Il peso di un bambino

il tempo stremava, l'arsura ci cuoceva | parlavamo alle vare e il silenzio dal mare | e il legno cedeva all'acqua suo pianto | la vela cadde, la sete ci asciugò | acqua, acqua, acqua in ogni dove | e nemmeno una goccia, nemmeno una goccia da bere | e gli uomini spegnevano, spegnevano il respiro | spegnevano la voce, nel nome dell'odio | che tutti ci appagò, il cielo rigò di sbarre il suo portale | il volto di fuoco, dentro imprigionò | lo spettro vedemmo venire di lontano | venire per ghermire, nero di dannazione | vita e morte, vita e morte era il suo nome | Matri mia, salvezza prendimi nell'anima | Matri mia, salvezza prendimi | questa è la ballata di chi si è preso il mare | che lapide non abbia, né ossa sulla sabbia | né polvere ritorni, ma bruci sui pennoni | nei fuochi sacri, nei fuochi alati | della Santissima dei naufragati | O Santissima dei naufragati vieni a noi che siamo andati | senza lacrime senza gloria, vieni a noi, perdon, pietà. [Vinicio Capossela, S.S. dei Naufragati]
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Quanto pesa, un bambino? Quanta importanza diamo alla sua vita? Quanto pesa il suo corpicino senza vita? Qual è il peso, in termini di attenzione, che siamo disposti a concedergli?

Ogni giorno i cosiddetti mezzi di informazione, che sembrano sempre più mezzi di distrazione di massa, fondali per lo spettacolo di una vita incivile sempre più squallida, sprecano (nel vero senso del termine) inchiostro minuti bites per ammorbarci con l'ennesima flatulenza emessa da ridicoli attori di quart'ordine.

Pochi giorni fa almeno 13 disperati sono morti al largo di Scicli, costretti con le frustate a gettarsi in mare per raggiungere la riva. Chi si è salvato è fuggito nei campi, uno, tentando di attraversare la strada, è stato travolto e ucciso. Ora la notizia che davanti a Lampedusa ha preso fuoco un barcone, ci sono almeno 50 morti, tra di essi una donna incinta e due bambini. I bambini sul barcone erano trenta, dicono.

Quanto posto prenderà questa notizia, nella nostra attenzione? Per quanto ce ne ricorderemo, quanto peso le daremo? Quanto penseremo a questi bambini, quelli la cui vita si è interrotta così, quelli che sopravviveranno e cominciano una vita segnata da un momento terribile? Quanto penseremo allo sguardo di un uomo che, sconvolto, come una bestia braccata, si butta su una strada e vive il suo ultimo istante?

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Gianluca Trotta Gio, 10/03/2013 - 14:28

Apprendo che la Lega (la Lega!) accusa di corresponsabilità in questa tragedia Kyenge e Boldrini. Non si capisce bene perché. La Lega: quelli che, per voce dei loro massimi esponenti, dicevano che bisogna bombardare le barche dei clandestini. In Italia davvero ormai qualunque cretino può dire qualunque cosa su qualsiasi argomento. Senza nemmeno avere un po' di pudore di fronte alla morte.

Gio, 10/03/2013 - 14:28 Collegamento permanente