Circoscrizioni a rischio
Non costano poi queste grandi cifre, ma in tempi di semplificazione e soprattutto di feroce spending rewiev anche le circoscrizioni finiscono sul banco degli imputati. Il sindaco Luigi Spagnolli, prendendo il la da un precedente intervento dell’assessore Luigi Gallo, dice la sua sulla questione: “Io personalmente, ma anche il vicesindaco, saremmo favorevoli a una loro abolizione, ma queste sono opinioni personali che pare non coincidano con quelle dei partiti, a cominciare dai nostri”. La posizione del sindaco non prevede però la mera cancellazione dei consigli di circoscrizione. “I consiglieri comunali, magari due di maggioranza e uno di opposizione, potrebbero essere delegati dal Consiglio a fungere da referenti per i vari quartieri – ipotizza Spagnolli –. Una cinghia di trasmissione tra cittadini e Comune è utile, ma non in una forma così burocratica e resta inteso che i centri civici non verranno toccati, anzi, casomai andrebbero potenziati per offrire ulteriori servizi”.
Ma che ne pensano nelle circoscrizioni? “Secondo me restano ancora utili – sostiene il presidente della circoscrizione Oltrisarco-Aslago Giuliano Gobbetti – ma ben vengano le riflessioni come quelle di Gallo su questo tema. Ho ricoperto l’incarico di consigliere comunale e so per esperienza quindi che se svolto con scrupolo è difficile trovare il tempo e le energie anche per svolgere un ruolo di referente di quartiere”.
Meno "referenti" e più democrazia diretta
I consigli di quartiere, così come sono ora, sono delle barriere alla partecipazione. Dei cloni del consiglio comunale che spesso ignorano, filtrano, insabbiano, depistano la voglia di partecipazione dei cittadini. Soldi pubblici investiti per garantire tranquillità nel palazzo comunale. Già la modalità di elezione, che premia la maggioranza e le coalizioni , ha visto finire in consiglio comunale rappresentanti con 10 voti mentre rimanere fuori altri, ben più votati e attivi nei quartieri, ma non appartenenti alle coalizioni. Nessun presidente alle opposizioni, nessun consigliere al M5s, per esempio, più votati in circoscrizioni come Oltrisarco e Gries. I soldi delle circoscrizioni, 75.000 euro all'anno, secondo me, devono essere investiti in Democrazia diretta, prevedendo concretamente la possibilità di realizzare delle consultazioni di quartiere tramite referendum senza quorum, affinché i cittadini possano partecipare alle decisioni che riguardano il proprio quartiere, senza filtri politici.
In risposta a Meno "referenti" e più democrazia diretta di Maria Teresa Fortini
errata corrige
... ha visto finire in "consiglio di quartiere " non "consiglio comunale" ;-)