Politica | Primarie su facebook

«Troppo social», Pd

Primarie, la contesa su facebook. Al renziano Huber – no non siamo su Hipster Democratici – risponde Staffler con post prolissi e la foto di un very big: Gianni Cuperlo.
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Foto: Valentino Liberto/Salto.bz

«Troppo idealista». «Troppo giovane». O forse troppo social il veramente giovane (30 anni) Alessandro Huber, sul suo profilo facebook dal quale racconta la corsa verso le primarie per la segreteria del Pd altoatesino di domenica 12 novembre. No, non è la pagina degli Hipster Democratici HD che vanta il suo seguito di appassionati sul social di Zuckerberg. Questo è il Pd altoatesino: che sia «2.0» è tutto da vedere. Ma è divertente – se non si ha di meglio da fare, naturalmente – seguire la sfida in casa dem in questo tipo di comunicazione molto leggera, informale, modaiola, nella quale la sostanza si mescola inevitabilmente alle semplificazioni (o alle complicazioni). Sì perché dall’altra risponde il competitor Uwe Staffler, con lunghe prolisse analisi e la foto di uno che ha trascinato le masse nel partito: Gianni Cuperlo (dov’è finito, si chiedono in molti?).

Se il primo è trendy, renziano, favorito anche in virtù del sostegno dei big Tommasini e Carlo Costa, l’altro, candidato della minoranza, pubblica post estesi (le «Piccole lettere», con il conto alla rovescia per la consultazione, chissà chi le leggerà fino alla fine). Il rischio evanescenza, per la politica degli anni Dieci del 21esimo secolo, è però dietro l’angolo.

Da segnalare, in questa volutamente parziale rassegna social, la foto di Huber con Maria Elena Boschi, nella quale la sottosegretaria di ortodossia renziana sorride e buca l’immagine mentre il nostro candidato guarda altrove, in una direzione non precisata. «Se ci credi combatti, combatti fino in fondo» gli ha detto Boschi, salita in quel di Bolzano per l’inaugurazione del NOI Techpark – e per rinverdire l’asse con l’Svp. «Grazie, Maria Elena Boschi – risponde lui –. Io alla mia sfida per le primarie credo davvero. E lo so benissimo che sarà dura: ma siamo e saremo in campo convinti!».

Meno foto e post ad effetto da parte di Staffler, che ha qualche anno in più di Huber e risponde con articolate analisi sulle lacune del Pd locale, sulla necessità del ricambio e del rinnovamento. Alessandro è colloquialmente «Ale». Uwe racconta «di essere stato espulso dalla segreteria» nel 2014, «con una scusa per togliermi dai piedi». E lamenta l’esclusione dal partito della minoranza e di «un gentiluomo come Roberto Bizzo». «La domanda di queste primarie è molto semplice: vogliamo andare avanti così o vogliamo cambiare?». «That’s simple», Mr. Staffler.