Politica | Bolzano 2020

“I clamorosi errori di Caramaschi”

Il sindaco uscente squaderna i risultati della sua giunta ma Zanin non gli lascia il palco: “Corso Libertà, che disastro. Altro che ‘scossa alla città’”.
Roberto Zanin
Foto: Roberto Zanin

Nell’anticamera della campagna elettorale bolzanina Roberto Zanin sferra il primo vero colpo all’avversario, Renzo Caramaschi.

Ieri, 4 agosto, il sindaco uscente di Bolzano ha snocciolato, nel corso della conferenza stampa di fine mandato, gli obiettivi raggiunti e i progetti già avviati che il candidato del centrosinistra auspica di poter portare avanti qualora venisse rieletto. “In questi quattro anni abbiamo dato una scossa alla città” ha detto con orgoglio Caramaschi. Mentre Zanin sceglieva il tempo per l’entrata in scivolata.

Una viabilità disastrosa, il commercio danneggiato e ora anche l’allagamento - scrive su Facebook, terreno di gioco favorito per le schermaglie a distanza, il candidato sindaco del centrodestra -. Mi sembra che le grandi novità introdotte dall'attuale amministrazione in Corso Libertà abbiano portato più disagi che vantaggi. Da dove vogliamo cominciare? Direi dalla rimozione del marciapiede, fondamentale barriera per contenere l'acqua piovana. Unico risultato ottenuto: l'allagamento dei portici al primo temporale di forte intensità. Acqua al livello delle caviglie e danni a residenti e commercianti. Ingiustificabile”.

 

L’ormai ex vicepresidente delll’F.C. Südtirol ci mette poi il carico da 90 parlando di ulteriori clamorosi errori commessi da Caramaschi e dalla sua giunta: “Come tutti sappiamo è stata spostata la ciclabile ed è stata realizzata una sorta di corsia per i pedoni lunga praticamente come i portici. Una scelta assurda: le persone si trovano a camminare tra le auto parcheggiate e le biciclette che sfrecciano in entrambe le direzioni. Pericoloso”.

E ancora: “In un Corso Libertà in sofferenza, con il commercio messo in ginocchio, si decide di creare una corsia per i pedoni in mezzo alla strada e separata dai portici. E di conseguenza dai negozi. Insomma un progetto che ha mostrato in poco tempo tutti i suoi limiti, per non dire di peggio”. Riallacciandosi all’espressione utilizzata da Caramaschi, “una scossa alla città”, Zanin sentenzia: “Non credo che Bolzano abbia bisogno di scosse come questa. Poi, lo sappiamo, il giudizio finale non spetta a me, ma agli elettori. Mi permetto però di ricordare cos'è accaduto l'ultima volta che i cittadini sono stati chiamati alle urne per esprimersi su un progetto voluto dal primo cittadino (il referendum sul tram, ndr). Un flop totale e una bocciatura su tutta la linea”. E il guanto di sfida è lanciato.