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5 cappelli: l’Alto Adige vola

Guida Gault&Millau 2021 Austria, per la prima volta 2 chef altoatesini al top: Niederkofler e Wieser. 106 i ristoranti del territorio premiati. E spiccano anche gli hotel
Niederkofler, Wieser
Foto: Collage

Norbert Niederkofler continua a fare incetta di premi. Dopo la conferma della terza stella Michelin, la conquista di quella verde per la “cucina green” e il riconoscimento della top 38 della guida del Gambero rosso ora arrivano anche i 5 cappelli della guida Gault&Millau Austria (edizione 2021) assegnati al St. Hubertus nell’Hotel Rosa Alpina a San Cassiano. Quello di Niederkofler non è però l’unico ristorante altoatesino ad aver ricevuto, per la prima volta in Alto Adige, i 5 cappelli, c’è infatti anche la Trenkerstube nell’hotel Castel a Tirolo con lo chef Gerhard Wieser, che peraltro ha appena confermato le sue due stelle Michelin. “Il quinto cappello è stata una sorpresa, forse per questo motivo mi rende ancora più felice - commenta Wieser -. Questo riconoscimento dimostra che siamo sulla strada giusta e che coniugare prodotti di prima qualità con creatività e rispetto della tradizione e una certa dose di sperimentazione ripaga”.

Sia il St. Hubertus che la Trenkerstube hanno ottenuto 19 punti su 20. Il numero di ristoranti premiati in Alto Adige sale da 98 a 106. “Siamo molto soddisfatti che l’Alto Adige ora abbia ben due ristoranti con 5 cappelli. Questo è un beneficio duraturo, poiché si rafforza la nostra reputazione come destinazione turistica e del gusto, nonostante la pandemia”, afferma il presidente di IDM Hansi Pichler ricordando come quest’anno lockdown, orari di lavoro limitati ed elevate misure di sicurezza abbiano pesato particolarmente sul settore gastronomico e ricettivo.

 

Pichler sottolinea che il tema del “mangiare e bere” non perderà assolutamente la sua importanza, come dimostrano diversi studi, tra cui il Food Report 2021, che sottolinea che il cibo e le bevande di qualità sono diventati ancora più importanti. “Soprattutto in Alto Adige, questa tematica è una delle competenze chiave della destinazione, ed è per questo che continuerà a svolgere un ruolo centrale anche nella promozione turistica”. A fargli eco Manfred Pinzger, presidente dell’Unione Albergatori e Pubblici esercenti (HGV): “Per l’Alto Adige è molto importante che i suoi ristoranti e alberghi siano presenti in guide rinomate come la ‘Gault&Millau’, che godono di ampia popolarità. Non appena la pandemia lo permetterà, molti ospiti vorranno sperimentare di nuovo l’ottima cucina e l’attento servizio nei nostri ristoranti”.

Una novità: per la prima volta quest’anno Gault&Millau ha anche pubblicato una propria guida alberghiera, in cui vengono presentati 664 hotel. Anche quelli altoatesini sono stati inseriti nella nuova pubblicazione, per un totale di 247 alberghi. La guida ha incoronato come miglior hotel altoatesino del 2021 l’hotel Chalet Mirabell ad Avelengo.

 

Alta cucina, tutti gli altri premiati

 

4 cappelli della guida Gault&Millau 2021 Austria vanno alla Gourmetstube Einhorn presso il Romantik Hotel Stafler a Mules, guidata dallo chef Peter Girtler (18 punti), al ristorante Jasmin dello chef Martin Obermarzoner a Chiusa (17,5 punti), allo Zum Löwen a Tesimo con la chef Anna Matscher (17,5 punti), a La Stüa de Michil a Corvara con lo chef Nicola Laera, alla Tilia a Dobbiaco sotto la guida dello chef Chris Oberhammer, all’Alpenroyal a Selva di Val Gardena con lo chef Mario Porcelli, al Kuppelrain a Castelbello con lo chef Kevin Trafoier e al ristorante 1908 presso il Parkhotel Holzner a Soprabolzano con lo chef Stephan Zippl (ognuno di loro ha ottenuto 17 punti).

Altri 25 ristoranti sono stati premiati con 3 cappelli, a 34 ristoranti sono stati assegnati 2 cappelli e 37 ristoranti ne hanno ottenuto uno. In totale, sono ben 18 i nuovi locali premiati: il ristorante AO a Bressanone, la Le Cheval ad Avelengo, il Lunaris 1964 a Cadipietra in Valle Aurina (ognuno di loro ha ricevuto 15,5 punti), l’Eden’s Park a Merano, il ristorante La Fleur a Marlengo, la Lampl Stube a Castelrotto (14,5 punti ciascuno), il b.local a Brunico, il Johnson & Dipoli a Egna e l’Osteria Acquarol ad Appiano (13,5 punti ciascuno), il ristorante Mesnerwirt ad Avelengo (13 punti), il Durnwald a Valle di Casies, il ristorante Anett a Racines, l’Alpenrestaurant Elisabeth a Sarentino, il 1477 Reichhalter e il Gretl am See (ognuno di loro ha ricevuto 12,5 punti), così come la Weiße Kreuz a Burgusio, Luis & die Buabm a San Genesio (12 punti ciascuno) e la Tree Brasserie (11 punti).

La guida Gault&Millau assegna dei premi anche negli ambiti “Service” e “Ambiente”. Il “Service Award 2021” è stato consegnato a Vincenzo Degasperi, del Johnson & Dipoli a Egna. Con l’“Ambiente Award 2021” è stato premiato il 1477 Reichhalter di Lana. Anche quest’anno sono state premiate malghe e osterie contadine. Secondo Gault&Millau le migliori malghe del nostro territorio sono il rifugio Schatzer a Eores, la Lyfi Alm in val Martello, il rifugio Fondovalle a Sesto, il rifugio Kreuzwiesenalm a Luson, la malga Kaserillalm in Val di Funes e la malga ristoro Isihütte a Redagno. Nella guida Gault&Millau 2021 sono inoltre sei le osterie contadine premiate: il Fronthof a Fiè allo Sciliar, il Griesserhof a Varna, Niedermair a Castelbello, Oberpartegger a Villandro, Wassererhof a Fiè allo Sciliar e lo Zmailer-Hof a Scena.