ieri (2 agosto) fra la Provincia e il Comune sulla realizzazione del tram a Bolzano non fa esultare proprio tutti. Fra le critiche pervenute quella del consigliere provinciale Alessandro Urzì e dalla compagine dell’Alto Adige nel cuore che già promettono battaglia. 

“Riteniamo scorretto che senza prima coinvolgere i cittadini nella scelta si sia trovato un accordo tra Provincia e Comune di Bolzano per la realizzazione del tram nel capoluogo altoatesino”, sostengono Rosanna Oliveri e Cristina Barchetti, promotrici dell’iniziativa di raccolta firme per chiedere un’istruttoria pubblica riguardo il progetto tram.

“Ancora una volta - proseguono - ci troviamo di fronte a una maggioranza che non vuole ascoltare, capace solo di imporre le proprie decisioni e di impegnare una cifra di 120 milioni di euro per un progetto considerato da moltissimi inutile”. La richiesta è quella di istituire un tavolo tecnico pubblico così da dare precise informazioni sul progetto alla cittadinanza che “poi dovrebbe essere chiamata a decidere. Quello relativo al tram è un progetto invasivo per la città che costerà ai cittadini moltissimo per coprire soltanto 7 Km, un percorso già interessato da numerose linee del bus e che lascia fuori completamente i pendolari da Laives o quelli che vengono dal Nord. Da considerare inoltre la pericolosità dei binari”, dicono le due esponenti di centrodestra.

Ci troviamo di fronte a una maggioranza che non vuole ascoltare, capace solo di imporre le proprie decisioni e di impegnare una cifra di 120 milioni di euro per un progetto considerato da moltissimi inutile (AANC)

A fare eco Urzì: “In questi mesi Caramaschi e Kompatscher hanno girato i quartieri per comunicare in modo unilaterale le loro decisioni riguardo al tram, senza mai coinvolgere i cittadini in modo attivo. Di fronte a un progetto così invasivo e così costoso i cittadini hanno diritto ad esprimersi”.

Scettico da sempre sul progetto il consigliere comunale socialista di Bolzano Claudio Della Ratta che in questo caso contesta il sovvenzionamento dell’opera, per il 50%, da parte del capoluogo: “Se è vero che il Metrobus è stato imposto dalla Provincia senza passaggio alcuno in consiglio comunale è altrettanto vero che del tram se ne è parlato, ma quasi nessuno immagino pensasse che la città di Bolzano avrebbe dovuto sostenere i costi di costruzione nella stessa percentuale della più ricca Provincia, che è competente per il trasporto pubblico locale”.

La competenza è Provinciale perciò le risorse si devono trovare in quel bilancio come per il resto del territorio e non sottratte ai servizi dei bolzanini (Claudio Della Ratta)

Insiste Della Ratta: “La competenza è Provinciale perciò le risorse si devono trovare in quel bilancio come per il resto del territorio e non sottratte ai servizi dei bolzanini. Un'opera sovracomunale che va principalmente a beneficio dei pendolari dell’Oltradige, deve essere finanziata dalla Provincia. Porne metà dei costi a carico del Comune, è operazione scorretta e difficilmente giustificabile”.