Società | Sanità

Proporzionale più morbida nei posti apicali

Dalla giunta provinciale un’importante innovazione nel settore sanitario: l’assegnazione dei primariati avverrà applicando la proporz su base provinciale. Preoccupata Eva Klotz.

Non ancora mandata in soffitta, ma almeno un po’ annacquata. La giunta provinciale ha previsto di formalizzare un’applicazione più flessibile della proporzionale per quanto riguarda l’attribuzione dei primariati. In concreto: mentre finora l’assegnazione dei posti apicali nel settore sanitario si basava sulla consistenza linguistica dei vari gruppi predeterminata a monte – la proporzionale veniva cioè calcolata su base comprensoriale, con l’evidente squilibrio dovuto alla diversa distribuzione dei gruppi sul territorio –, adesso l’applicazione risulterà meno rigida e per i primariati la norma verrà stabilita su base provinciale. Inoltre, a suggello di ulteriore apertura, anche se un gruppo avrà già esaurito i posti spettanti, si potranno fare eccezioni giustificate per un massimo del 25%.

Se la notizia, come si evince dalla lettura dei quotidiani di oggi, ha suscitato generale assenso, a protestare è rimasta soprattutto Eva Klotz. In un comunicato diffuso anche sul sito del suo movimento (Süd-Tiroler Freiheit), la consigliera provinciale scrive: “Adesso il pericolo è che l’ospedale centrale di Bolzano si trasformi in un fortino italiano in cui la lingua tedesca verrà completamente trascurata”. Il fatto che adesso ai medici sia consentita una maggiore possibilità di scelta del posto di lavoro – prosegue Klotz –, “aumenta il rischio che molti medici tedeschi vogliano spostarsi in periferia, e anche a proposito del personale di assistenza a Bolzano si riscontrano notevoli mancanze per quanto riguarda la conoscenza del tedesco”. Klotz ritiene per questo motivo assolutamente necessario, soprattutto nel capoluogo, appellarsi al rispetto dell’utilizzo della madrelingua.