Politica | Le proposte

L’altra faccia del surriscaldamento

Foppa e Rohrer (Verdi) presentano due mozioni per prevenire l’emergenza climatica nelle sue conseguenze sociali e ambientali: “Più sostegno ai fragili e più spazio ai fiumi”.
Überschwemmung im Trentino
Foto: PAT
  • Cosa accade alla natura e alle persone con il riscaldamento climatico? E quali misure preventive adottare per lenirne gli effetti? È la domanda che si sono poste le consiglieri provinciali dei Verdi Brigitte Foppa e Madeleine Rohrer con due diverse mozioni che saranno trattate in aula nella seduta di ottobre del Consiglio provinciale. Perché non è solo “Klimawandel”, la trasformazione colpisce le parti della società più deboli e svantaggiate: dalle persone povere o fragili alle famiglie a basso reddito, dai migranti agli anziani e alle persone con mobilità ridotta, passando ovviamente per bambini e donne. Secondo i calcoli della Banca Mondiale, il riscaldamento globale potrebbe ridurre 132 milioni di persone in condizioni di povertà estrema entro il 2030, con 140 milioni di migranti climatici entro il 2050: “In altre parole, più povertà, più migrazioni e più fame nel mondo” denunciano i Verdi.

  • Catastrofi traumatiche

    Il riscaldamento globale acuisce le disuguaglianze e non lo possiamo ignorare. È necessario un piano che tenga conto delle conseguenze sociali del cambiamento climatico”, sottolinea Foppa, prima firmataria della mozione verde che propone di svolgere uno studio sull’impatto sociale del climate change e sulla pianificazione urbanistica resiliente nonché una campagna di sensibilizzazione sugli effetti del riscaldamento globale per la salute delle persone, integrando il tema nei corsi di aggiornamento per il personale sanitario. I Verdi chiedono inoltre un Piano provinciale per prevenire gli effetti delle ondate di calore e di includere le problematiche sociali nei piani comunali di adattamento climatico. La mozione propone l'istituzione di un fondo per assistere chi necessita di sostegno a seguito di catastrofi naturali: “La cosa più tremenda e temibile è l’acqua, dicevano i nostri genitori, e le catastrofi naturali hanno grandi costi per i più vulnerabili – non solo per i beni materiali ma anche in termini di stress post-traumatico”, ricorda Foppa, che fa notare come “il Piano clima della Giunta provinciale non ponga sufficiente attenzione al piano sociale”.

  • Madeleine Rohrer e Brigitte Foppa (Verdi): due mozioni per affrontare l'altra faccia del surriscaldamento climatico. Foto: Verdi
  • Una seconda mozione, presentata dalla consigliera Rohrer come prima firmataria, pone il tema della protezione preventiva delle inondazioni in Alto Adige. Si chiede di aumentare il sostegno e le risorse agli uffici come alle associazioni che si occupano di protezione civile, di individuare quali sono le aree a rischio inondazione dove poter lasciare più spazio ai fiumi per prevenire le alluvioni e di creare una “borsa di scambio dei terreni – spesso nel verde agricolo – per aumentare le aree disponibili alla protezione dalle inondazioni e garantire un equo controvalore per proprietari e proprietarie. Perché, al di là delle misure tecniche di gestione delle acque come il rafforzamento degli argini, “serve più spazio per i fiumi, hanno bisogno di aree rinaturalizzate per esondare, e questo è un beneficio anche per la falda acquifera”, spiega Rohrer. “Le recenti alluvioni in Europa e in Italia ci ricordano quanto siamo vulnerabili. Con l'aumento degli eventi meteorologici estremi, è indispensabile adottare misure preventive e migliorare i nostri modelli di gestione delle acque”, afferma infine la consigliera provinciale dei Verdi, che assieme alla collega rivolge fiduciosa una domanda alla maggioranza: "Come si fa a dire di no a queste proposte?". Tra pochi giorni conosceremo la risposta.

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Josef Fulterer Lun, 10/07/2024 - 08:27

Seit der Kaiserin Maria Terersia wurden die Bäche, in zunehmend schmalere Wasserläufe gedrängt.
Die Technik der letzten 60 Jahre, hat dazu noch einen weiteren Schub ermöglicht, der sich bei den immer häufiger autretenden punktuellen Starkrege bis über 300 mm, "als schwere Katastrofe für die Siedlungen im ebenen Gelände auswirkt!"

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