Politica | Educazione

Vietato il libro “gender”

La giunta leghista del Trentino sospende i corsi scolastici sulle “relazioni di genere”. Nel mirino i libri di Bianca Pitzorno – utilizzati anche nelle scuole di Bolzano.
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Foto: Twitter

Lunedì, dopo l’Epifania che “tutte le feste si porta via”, anche in Trentino-Alto Adige si ritornerà sui banchi di scuola. Ma intanto, fa già discutere la circolare inviata alle scuole nel pieno della pausa natalizia dalla neo-assessora alle politiche sociali della Provincia Autonoma di Trento Stefania Segnana, di concerto con l’assessore alla scuola Mirko Bisesti, che annuncia lo “stop” ai percorsi educativi scolastici sulla relazione di genere: “Si ritiene necessario verificare la piena coerenza dei contenuti educativi dei percorsi con le aspettative delle famiglie rispetto ai valori che la nuova Giunta provinciale intende perseguire”. Percorsi nati per superare gli stereotipi (e le discriminazioni) di genere ma che, secondo la maggioranza leghista in Trentino, promuoverebbero la cosiddetta – benché inesistente – “ideologia gender”. Segnana dà un volto al pericolosissimo “gender”, quello della scrittrice di romanzi per ragazzi Bianca Pitzorno: la Lega punta il dito contro un suo racconto per bambini del 1979, “Extraterrestre alla pari”, distribuito nelle classi quarte di una scuola elementare e finito nelle mani dell’assessora grazie alla segnalazione di una madre.

L’alieno gender

È la storia di Mo – un alieno proveniente dal pianeta Daneb dove si conosce il proprio sesso solo a 20 anni – che una volta arrivato sulla Terra per un programma di scambio interstellare sperimenta tutti i pregiudizi relativi al genere d’appartenenza, vivendo un giorno da bambino e uno da bambina: “Mo sapeva che a Caterina, Cecilia e Maria, quando avessero messo piede su Deneb, nessuno avrebbe chiesto di compilare un modulo sbarrando la F. e non la M. per relegarle di conseguenza in uno scompartimento di seconda categoria”. Né maschi né femmine sino a vent’anni? Troppo per la giunta leghista, che ha deciso così di sospendere i corsi “Educare alla relazione di genere” frutto di un coordinamento tra Ufficio provinciale Pari opportunità, Iprase e Università di Trento: 858 ore di attività distribuite su 24 scuole, per un costo complessivo di circa 70mila euro a carico dell’Agenzia del lavoro. “Le nostre perplessità – spiega Segnana al Fatto Quotidiano – sono nate già negli anni passati, quando abbiamo posto l’attenzione su altri progetti che spaventavano le famiglie e si avvicinavano alle teorie gender. Ora che siamo al governo abbiamo chiesto di poterli visionare, dato che non li abbiamo deliberati noi”.

Il libro nelle medie a Bolzano

Se secondo la ex-assessora alle Pari Opportunità Sara Ferrari (PD), interpellata da il Dolomiti, “il libro (un classico della letteratura giovanile dal 1979) attiene alla libera scelta di insegnamento delle singole autonomie scolastiche e non riguarda l'offerta formativa promossa direttamente dalla Provincia alle scuole", per la consigliera provinciale Lucia Coppola (Futura, Verdi) “la triste situazione del nostro Paese riguardo al femminicidio, alle violenze fisiche e psicologiche sulle donne, rende infatti necessario, direi indispensabile, un lavoro educativo e culturale sulle nuove generazioni e anche sugli adulti che con loro si confrontano”. Intanto, basta una veloce ricerca su internet per scoprire che il libro incriminato, l’Extraterrestre alla pari, nel 2016 era tra le proposte di lettura per la prima media della Biblioteca Civica di Bolzano, mentre un altro racconto di Pitzorno già finito sul banco degli imputati a Carpi, “Ascolta il mio cuore”, è tra quelli richiesti in prestito dalle scuole medie di lingua tedesca Egger Lienz di Bolzano. Cosa dirà la neo-giunta Lega-SVP?