Ambiente | Merano

"Passiamo dalla teoria alla pratica"

Affollata assemblea a Sinigo per il problema dell'innalzamento della falda. Zaccaria e Zeller rassicurano sugli impegni della Giunta. Gli abitanti non vogliono nuovi edifici nel quartiere. Preoccupa l'espansione nell'area ex Lazzari.
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Foto: SALTO - DO
  • Dopo anni di attesa gli abitanti di Sinigo sono sull’esasperato andante per l’innalzamento della falda e le loro cantine allagate, ma ieri sera nella sala parrocchiale il clima che si respirava nell’assemblea pubblica era comunque positivo, da “speriamo sia la volta buona”. Al tavolo erano seduti l’assessore Chistoph Mitterhofer, la sindaca Katharina Zeller, il vicesindaco Nerio Zaccaria e l’assessora Antonella Costanzo. Organizzatore e conduttore della serata, Fabrizio Cirolini, presidente del comitato di quartiere. Nella sala gremita diversi i consiglieri di opposizione e maggioranza.

    Zaccaria, che ha una delega speciale per il problema falda, ha esordito dicendo che è arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica. Ha riferito di un incontro con i vertici della Protezione civile per informarli sulla gravita della situazione, Per quanto riguarda via Fermi è emersa come possibile soluzione la costruzione di un canale convogliatore in una vasca che dovrebbe raccogliere l’acqua pompata dalle case.
    Zaccaria ha detto che farà il possibile per arriva in tempi “brevi” all’assegnazione dell’incarico per un progetto di fattibilità, che è necessario per attivare quindi la conferenza dei servizi di tutti gli uffici provinciali potenzialmente coinvolti. Kompatscher ha negato la possibilità di decretare lo stato di emergenza, e quindi “una conferenza dei servizi ci metterebbe nelle condizioni – ha spiegato il vicesindaco- di mettere tutti intorno al tavolo affinché in maniera uniforme ognuno si possa esprimere sul progetto. Ma, appunto, bisogna prima avere un progetto e quindi bisogna affidare gli incarichi di progettazione con un regolare bando. Nel frattempo c metteremo a bilancio i soldi necessari”. Zaccaria, inoltre, ha insisto sulla necessità di proseguire nei lavori di pulizia e manutenzione dei canali come è già avvenuto in quelli di competenza comunale. L’idea è di affidare i lavori ad una ditta esterna e poi ripartire i costi tra i diversi proprietari. Il Comune a questo proposito richiederà un parere legale per poter intervenire sulle proprietà extracomunali. La sindaca Zeller ha quindi garantito il pieno appoggio della Giunta per tutte le misure necessarie a risolvere il problema. 

  • Sala gremita: L'assemblea è stata molto partecipata Foto: SALTO - DO
  • Nel corso degli interventi e delle domande del pubblico uno dei temi più sentiti e che ha dato addito ad un dibattito intenso è la costruzione di nuovi edifici a Sinigo, sapendo che proprio la edificazione selvaggia è una delle cause della distruzione della rete dei canali di bonifica e dell’innalzamento della falda. La discussione si è incentrata sulla concessione di nuove licenze di costruzione, nonostante in passato, non da questa giunta, fosse stato promesso di non concedere più permessi fino alla soluzione o significativa mitigazione del problema della falda. Il centro della discussione sono stati due casi, la costruzione in corso in via Nazionale vicino alla MEMC e la possibile destinazione dei terreni ex-Lazzari a nuovi edifici. La Sindaca ha spiegato che se ci sono i presupposti di costruire il Comune è obbligato a concedere la licenza, pur richiedendo studi idrogeologici approfonditi con ovviamente risultati positivi, ma nel contempo che non verrà concessa nessun cambio di destinazione da verde agricolo ad edificabile, nonostante le numerose richieste. Nel caso del ex- Lazzari la preoccupazione degli abitanti riguarda la presenza delle serre che non vengano considerate come cubatura edificabile ad uso abitativo, tenendo anche conto la presenza di canali.

    In altri interventi è stato sottolineato che la maggior responsabilità dello scempio del sistema di bonifica ricade sulla Provincia, anche se il Comune di Merano ha contribuito in modo non trascurabile, Provincia quindi che deve contribuire in modo significativo agli interventi di ricupero senza tergiversare oltre al fatto che gran parte dei sistemi di canalizzazione sono del demanio provinciale o di enti emanazione della Provincia. Fra questi Laimburg è stato additato dai cittadini come uno degli enti che ha contribuito allo smantellamento della rete di bonifica, sia per aver trascurato sistematicamente la manutenzione dei canali sia per averne improvvidamente chiusi parecchi.

    Zeller ha mostrato come uno dei primissimi interventi da lei firmati sia stata l’ordinanza per il ripristino di alcuni canali in un campo di mele di Laimburg, in concomitanza di un intervento di sopraelevamento del terreno.

    Un altro elemento tecnico discusso è l’effetto sul livello di falda causato dal ridotto pompaggio di acqua a seguito della chiusura del reparto policristallo della MEMC, visto che fino a quel momento le case in via Fermi non avevano mai avuto problemi. Gli studi e le prove effettuate dal geologo Dessì hanno dimostrato che un effetto del pompaggio c’è, ma non è facile da valutare quantitativamente. Difficile poter ripristinare a pieno regime i prelievi di acqua da parte della fabbrica, che fra l’altro dovrebbe pagare, in aggiunta ai costi dell’energia per le pompe.

    Da parte di Zaccaria e dei tecnici è stato evidenziato che si eviteranno interventi tampone, non inseriti in un progetto generale, pur con diversi tempi di realizzazione e tenendo conto delle urgenze per evitare che singole azioni possano poi avere effetti collaterali deleteri nel tempo, questo anche in risposta alla preoccupazione espressa da un abitante che teme l’allagamento della sua proprietà.

    In sintesi, si è assistito ad un’ assemblea molto partecipata, del resto il tema è sentito da gran parte della popolazione. Vicesindaco e Sindaca non si sono sottratti alle domande e alle osservazioni dei partecipanti, cercando di dare risposte esaurienti anche se non sempre completamente soddisfacenti, riservandosi di approfondire alcune questioni. Pur non mancando interventi polemici, la sensazione è che la popolazione in questa fase voglia dare credito a questa amministrazione che si è detta pronta ad informare regolarmente i cittadini sull’avanzamento delle attività. Un compito difficile o meglio “una rogna” come l’ha definita lo stesso Zaccaria.