Politica | La legge

Edilizia sociale, approvato il ddl

16 voti a favore e 12 astensioni. La destra tedesca: “Attacco frontale della Svp a Tommasini”. La Stella Alpina nega: “Con l’assessore c’è stata collaborazione”.

Dopo un’estenuante discussione in aula è stato votato definitivamente oggi, 4 marzo, il disegno di legge sulle modifiche all‘ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata presentato dai consiglieri Svp Josef Noggler, Magdalena Amhof, Albert Wurzer, Oswald Schiefer e Helmuth Renzler. Un ddl che durante gli scorsi mesi è stato considerato un attacco frontale all’assessore Christian Tommasini, come sottolineato oggi dal consigliere dei Freiheitlichen Walter Blaas: “È una legge immatura, poco comprensibile con poche novità e che serve solo ad alcuni consiglieri della SVP che stanno cercando di bypassare la propria giunta per fare a braccio di ferro con l’assessore Tommasini”.
Oggi (4 marzo) l’approvazione del consiglio: 16 sì e 12 astensioni. “Si tratta di una buona soluzione in attesa della grande riforma - commenta Martina De Zordo, presidente del Südtiroler Jugendring -, alcuni regolamenti, come quello sul risanamento energetico, tengono conto delle nostre richieste e vengono incontro ai bisogni dei giovani”.

Nello specifico la proposta della Svp riduce il vincolo sociale (non del convenzionamento) da 20 a 10 anni, riduce la sanzione per errori formali in caso di abitazioni convenzionate, cancella la quinta fascia di reddito (ceto medio), riduce da 40km a 30km la distanza limite relativa a un’abitazione “facilmente raggiungibile” dal posto di lavoro (il cui possesso impedisce l’accesso ai contributi), ma solo in caso di altitudine superiore ai 1.000 mt. Il sussidio per le giovani coppie è ritenuto superato, “e deve essere accessibile a tutti”.

Secondo Andreas Pöder, esponente di Bürgerunion, le semplificazioni burocratiche previste dal ddl sono positive “ma complessivamente si tratta di uno schiaffo per le giovani famiglie”. L’abolizione di tali contributi, ribatte la Svp, permette che i fondi che rimangono da distribuire possano essere assegnati ai ceti meno abbienti. Il consigliere di Bürgerunion, sostenuto da Blaas, critica inoltre la cancellazione della quinta fascia di reddito. Misura invece difesa strenuamente da Amhof: “Sono pochi coloro che ricadono nella quinta fascia di reddito e che quindi potrebbero richiedere un contributo”.

In merito al “braccio di ferro” con Tommasini Noggler precisa: “I motivi per cui abbiamo presentato il disegno di legge sull’edilizia agevolata prima della riforma della legge sull’edilizia nel 2017 si deve al fatto che sono cambiate le condizioni quadro senza contare che molti interventi sono stati sollevati dai cittadini. La nostra proposta - prosegue l’assessore della Svp - non è un affronto a Tommasini ma un’urgente misura che abbiamo deciso insieme all’assessore stesso e dai suoi uffici, analizzando, riscrivendo e proponendo al consiglio provinciale i punti fondamentali da riformare. Con l’approvazione del decreto la legge sull’edilizia agevolata è stata adattata in più punti urgenti ai cambiamenti sociali e può essere una preziosa base per la riforma di tutta la normativa relativa all’edilizia agevolata”.

“Vorrei che la legge fosse elaborata nel corso del 2016, tuttavia quest’anno è già prevista una notevole attività legislativa, quindi non posso dire che il 1o gennaio 2017 ci sarà la legge: saranno però elaborate le idee di fondo”, ha spiegato infine Tommasini.