“L’aborto è un diritto da difendere”
Dopo i manifesti contro la libertà di scelta apparsi alle fermate dell’autobus del capoluogo, La Commissione Provinciale per le Pari Opportunità per le donne prende parola per condannare la campagna contro l'aborto delle organizzazioni ultracattoliche di destra Pro Vita & Famiglia e Movimento per la Vita, in occasione della Giornata per la Vita del 6 febbraio istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Per la Commissione, tali campagne diffamatorie graverebbero ancora di più sulle donne in situazioni di emergenza, mentre le organizzazioni ultraconservatrici di Pro Vita & Famiglia e Movimento per la Vita utilizzano da anni la prima domenica di febbraio per promuovere la loro propaganda anti diritti. “In Italia l'aborto è regolato dalla legge del 22 maggio 1978, n. 194, Disposizioni sulla tutela della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza. Secondo la legge l'aborto è dunque permesso e regolamentato - ricorda la Commissione in una nota -. La legge 194 è un aiuto enormemente importante per proteggere le donne dal cadere in aborti illegali e per sostenerle con servizi professionali”.
"Una gravidanza indesiderata è una situazione molto difficile per ogni donna e la decisione di interrompere la gravidanza è ancora più difficile - sottolineano la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne Ulrike Oberhammer e la vicepresidente Donatella Califano -. Le donne hanno lottato duramente per questa autodeterminazione. Dovremmo stare al fianco delle donne e mostrare loro sostegno invece di condannarle. La "Giornata della vita" dovrebbe applicarsi anche alla vita delle donne che devono prendere decisioni così difficili, invece di appesantirle ulteriormente con campagne diffamatorie".
>tali campagne diffamatorie
>tali campagne diffamatorie
In risposta a >tali campagne diffamatorie di gorgias
*Grammatikfeindlichkeit*:
*Grammatikfeindlichkeit*:
“Die Hysterie(,) die Abtreibungsgegner(n) entgegengebracht wird, grenzt an Demokratiefeindlichkeit”.
In risposta a *Grammatikfeindlichkeit*: di Peter Gasser
Das gehört bei Prof. Gorgias
Das gehört bei Prof. Gorgias zum Verwirr-Spiel-Theater, gemeint sind die Pausen- und Grammatikfehler.
Das Recht auf Abtreibung ist
Das Recht auf Abtreibung ist Teil der Menschenrechte und selbst wenn es verboten wäre, würden Frauen es trotzdem tun.
In risposta a Das Recht auf Abtreibung ist di Maximi Richard
Das Recht auf Abtreibung ist
Das Recht auf Abtreibung ist kein ausdrückliches Menschenrecht. Der Menschenrechtsausschuss der Vereinten Nationen mahnt zwar an, dass eine Regulierung von Schwangerschaftsabbrüchen nicht die Gesundheit der Frau gefährden soll, aber das hat mit einem Recht auf Abtreibung wenig zu tun.
Übrigens, seit wann ist es ein Argument gegen ein Verbot, dass etwas trotzdem gemacht wird? Damit könnte man für die Legalisierung von fast allem argumentieren.
In risposta a Das Recht auf Abtreibung ist di gorgias
Ich habe nur geschrieben,
Ich habe nur geschrieben, dass Frauen abtreiben würden, auch wenn es verboten wäre. Und zum Glück es ist nicht verboten.
In risposta a Ich habe nur geschrieben, di Maximi Richard
Sie haben auch geschrieben:
Sie haben auch geschrieben: >Das Recht auf Abtreibung ist Teil der Menschenrechte<