Politica | Impatto ambientale

"La Giunta ha la pressione delle lobby"

I Verdi lanciano la sfida: liberare i tecnici e la politica. Polemica sul nuovo impianto sciistico in Val Venosta
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Foto: Domenico Nunziata
"Oggi discuteremo del collegamento tra politica e tecnica" – esordisce così Riccardo Dello Sbarba in merito alla nuova legge sulla "Valutazione ambientale per piani e progetti" approvata quest’anno, a cui i Verdi hanno presentato diversi emendamenti, che verrano discussi dopo il dibattito generale nell’ordine del giorno di domani pomeriggio tra gli scranni del Consiglio Provinciale.
 
"In tutta Italia il Comitato Ambientale ha la durata di tre anni, nella nostra Provincia invece viene nominato all’inizio di ogni legislatura, come se ogni Giunta volesse nominare il proprio comitato tecnico. Noi vogliamo che il comitato sia indipendente e al di fuori del ciclo politico", continua Dello Sbarba, il quale rimarca il punto, ovvero quello della confusione di ruoli che sarebbe presente tra i gruppi tecnici e la classe politica "per lasciare lavorare i tecnici e liberare la politica dalle pressioni delle lobby, obbligata a seguire il parere dei comitati".
 
I Verdi propongono che il parere tecnico del Comitato Ambientale sia vincolante  e che per quanto riguarda la procedura VIA – la valutazione dell'impatto ambientale per i casi concreti – sia disponibile un dibattito pubblico sul merito delle specifiche questioni e soprattutto che si elimini la possibilità di ricorrere direttamente alla Giunta in caso di bocciatura del Comitato. "Quando si trattava di sussidi e misure per gli ammortizzatori sociali la Giunta ha mandato i poveracci a fare ricorso al TAR, quando si è trattato si interessi economici ci si poteva rivolgere alla Giunta".
 
 
I tre consiglieri, Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss, fanno poi riferimento a un caso specifico, riferendosi alla volontà politica di ampliare un impianto sciistico di cui ormai sono rimasti soltanto i piloni, un vecchio stabilimento in Vallelunga nell’Alta Val Venosta, per poterlo poi collegare alla Kaunertal in Austria.
"Quell’impianto è un cumulo di rovine, è una scusa per costruire un impianto enorme, che distruggerebbe per sempre quegli habitat“, dice Brigitte Foppa, a cui fa eco Hans Heiss, riprendendo le argomentazioni dei suoi colleghi del gruppo consiliare.
 
Il piano per l’impianto sciistico è stato bocciato dal Comitato Ambientale a febbraio 2017 e dopo il rifiuto il gestore ha lanciato una controproposta, invero ugualmente poco soddisfacente sia per il Comitato che per il gruppo dei Verdi.
 
Ancora più duro Dello Sbarba: "La Giunta ha le conoscenze tecniche per prendere questo tipo di decisioni? La Giunta non può permettersi di contraddire ancora una volta il suo comitato tecnico, è chiaramente un controsenso ma in passato è già avvenuto. La SVP ha apertamente dichiarato che l’intento è di carattare puramente economico e sappiamo che la Giunta ha la pressione delle lobby, noi vogliamo tirare fuori la politica da questa situazione imbarazzante".
La legge infatti non prevede che si possano edificare nuovi impianti ma solo ampliare piste preesistenti, "è un cavillo giuridico", dicono i Verdi.
"Questo sarà un banco di prova per la Giunta, che ancora non si è voluta occupare di questa patata bollente. Vediamo come reagirà alla sfida che stiamo lanciando",  conclude Heiss.